Il Lecco vince, il Foggia farà reclamo. È la prima notizia che emerge dalla sala stampa di un infuocato “Zaccheria”, dove i blucelesti hanno ribaltato la partita grazie ai gol di Pinzauti prima e Lepore nel finale. In mezzo, però, succede tantissimo: i Satanelli lamentano la mancata concessione di un rigore su Frigerio e contestano l’annullamento del gol di Ogunseye per una presunta spinta su Celjak a inizio ripresa. Insomma, già la designazione del bergamasco Bonacina aveva destato un certo stupore su entrambi i fronti e si parlerà sicuramente da qui alla gara di ritorno del 18 giugno di quanto accaduto in Puglia nella finale d’andata che ha messo in palio la prima metà delle possibilità di accedere alla Serie B. I blucelesti avranno due risultati su tre al “Rigamonti-Ceppi”, ma il Foggia è una squadra dura a morire e darà il solito filo da torcere anche lontano dagli 11mila caldissimi sostenitori rossoneri.
Foggia 1-2 Lecco, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, sugli episodi e sul cambio di Tordini:
«La spinta di Ogunseye mi sembrava evidente, ma non l’ho ancora rivista e non mi permetto di dire altro. Se il Foggia ha subito un torto, giusto che sia arrabbiato. Tordini era costretto a fare la mezz’ala, poi abbiamo cambiato per essere un po’ più conservativi, ma con un Ardizzone fresco in più. Certo che se dopo due minuti si stira diventa difficile, abbiamo messo anche Lakti infortunato e Lepore ha fatto tutti i ruoli. Tutte le volte c’inventiamo qualcosa di nuovo, stasera a inizio partita abbiamo perso le distanze per vari motivi al cospetto di una squadra che ci ha messo là sulla spinta di un pubblico meraviglioso, che ha spinto per 90′ e oltre. Alla fine la sconfitta per loro è anche immeritata, alla fine l’hanno decisa gli episodi perché noi abbiamo fatto grande fatica dopo quelle dell’altra sera (a Cesena, ndr). Siamo stati bravi a tenere botta, anche fortunati se vogliamo, ma non abbiamo mai rinunciato perché se a 5′ dalla fine ti conquisti una punizione dal limite hai continuato a giocare. Questi ragazzi sono sempre vittime predestinate: tutti festeggiano quando ci trovano, ma loro sono sempre stati zitti e hanno dimostrato di non voler essere delle vittime, ma dei protagonisti. Comunque andrà a finire, lo sono stati».
Un bellissimo primo tempo, poi è mancato per tutta la ripresa:
«La partita si è un po’ sporcata nella ripresa, abbiamo cercato di chiudere tutti i varchi ma nei cambi ci sono mancate un po’ di soluzioni e anche un po’ di gambe. Dopo ci siamo aggiustati e probabilmente i ritmi si sono abbassati: siamo stati bravi e fortunati sulle palle alte e sui tiri da lontano. Sicuramente il merito è loro, se non ti permettono di giocare e ripartire… Noi li abbiamo agevolati con delle uscite che in altre partite abbiamo fatto bene».
Quante possibilità avete?
«Le stesse del Foggia, questi play off hanno insegnato che non c’è nulla di scontato e anche noi siamo andati a vincere contro squadre attrezzate per vincere. Non c’è una squadra più forte dell’altra: stasera è finito il primo tempo, ci sono ancora 90′ che sono tanti e non potremo pensare di gestire il risultato. Giocare in casa e giocare fuori non cambia molto in questi frangenti, loro verranno da noi con il dente avvelenato. I ragazzi hanno fatto una cosa eccezionale stasera, ma per ora non vale niente».
Foggia 1-2 Lecco, l’intervista di Franco Lepore
Franco, da quanto non segnavi su punizione?
«Dall’amichevole d’inizio anno, ma era il momento giusto. Fino a questo momento tante punizioni erano state parate».
Un buon primo tempo e un inizio di ripresa inaspettato.
«Quello non è mai rigore, lui mette la testa e io vado avanti. Il gol annullato? Giusto così, c’era una spinta».
Ora siete in leggero favore, una situazione nuova:
«Dobbiamo andare con la mentalità di essere 0-0 dovendocela giocare. Noi rimaniamo sfavoriti, il Foggia è una grandissima squadra».