Calcio Lecco 1912 10: vien la tentazione di prendere queste due cifre e applicarle a tutti gli elementi della squadra. Idealmente è così, perché raramente abbiamo visto un gruppo di uomini ragionare e muoversi come un blocco unico. Il brutto anatroccolo alla fine ha fregato tutti.
Melgrati 7: la parata del primo tempo ha un peso specifico non quantificabile, perchè andare sullo 0-2 avrebbe reso tutto maledettamente difficile.
Celjak 6,5: nella sua prova c’è l’errore che apre la porta a Bjarkason. Poi abbassa la serranda e buonanotte.
Battistini 6,5: in campo quasi per onor di firma, usa tantissimo mestiere per giocarsela con Ogunseye e nella gran parte dei casi ha la meglio.
(dal 38′ st Stanga 6,5: due palloni toccati e l’assist per Lepore).
Bianconi 6,5: è stato uno degli uomini in più di questi play off, che l’hanno visto eccellere nella gran parte dei casi.
Giudici 7: un salvataggio su Rizzo, ma anche la qualità nelle rifiniture. Uno dei tanti soldatini che hanno reso il Lecco un esercito imbattibile.
Girelli 6,5: non la sua prova migliore, ma è alle prime grandi prove della sua carriera.
(dal 22′ st Zambataro 6,5: tampona la piccola falla sul lato sinistro e il Foggia smette di creare noie).
Galli 6,5: un altro che va in campo perchè la squadra ha bisogno di avere qualche uomo in più a disposizione. Ha un’ora che disputa con tanta abnegazione.
(dal 19′ st Lakti 7,5: entra da stirato e, fregandosene altamente, risolve la pratica con un gol da opportunista vero. Classe operaia al potere).
Zuccon 6,5: nella prima mezz’ora sbanda, eccome se sbanda. Dopo il pareggio prende consapevolezza e ritrova autorità.
Lepore 9: Cesena, Foggia e ancora Foggia. Le tre palle più pesanti di questi play off le ha avute sul piede lui. Indovinate com’è andata a finire.
Pinzauti 6,5: fatica a trovare i giusti spazi, per quanto attacchi bene la profondità. Un anno fa retrocedeva con la Pistoiese, ora – da neo papà – si è conquistato la Serie B da protagonista.
(dal 38′ st Tordini sv).
Buso 6,5: un paio d’incursioni interessanti e rabberciate non si sa come dalla difesa rossonera. Non trova il gol per questione di dettagli e centimetri.
(dal 20′ st Mangni 6,5: da un suo tiro nasce il gol di Lakti. Per Foschi è sempre stato una sorta di tripla metterlo in campo, ma nel momento più importante della stagione ha inciso).
All. Foschi 8: sappiamo benissimo che il lavoro tecnico-tattico lo svolge di concerto con il resto dello staff – cui va lo stesso voto -, ma evidentemente l’alchimia che si è creata deve prevedere il contributo di chi sta a capo dell’area tecnica.
Foggia 6: i rossoneri ci provano e vanno pure sopra, anzi nella prima mezz’ora potrebbero pure raddoppiare. Dopo il rigore di Lepore iniziano a scorrere i titoli di coda.
Dalmasso 5; Rizzo 5,5, Kontek 6, Leo 6; Garattoni 5,5, Di Noia 6 (dal 13′ s.t. Vacca 6), Schenetti 6, Frigerio 6 (dal 28′ s.t. Iacoponi 6), Bjarkason 6,5; Ogunseye 5,5 (dall’11’ s.t. Beretta 5,5), Peralta 6 (dal 28′ s.t. Peterman 5,5). All. Rossi 5,5.
Arbitro sig. Di Marco di Ciampino 6,5: il Var lo corregge sul contatto Bianconi-Ogunseye e conferma la decisione sul “mani” di Girelli che non c’è. Nel complesso arbitra con autorevolezza, decisamente il miglior fischietto visto in questi play off.