Partiamo da un presupposto: si parla di qualcosa senza precedenti. Non è mai capitato che una squadra venisse estromessa dalla Serie B per un vizio di forma, tantomeno legato a tempistiche strettissime e per dei problemi che altrove – Salò e Catanzaro – hanno impiegato un mese e mezzo a risolvere dopo aver valutato soluzioni temporanee distanti centinaia e centinaia di chilometri. Quella delle Aquile è tutto meno che una situazione grave, dato che a livello economico non c’è manco una virgola fuori posto. Che a livello nazionale si stia facendo una forte pressione sul tema, più sul Lecco che su una Reggina inserita in una situazione ben più preoccupante, deve far capire come qualcuno sia probabilmente destinato a fare da vittima sacrificale per procedere con la riammissione in cadetteria del Brescia, che da settimane spinge decisamente forte sulla situazione degli amaranto ma evidentemente è toccato anche da quella dei blucelesti. E pure il Perugia beneficerebbe di una doppia esclusione dalla Serie B. Le due pericolanti, tra l’altro, formalmente rischiano la ripartenza dalla Serie D dato che non hanno presentato la domanda d’iscrizione al prossimo campionato di Serie C. I tempi sulla risposta della Lega non sono stati ancora resi noti, anche perchè ci sarà l’esame della Covisoc su tutte e venti le domande arrivate.
La carta del ricorso
Al di là dell’ottimismo mostrato da mister Luciano Foschi, legittimo, bisogna anche fare i conti con la realtà: il “si” arrivato in ritardo da Padova mette il Lecco nella posizione di poter venire escluso dalla prossima cadetteria. Dopo il primo sopralluogo sulle infrastrutture avvenuto martedì – con quattro tecnici della Lega B inviati in via Don Pozzi -, sarebbero invece stati annullati quelli seguenti in attesa del pronunciamento sulla domanda d’iscrizione, incompleta, partita dalla segreteria. A Cormano, lì dove sta operando la famiglia Di Nunno, la situazione è trattata con la giusta considerazione: la squadra legale è già all’opera e, secondo le indiscrezioni raccolte, la proprietà – convinta di aver fatto il massimo – starebbe pensando di affidarsi al noto legale Mattia Grassani, tra i principi del foro a livello sportivo.
Il merito sportivo del Lecco
Le ore sono calde e un’eventuale esclusione porterebbe all’inoltro di un ricorso in tempi brevi: la Lega B conta di definire l’organico entro il termine perentorio del 7 luglio, ma è cosa nota che in Italia ci sia una certa propensione verso la dilatazione dei tempi, per quanto sulla situazione del Lecco – 12 ore di ritardo circa per un dettaglio formale – sembra che possa cascare il mondo. Questo significa che tra ricorsi, controricorsi ed eventuale giudizio del Tar si potrebbe pure andare oltre, con la società che punterebbe in maniera sacrosanta sul merito sportivo che nessuno le può togliere. Intanto in casa bluceleste è stata fissata la data del raduno: 14 luglio, speriamo sotto un cielo sereno come quello che sta salutando la vittoria dei play off.