La città di Lecco si schiera a fianco della Calcio Lecco 1912 nella lotta per il riconoscimento del merito sportivo che vale la Serie B. La società bluceleste, affiancata dalla Figc, è impegnata in un’intensa battaglia legale con il Perugia che avrà la prossima tappa nel Tar del Lazio – 2 agosto, per la Reggina l’11 agosto – e per questo motivo è stata lanciata una petizione che permette di coinvolgere tutto il territorio lecchese. Mercoledì sera il Bione ha ospitato il lancio dell’iniziativa pensata e messa in pratica dal Panathlon, aperta dalle parole del presidente Andrea Mauri che ha letto il testo già diffuso nel corso del pomeriggio; presenti anche i rappresentanti delle associazioni di categoria provinciali.
«Ci saremmo spesi in favore di chiunque per qualcosa che non sta in piedi – ha ricordato il sindaco Mauro Gattinoni -. Ringrazio il presidente della Lega Serie B Mauro Balata che si sta spendendo come un leone per i principi e questo vale anche per il presidente federale Gabriele Gravina. Forse un accenno di ammissione da parte del presidente della Lega Pro, vista lo spostamento delle date, sarebbe stato un atto di verità da fare. Trattare in modo diseguale il termine perentorio è sbagliato, ci sono dei criteri di proporzionalità da rispettare così come insegnava Alessandro Manzoni. Questo momento è importante: per la città è importante entrare in un circuito come quello della Serie B. Intorno alla Calcio Lecco c’è stata compattezza e l’obiettivo è quello di giocare sin da subito al “Rigamonti-Ceppi”: un epilogo diverso rispetto a quello uscito dal campo sarebbe inaccettabile». Giovedì alle 10 i rappresentanti di Palazzo Bovara saranno in Regione Lombardia per un faccia a facca con l’assessore Massimo Sertori e con lui sarà condiviso il progetto redatto dall’architetto Giulio Ceppi: lo scopo è quello di ottenere dei fondi, così com’era stato promesso a suon di comunicati stampa da Palazzo Lombardia.
Marco Cariboni, presidente della Canottieri Lecco, ha ricordato una situazione simile del 1922: «Allora i lecchesi vennero esclusi dal campionato dai milanesi e l’esito del ricorso arrivò solo quando il successivo campionato era ormai iniziato. Speriamo non vada ancora così…».
Collegato da Saint-Vincent mister Luciano Foschi: «La squadra sta lavorando sodo, senza lesinare l’impegno. Mercato? Abbiamo delle operazioni pronte da concludere, ci stiamo muovendo con Gino e Paolo Di Nunno in attesa del responso delle istituzioni». Un messaggio da allenatore per un giovane sportivo? «Oggi siamo un esempio per lo sport, visto che hanno vinto i ragazzi, e non la politica, contro ogni pronostico e lottando su ogni pallone. Il Lecco ha regalato dei sogni a chi ama questo sport in generale. Io ho una scuola calcio a Reggio Emilia: cosa dovrei dire ai ragazzini se vincessero i tribunali? Se l’Italia non dà valore a quello che abbiamo fatto, allora è giusto non andare ai Mondiali perché fondamentalmente non fregherebbe niente a nessuno: possiamo fare uno spot legato ai valori che rappresenta questo sport, l’Italia deve premiare chi ha vinto sul campo».
Antonio Rossi ha fatto presente di aver parlato con Carlo Mornati, segretario generale del Coni: «Mi ha ricordato come ci siano di mezzo tanti studi legali in questo momento. Il Lecco ha vinto sul campo e merita la Serie B, spero che ci siano buoni argomenti per vincere al Tar anche se non sarà facile viste le motivazioni del Perugia. Quando ci sono così tanti interessi in campo, è consueto che si vada per avvocati».





























