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Verso il Tar: il Foggia sposa la causa del Perugia. Di Nunno: «Senza Serie B la Lega pagherà»

Il patron bluceleste ha commentato anche gli affiancamenti alla causa delle Aquile: «Possono essere utili, come no. Ma anche al Coni alcune cose non sono andate bene»

Paolo Leonardo Di Nunno BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 3 minuti

I 18 club di Serie B con il Lecco e contro la Reggina, il Foggia a fianco del Perugia. Si vanno delineando gli schieramenti che si presenteranno al Tar del Lazio il prossimo 2 agosto: come riferito dalla Puglia e captabile attraverso gli atti depositati nel fascicolo inerente la causa bluceleste, i rossoneri – rappresentati da Giacomo Sgobba – hanno – depositato un “atto d’intervento ad opponendum” rispetto alla posizione dei blucelesti e delle altre società cadette, con l’intenzione di chiedere l’assegnazione della quarta promozione in Serie B. Intanto la compagine è stata affidata a mister Mirko Cudini, ma è per il momento è in totale rifondazione e nel prossimo fine settimana se la vedrà con il Catanzaro in Coppa Italia.

Di Nunno: «Al 99,9% in Serie B, altrimenti…»

Intanto il patron Paolo Leonardo Di Nunno ha rilasciato una lunga intervista a “La Gazzetta dello Sport”, commentando la situazione vissuta tra le mura amiche e le difficoltà in chiave mercato: «La sensazione è che noi la B l’abbiamo conquistata sul campo. Se ci lasciano fuori ci sarà anche un conto da pagare per la Lega, perché io sto spendendo 1,2 milioni di euro per mettere a norma lo stadio. Senza contare che stiamo già perdendo soldi per il turno di Coppa Italia che avremmo dovuto fare. Stiamo lavorando, se uno va al “Rigamonti-Ceppi” trova gli operai e siamo sicuri al 99,9% di essere riammessi. Ci hanno detto che tra il 20 e il 22 agosto i lavori al Rigamonti-Ceppi potrebbero essere finiti, ma non si sa mai. Magari avremo bisogno dell’Euganeo per 1-2 partite e non per 3-4, ma Padova è a disposizione. Dicono che ho consegnato i documenti in ritardo, ma io ho finito di giocare il 18 a mezzanotte e avrei dovuto consegnare tutto il 20? Chi lo pensa non sta bene».

L’appoggio degli altri club lo smuove il giusto: «Il sostegno delle 18 squadre può essere utile come no. C’è pure il Comune parte lesa, così come io lo sono visto che prima mi hanno detto sì e poi no. E al Coni alcune cose non sono andate bene, ma lo diremo alla fine di vicenda. Perugia? Non capisco perché si è messo di mezzo, il Brescia non mi interessa, non ha fatto nulla, ma perché il Perugia ha fatto ricorso? E il Foggia perché si è fatto avanti? Li abbiamo battuti 2-1 in casa loro e 3-1 a Lecco, bisogna accettarlo».

Mercato difficile: «È un problema. Ho una squadra di C, così non posso fare la B e non posso fare contratti. Avrei bisogno di 4 giocatori: un centrale di esperienza, un centrocampista forte, una mezzala, una punta».

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