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Calcio Lecco, conclusa l’udienza al Tar. Giovedì la sentenza

L’udienza che ha visto fronteggiarsi Lecco, Figc e Perugia è durata un’ora e mezza e tutto ruota intorno a quanto è avvenuto tra il 15 e il 20 giugno

La sede del Tar del Lazio
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Un’ora abbondante di discussione di fronte a Francesco Arzillo, presidente, Raffaele Scarpato e Silva Simone prima di passare la palla alla Reggina. Iniziata alle 15, l’udienza all’interno della Sezione Prima sezione Ter del Tar del Lazio è terminata alle 16.34, così come riferito dai colleghi di tuttoreggina.com presenti a Roma: la prima notizia da dare è quella relativa alla sentenza, che si avrà nella mattinata di giovedì 3 agosto com’era logico attendersi viste i precedenti degli scorsi anni. Lecco e Figc hanno “combattuto” insieme contro il Perugia, che ha difeso la sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni: i blucelesti hanno continuato a battere sul tasto del poco tempo a disposizione tra la finale di ritorno con il Foggia (18 giugno) e la scadenza del termine perentorio (20 agosto), poi la parola è passata all’avvocato della Lega Serie B che ha ribadito il sostegno alla causa bluceleste. La controricorrente, il Perugia, è invece stata spalleggiata dal Centro Coordinamento Perugia Clubs, dal Comune – come nel caso del Lecco -, e pure dal Foggia che chiede il ripescaggio: secondo quanto riferito dal portale amaranto, il dibattimento è ruotato intorno alla comunicazione data dalla società di via don Pozzi entro il primo termine del 15 giugno, quando non c’era la certezza della categoria e non era stato trovato l’accordo per la subconcessione di un altro impianto.

Per la Figc la documentazione con la presenza del “Rigamonti-Ceppi” era stata presentata per la Serie C, mentre per le controricorrente e i pugliesi quella pec ha riportato l’indicazione della Serie B in quel momento non conquistata. Successivamente al termine perentorio, con istanza di proroga inviata elettronicamente a Federazione e Lega il 17 giugno ma rimasta senza risposta, era arrivata l’indicazione dell'”Euganeo” di Padova visto il nulla osta concesso solamente il 21 giugno dalla Prefettura veneta. Un errore che materialmente non si può affibbiare ai blucelesti. L’udienza è stata chiusa dalla replica dell’avvocato federale Giancarlo Viglione, tornato a sostenere la causa del Lecco in quanto il documento del 15 giugno non avrebbe un valore dirimente: in quella data le Aquile non avevano vincoli legati alla Serie B e, anzi, non avevano accesso al portale della Lega concesso il 19 giugno, quindi solo dopo la finale di ritorno. Per l’atteso dispositivo ci sarà d’attendere un’altra notte, ma le parti hanno richiesto congiuntamente di abbreviare i termini per l’appello al Consiglio di Stato attualmente previsto per il 29 agosto.

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