La preparazione al prossimo campionato del Lecco ha fatto tappa a Vercelli. I blucelesti hanno vinto all’inglese allo stadio “Piola”, ma hanno messo in mostra una condizione fisica ancora deficitaria. Una prestazione, quella piemontese, che non è piaciuta a mister Luciano Foschi al di là di un risultato finale che chiaramente lascia il tempo che trova vista la posta in palio. Il tecnico delle Aquile ha commentato anche le recentissime manovre di mercato e fatto il punto della situazione sull’infermeria: Matteo Battistini e Duccio Degli Innocenti non hanno preso parte all’appuntamento, mentre Nicolò Buso ha disputato una breve fetta di gara e poi ha accusato un problema all’adduttore destro. Intoppi non gravi, ma che rallentano il progresso atletico di elementi fondamentali per il gruppo lecchese. Piccola chiosa anche sul calendario della Serie B, che sulla carta prevede Lecco-Catanzaro per il 2-3 settembre.
Lecco vittorioso a Vercelli, ma Foschi è scontento
Mister, un test che ti ha fatto arrabbiare nel primo tempo.
«Mi è piaciuto poco e niente di questa amichevole, di quello che abbiamo fatto perché ci sono state pochissime cose giuste, abbiamo fatto veramente poco e quindi non mi è piaciuto quasi niente. Non mi è piaciuto l’approccio. L’attenuante è quella del doppio allenamento di ieri (martedì, ndr), stiamo puntando soprattutto sul fronte fisico. Stiamo lavorando su quello, quindi questa e le difficoltà che sono nate oggi nascono soprattutto dal fatto che loro erano più brillanti, più veloci. Noi siamo sempre arrivati tardi sulla palla, nelle chiusure eravamo sempre troppo larghi. Sono cose che succedono in questo periodo, anche se mi fanno molto arrabbiare perché poi, al di là di quello, abbiamo sbagliato troppo. In fase di costruzione ci siamo proposti poco. Non sempre si riesce a fare quello che si vuole. Dobbiamo fare di necessità virtù, anche se è un’amichevole. Dovevamo cercare di lavorare di più sulla seconda palla e questo ci avrebbe permesso di essere un po’ più compatti e di ripulire secondo palle, come poi abbiamo fatto abbastanza bene nel secondo tempo, nel senso che abbiamo concesso molto meno del primo tempo quando abbiamo preso delle infilate su lanci di 60 metri. Questa cosa non può succedere perchè i campionato saremmo stati quattro a uno per gli altri. Ci deve servire per il futuro. Perché questo risultato, come il fatto di vincere, fa piacere, per carità, però conta poco. Meno di niente».
C’era una squadra che ti cambia in mano, sembra un po’ cambiato il mondo rispetto al triangolare.
«Arrivano tutti giocatori che noi stiamo cercando, adatti alla nostra realtà, nè più nè meno. Gliel’ho chiesto se mi prendevano Mbappè, ma costava troppo e quindi abbiamo dovuto fare di necessità virtù… A parte questo, credo che la società stia facendo quello che deve fare. Sta prendendo giocatori funzionali alla nostra realtà, pronti a venire qui, a lottare, a combattere, a darci velocità, brillantezza, corsa. Ripeto: in virtù del fatto che siamo molto stanchi, magari ci viene meno bene quello che sappiamo fare, però dobbiamo crescere. L’unica cosa positiva, se vogliamo, è stata quella della mentalità, sia quella voglia di non prendere gol. Quindi, anche se siamo stati troppo bassi, c’è stata questa voglia di non prendere gol a tutti i costi, di lottare. Al di là della partita in sé, dell’esame tecnico tattico che non mi è piaciuto in niente, comunque la mentalità la stiamo pian piano mettendo dentro e chi arriva deve calarsi in questa realtà».
Abbiamo rivisto il 3-4-3.
«Lo stiamo studiando e siamo obbligati perché non abbiamo centrocampisti, ma solo punte. Poi Tordini entra e fa il centrocampista, ma accompagna di più l’azione. Ma l’abbiamo visto anche nel finale d’andata dei play off dell’anno scorso, quindi è una soluzione sulla quale abbiamo lavorato e stiamo lavorando sempre perché comunque ci saranno delle partite che dovremo recuperare. Magari è la soluzione per delle varianti tattiche. Non andiamo a intaccare molto la linea difensiva, che è quella che ci dà più tranquillità e sicurezza. Però a centrocampo possiamo variare, soprattutto in questo momento, dove i centrocampisti erano veramente pochi. Visto che siamo obbligati, a questo punto perché non lavorare su qualcosa di diverso che ci possa avuto in futuro?».
Sulle condizioni di Degli Innocenti, Battistini e Buso.
«Degli Innocenti ha questa distorsione alla caviglia si è fatto ancora l’altra sera in modo più lieve, nel giro di quattro, cinque o sei giorni sarà a disposizione. Dopo una settimana dovrebbe rientrare Battistini. Dopo l’infortunio all’osso del piede, l’infiammazione è stata semplicemente amplificata in questo momento e se vogliamo recuperarlo deve fare delle terapie come sta facendo in questi giorni. Ma anche lui credo che ne avrà per una settimana, poi sarà a disposizione. Ciò che ha fatto Nicolò, quando ha sentito questo fastidio, non l’ho capito bene. Stiamo cercando di pensare più che altro alla prima di campionato per cercare di essere di avere più giocatori disponibili e soprattutto in condizioni discrete. Il caldo ci sta veramente stremando, però i ragazzi lavorano sempre bene, danno sempre l’anima. Anche in partite amichevoli come queste, pur soffrendo comunque ci danno dentro. Sull’impegno non possiamo ovviamente lamentarci. Dobbiamo migliorare tanto, tanto, tanto, tanto sotto certi aspetti, ma sull’impegno, sulla voglia, la determinazione ci stiamo ritrovando».
Il 3 settembre potreste dover scendere in campo. È una sorpresa?
«Sapevamo che avremmo potuto giocare il due o il tre di settembre, ancora non abbiamo la conferma, la certezza di questa cosa. Il comunicato dice che forse giocheremo, vedremo. Se ci faranno giocare il 16, ci prepareremo per il 16. La cosa importante è che giochiamo, che cominciamo questa Serie B perché non ne posso più. Non facciamo altro che aspettare e l’agonia è tanta. È un’estate veramente di tanta sofferenza. Non vediamo l’ora di cominciare questo campionato di Serie B per dare merito a quanto fatto l’anno scorso».