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Lecco, tre partite in otto giorni. Si parte dal Modena, Foschi: «Quadra da trovare. Rigori? Fatta chiarezza»

Il tecnico bluceleste presenta il complesso match dello stadio “Alberto Braglia”: gli emiliani non hanno ancora subito gol tra le mura amiche

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Tempo di lettura 5 minuti

Lecco in Serie B, capitolo tre. I blucelesti guidati da mister Luciano Foschi si stanno preparando per la trasferta di Modena, compagine che fino a questo momento ha ottenuto tre vittorie e un pareggio, non subendo gol nei due impegni precedenti tra le mura amiche. Prevendita agli sgoccioli per il settore ospiti, che vedrà la presenza di almeno 230 tifosi lecchesi stando all’aggiornamento di giovedì sera. Le Aquile, invece, devono ancora muovere la loro classifica dopo le sconfitte ottenute con Catanzaro all’esordio e Brescia nel primo appuntamento stagionale al “Rigamonti-Ceppi”: recuperati Buso, Celjak e Guglielmotti, tre possibilità importanti da spendere magari in corso d’opera. Prenderà anche il via una settimana densa, con tre partite in otto giorni che metteranno il Lecco di fronte a FeralpiSalò e Cittadella nei due successivi impegni.

Verso Modena-Lecco, l’intervista alla vigilia di mister Luciano Foschi

Mister, il Modena è tra le vostre concorrenti in classifica?
«Io sono troppo impegnato a pensare alle nostre cose, il Modena ha ambizioni importanti. Ma tutte le squadre di Serie B vogliono fare di più rispetto a una semplice salvezza: abbiamo fatto due buone prestazioni, con il Catanzaro abbiamo buttato via la possibilità di fare un risultato positivo e con il Brescia l’abbiamo persa per colpe nostre. Senza prestazione è dura fare risultato, mi preoccupo del Lecco e altre cose le dirà il campionato. Dobbiamo limare gli errori fino ad arrivare allo zero».

Mangni ha qualche chance di partire titolare?
«Non do la formazione perché non è giusto che i ragazzi leggano sul giornale quello che gli devo dire io. Ci sono 25 convocati e sono tutti schierabili dall’inizio: tutti devono arrivare alla partita con la predisposizione mentale per giocare».

Hai cambiato parecchio in difesa. Lo farai ancora?
«Stiamo cercando di trovare la quadra un tassello per volta. Abbiamo iniziato a lavorare insieme 15 giorni fa: non abbiamo il tempo necessario, dobbiamo fare in fretta per trovare la quadra migliore nella scelta degli uomini e nell’atteggiamento; l’identità di squadra dev’essere quella dell’anno scorso, ci sono tantissimi giocatori nuovi che sono con noi da solo due settimane. Devono essere convinti di saper fare di più rispetto alle loro convinzioni: sono ancora titubanti, mentre serve decisione. Dobbiamo mettere punti in classifica, al di là delle partite da recuperare che potrebbero permetterci di migliorare la classifica; non voglio che diventino delle partite per rattoppare i danni fatti in precedenza».

Una settimana di gestione?
«Domani abbiamo una partita difficile che ci vogliamo giocare alla pari. Domani sera cominceremo a pensare alla FeralpiSalò, andiamo avanti una partita alla volta e proviamo a usare le forze migliori: domani spenderemo tante energie, quindi dobbiamo ragionare una partita per volta».

Davanti tanta scelta:
«Qualcuno dovrà andare in tribuna, abbiamo 8-9 attaccanti e non ne possiamo portare 6. Devo cercare di coprire tutti i ruoli, sicuramente ho bisogno anche di centrocampisti e difensori».

Cosa porti di buono dalle prime due partite?
«Hanno avuto un po’ lo stesso aspetto e non possiamo permetterci di pagare per determinati errori. Dopo il gol preso con sabato abbiamo fatto la nostra partita, creando 7-8 possibilità per segnare: al Catanzaro abbiamo concesso un tempo, al Brescia una decina di minuti. Rimane la positività del rigore conquistato al 94′: la squadra non molla mai e questo Dna ce lo stiamo portando dietro. Non sono abituato a piangermi addosso e dare la colpa agli altri quando non è così».

Su Celjak e Guglielmotti:
«Sono tutti e due disponibili, clinicamente parlando. Fisicamente quasi, sono in discreta condizione e utilizzabili. Indisponibili? No, dei non convocati per scelta tecnica che comunicheremo».

Sui rigoristi:
«Non c’era nulla da chiarire, se un attaccante vuole tirare il rigore allora l’allenatore non deve intervenire. Parliamo del nulla: prendiamo gol su una traversa che va dentro e sbagliamo un rigore per un palo che ribatte fuori la palla; quanta differenza c’è in questo? Non devo essere condizionato sul lavoro e sulla prestazione, su certe cose non posso lavorare. Domani, prima della partita, indicherò i rigoristi per una questione di chiarezza».

Avete analizzato i problemi difensivi?
«Con il Brescia arrivano da una sponda e da un calcio al volo: deriva dalla difesa, perché il centrocampo viene scavalcato e non può fare filtro. Abbiamo lavorato su aspetti legati al singolo, sul secondo gol c’è poco su cui lavorare perché parliamo di un errore del singolo. Più o meno la stessa cosa è successa con il Catanzaro e siamo andati a curare i particolari: lottiamo in maniera compatta sui nostri concetti base, ma ci sono sempre gli avversari e le loro giocate».

Attacco pesante o leggero? Buso?
«Stanno tutti bene, Doudou sta da Dio addirittura…».

Verso Modena-Lecco, i convocati di mister Luciano Foschi

Non convocati Bonadeo, terzo portiere, Boci, Agostinelli, Nesta, Scapuzzi, Ardizzone, Zambataro. Convocati, invece, il giovane Donati: il terzino destro è tornato ad allenarsi dopo il lutto che ha colpito la sua famiglia nella notte tra l’8 e il 9 settembre.

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