18.367 giorni dopo, il Lecco torna a fare un punto in Serie B. Dallo 0-0 casalingo con la Reggina a quello esterno con il Modena, che con un pizzico di precisione in più sottoporta avrebbe potuto pure essere un bottino pieno. Piccolo rammarico a parte, la squadra di mister Luciano Foschi abbandona il fondo della classifica e aggancia la FeralpiSalò a pochi giorni dallo scontro diretto del “Rigamonti-Ceppi” grazie a una prestazione solida e a lungo gagliarda, anche se nel finale gli emiliani hanno creato una palla gol colossale con Bonfanti che ci avrebbe consegnato una visione decisamente più amara del pomeriggio modenese. Pareggio giusto quello del “Braglia”, che chiaramente non soddisfa la compagine di casa e lo fa con quella ospite, da molti data come la vittima sacrificale prima del fischio d’inizio: invece nel primo tempo sono arrivate almeno tre palle da gol, non concretizzate per imprecisione (Novakovich spara fuori in campo aperto) e anche per la bravura di Gagno; dall’altra parte del campo è, invece, Melgrati a murare Tremolada in uscita bassa prima di lasciare il campo al 45′ per un infortunio che ha aperto le porte del debutto al buon Saracco della ripresa. Tutto è bene ciò che finisce bene, alla fine.
Modena 0-0 Lecco, l’intervista di mister Luciano Foschi
Mister, un buon punto:
«Il cambio del portiere ci ha condizionati, Di Stefano ha avuto i crampi e anche questo ci ha messi in difficoltà. Questo ci ha impedito di fare più cose in mezzo al campo, nel secondo tempo si è visto come non avessimo gamba. Finalmente abbiamo capito cosa serve per fare punti in questo campionato: Bianco ci ha detto che siamo antipatici e questo è il più grande complimento, quando non si può giocare a calcio bisogna accettarlo. Abbiamo commesso un grande errore nel primo tempo e ci sarebbe potuto costare caro, per il resto le occasioni sono arrivate per meriti del Modena. Posso fare i complimenti ai miei e allo staff, perchè abbiamo lottato e volevamo dare il “via” a questo campionato perchè vogliamo fare di tutto per rimanerci. Come prestazioni abbiamo dimostrato, oggi siamo stati anche pratici». La dedica, fa sapere mister Foschi, va alla famiglia Donati visto il recente lutto che l’ha colpita.
Mangni e non Eusepi:
«Avevamo pensato a uno veloce per andare negli spazi, vista la loro lentezza dietro. Una volta uscito Novakovich l’abbiamo ragionata così, la scelta è stata dettata dalle nostre volontà. Non ci siamo riusciti e sono d’accordo, ma le intenzioni erano altre».
Sulla crescita difensiva:
«Non mi faccio condizionare dai risultati, con il Brescia il secondo gol ce lo siamo fatti da soli e la squadra ha fatto meglio la scorsa partita rispetto a oggi. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, è la seconda partita in cui facciamo bene pur senza grandi cambiamenti: siamo stati bravi a non prendere gol, chi si difende meglio raggiunge prima l’obiettivo».
Sul problema di Melgrati:
«Al quadricipite, l’infortunio è stato questo e domani la dottoressa Airoldi farà l’ecografia e per fortuna abbiamo questa possibilità; speriamo non sia uno stiramento. Saracco è entrato bene? È un ragazzo che la vive così, magari ha trasmesso la sua tranquillità anche alla linea difensiva. Sono stati bravi entrambi».
Sulla prestazione di Guglielmotti:
«Ci ha dato gamba, nel cambio con Giudici abbiamo avuto più fase difensiva perchè ci eravamo abbassati troppo. Purtroppo ci è mancato un cambio e forse siamo stati frettolosi a togliere Novakovich».
Modena 0-0 Lecco, l’intervista di mister Paolo Bianco
Mister, cosa vi è mancato?
«Sono state due partite diverse, nel primo tempo siamo andati dietro le loro distanze e non possiamo permettercelo perché non siamo costruiti per giocare sulle seconde palle, mentre nel secondo le abbiamo messe a posto mettendoci a tre dietro per costruire meglio e l’abbiamo fatto benissimo».
Forse nel primo tempo hanno fatto la vostra partita anche per i vostri errori:
«Sono d’accordo, tranne sul fatto che abbiano tenuto il possesso nel primo tempo. Siamo andati dietro il loro piano gara, ma della ripresa sono soddisfatto perché avevo chiesto di gestire la palla in maniera diversa e l’abbiamo fatto. Si sono chiusi perchè non abbiamo più buttato la palla, essendo più corti l’abbiamo recuperata velocemente. Con un pizzico di fortuna avremmo potuto far gol».
Nel primo tempo un po’ di disordine in campo:
«Avremmo dovuto gestire la palla diversamente con Palumbo, mentre Abdoul ha le caratteristiche per stare di là e dobbiamo accettare gli eventuali errori; nella ripresa gli abbiamo tolti i colpiti difensivi ed è stato più libero di testa».
Troppe imbucate? Con un gioco più ampio è arrivato qualcosa di meglio:
«Non possiamo vincere la partita giocando solamente con un elemento come Guiebre. Le chances le abbiamo avute, peccato perchè gli episodi non ci hanno dato ragione».