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Déjà vu?

La posizione di Foschi ricorda quella di Gaburro nel 2019: dopo le entusiasmanti promozioni i due tecnici sono stati messi in discussione in tempi brevi

Luciano Foschi, al centro del gruppo bluceleste BONACINA/LCN SPORT
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Ottobre, a Lecco, è un mese generalmente cruciale per gli allenatori. L’unico a passare tranquillamente questo mese è stato Marco Gaburro agli albori della stagione dei record in Serie D, per il resto – minimo minimo – prima e dopo di lui hanno traballato. Anzi, il 1° ottobre 2019 il tecnico veneto venne esonerato improvvisamente per una frase pronunciata durante la riunione tecnica del martedì che venne ritenuta imperdonabile dal patron Di Nunno, una decina di giorni dopo aver salvato la panchina in extremis con la Pergolettese. E proprio quella situazione ricorda da vicino quella che stiamo vivendo in questi giorni. Martedì, dopo la rovinosa sconfitta interna con la FeralpiSalò, anche la posizione di mister Luciano Foschi è stata incerta, ma alla fine il proprietario ha accordato ulteriore tempo al tecnico per riuscire a trovare quella quadra che tutti pensavamo di aver quantomeno intravisto a Modena. Dall’Emilia al Veneto, dai gialloblù al Cittadella che veleggia tranquillamente in un’invidiabile posizione di classifica nonostante il solito mercato fatto di scommesse e occhio lungo da parte del diggì Marchetti. In Veneto, ovviamente, conterà il risultato ma altrettanto peso l’avrà la prestazione.

Che la gestione tecnica sia sotto esame l’ha fatto capire anche il vicepresidente Gino Di Nunno all’interno dell’intervista rilasciata a La Provincia di Lecco: «Confermo che andiamo avanti con Luciano Foschi, ma dobbiamo darci tutti quanti una svegliata. La condizione fisica è quella che è. D’accordo, abbiamo iniziato dopo gli altri, ma c’è da fare qualche cambio. Se giochiamo sempre con gli stessi giocatori, è logico che ci manchi poi il fiato alla seconda partita consecutiva in tre giorni. So solo che Guglielmotti non stava bene, tanto che tra primo e secondo tempo è stato male negli spogliatoi. Le qualità ci sono anche da parte di altri, ma bisogna fare punti, ora. Inutile aggiungere parole». E La Gazzetta Dello Sport ha parlato di «posizione a rischio nell’immediato dopopartita» di Lecco-FeralpiSalò prima dei ragionamenti a mente fredda. Ma a Cittadella i blucelesti dovranno rifare tre passi avanti per riportarsi al livello della prestazione offerta a Modena.

Galli out

Intanto Giorgio Galli ha accusato dei problemi al legamento collaterale che, pur non essendo particolarmente gravi, lo toglieranno dal campo per qualche tempo. Questo ridurrà la scelte in una zona, quella della mediana, che deve fare i conti con il ritardo di condizione di Ionita e con il rebus tattico rappresentato da Crociata, trequartista naturale impiegato come mezz’ala a grande distanza dalla porta. Quella porta che proprio a Cittadella era stato in grado di trovare con invidiabile continuità. All’ombra del Resegone, invece, il talentuoso fantasista sta faticando parecchio a mettere a frutto le sue qualità, ma la stoffa – non solo sua – c’è tutta: il punto della questione è come impiegarla, con le risposte avute che restano di alterna qualità.

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