Prime parole da nuovo allenatore del Lecco per Emiliano Bonazzoli. L’ex attaccante è alla seconda esperienza da primo allenatore in carriera, calcio femminile escluso, dopo quella non semplice con il Fanfulla in Serie D. Una chance enorme per il tecnico, che lavorerà profondamente con il resto dello staff per riuscire a dare una sterzata alla squadra dopo una partenza a dir poco tormentata per colpe proprie e non. Il nuovo allenatore è stato accompagnato dai direttori blucelesti durante la presentazione ufficiale, iniziata con un aggiornamento sulle condizioni di salute del patron Paolo Leonardo Di Nunno effettuato dal direttore generale Angelo Maiolo.
Lecco, le parole del nuovo mister Emiliano Bonazzoli
Mister, benvenuto. Trovi una squadra in una situazione difficile:
«Ai ragazzi ho detto che il lavoro della settimana si ritrova la domenica. Frase fatta, ma vera. Ho conosciuto lo staff e gli altri ragazzi, stiamo preparando la partita importantissima di Ascoli per andare a fare punti. Mi hanno dato di aver visto un’asticella alzata, sono qui per portare la mia esperienza: metto insieme quella da allenatore a quella da giocatore, bisogna iniziare a fare punti sin dalla prossima partita».
Che apporto puoi dare ai vari reparti? Novakovich può essere il riferimento centrale?
«Porterò la mia esperienza tutta a favore degli attaccanti, parlando di fase difensiva abbiamo Andrea che ha fatto benissimo ovunque. Sicuramente il connubio può fare bene».
Temi il doppio salto di categoria?
«La Serie B è cambiata tantissimo da quando ci giocavo, ma del resto il calcio cambia ogni anno e bisogna rimanere aggiornati con lo studio, guardando partite e trovando soluzioni per offendere. Non tempo il doppio salto, bisogna, affronterò le sfide come fatto da calciatore per quanto sarà una cosa diversa».
Un fulmine a ciel sereno?
«La trattativa è durata 5-6 giorni, si è chiacchierato e parlato».
Sulle idee tattiche:
«Ho portato avanti la difesa a 3, che si può variare a 5 e in altri modi. La squadra è fondata su questo modulo, non nascondo possibili cambiamenti. Vediamo che riscontri avremo con le novità che proporremo».
Sullo stato fisico:
«Nell’ultima settimana è stata alzata l’asticella, la voglia di riuscire a sorpassare l’ostacolo e i problemi. Lo devi fare, hanno visto giocatori propensi e propositivi, con la voglia di fare punti».
Cosa non ha funzionato finora?
«Ho visto sintesi e partite intere, sicuramente il campionato è diverso dalla Serie C: devi alzare l’asticella, perchè i tempi per pensare diminuiscono. Ripeto, dovremo lavorare sul campo: con Andrea abbiamo impostato un lavoro, sono curioso di vedere la partita questa sera. Siamo sempre più uniti, cerchiamo di remare tutti nella stessa direzione: via le voci negative, facciamoci scivolare addosso le cose e lavoriamo sull’aspetto mentale».
Il tuo esempio?
«Penso che tutti mi abbiano lasciato qualcosa, bisogna rubare qualcosa di positivo a chi ti ha insegnato. Cercherò di trasportarlo ai ragazzi».
Lecco, le parole del diggì Angelo Maiolo
Direttore, come sta il patron?
«Non bene, ieri ha avuto dei problemi ai polmoni ed è finito in terapia intensiva. Stamattina, invece, ha avuto dei problemi al cuore dove ha il pace maker: è ricoverato in Cardiologia in condizioni stabili, era pronto ad andare a casa ma non è stato possibile. Dovrà stare in ospedale altri 5-6 giorni sotto controllo. Cosciente? Qualcosa si perde, ma fa parte delle cose».
Su mister Bonazzoli:
«L’abbiamo cercato e ci ha dato la sua disponibilità, ci ha fatto un’impressione molto positiva. Ieri ha detto 2-3 cose che mi hanno impressionato: è venuto qui senza montarsi la testa, senza cercare la gloria ma per pensare al campo. È qui per lavorare e questo ci ha lasciato un bel sapore dolce in bocca. Sarà poi il campo a dare i verdetti. Mister Malgrati sarà il suo collaboratore, sappiamo che si adatta a tutto».
Su mister Foschi:
«Va ringraziato per quello che ha fatto, chiaramente un esonero non fa mai piacere: il campo esalta o condanna, aver racimolato solo un punto ha portato a questo».
Cos’avete contestato a mister Luciano Foschi?
«Quando si vince siamo bravi tutti, quando si perde invece… I risultati hanno dato questo esito, mister Foschi si era reso conto di questa cosa già a Cosenza; il preparatore atletico l’ho esonerato già allora, ma sabato abbiamo visto arrancare i nostri giocatori. Ci siamo confrontati anche sui dati del Gps e abbiamo avuto dei dati scoraggianti: i nostri arrivavano molto dopo gli avversari. Ora arriverà un nuovo preparatore atletico, probabilmente non nuovo se riusciremo a convincerlo a tornare».
Troppi 18 slot in lista già occupati:
«I giocatori rimasti a Lecco l’hanno fatto per indicazione di mister Luciano Foschi, che ha dato il proprio benestare alla loro permanenza. Abbiamo sempre confrontato i profili con gli allenatori, va detto chiaramente: mi pare corretto che un mister il proprio parere, succederà anche con Bonazzoli e Malgrati».
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Direttore, quali le possibilità?
«Prima ringrazio mister Foschi, quando c’è un esonero è una sconfitta per tutti e questo lo è doppiamente anche per la società vista la durata del contratto. Non volevamo cambiare tanto nella squadra, fino al 26 dicembre i nostri giocatori saranno questi fatte salve le possibili rescissioni: a loro diamo fiducia anche attraverso la conferma in gran parte dello staff. Abbiamo fatto anche altri colloqui, il profilo giusto l’abbiamo individuato in Bonazzoli».
Sul mercato:
«Sul fatto estivo è inutile rientrare, altrimenti diventa un alibi per tutti. Abbiamo preso dei giocatori importanti, ma è chiaro che non stanno dimostrando il loro valore: il nostro obiettivo è capire perchè stiamo affrontando questa discussione. Ci devono dare del valore aggiunto, ma voglio spezzare una lancia a favore del gruppo: questi sono gli uomini di un’intera città, ci sono delle difficoltà ma abbiamo il dovere di aiutarli. Non stiamo a guardare e cerchiamo d’intervenire, ma abbiamo qui dei ragazzi cresciuti con questa maglia addosso: spingeranno fino all’ultimo, sputando sangue dal primo al novantesimo».
Cos’avete contestato a mister Luciano Foschi?
«È un discorso legato a risultati e ultime prestazioni».
Integrerete lo staff?
«L’ha accennato prima il direttore Maiolo. Per ora c’è Filippo Brambilla, un elemento storico. Proveremo a riportare Diego Scirea, mi fido del vissuto dello scorso anno e tutti stravedono per questa persona: l’aspetto atletico non sta andando benissimo».