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Interviste | Maiolo: «Sono arrabbiato, manca un rigore». Bonazzoli: «Meno brillanti». Stroppa: «Punti importanti»

I blucelesti protestano rabbiosamente per il clamoroso rigore non concesso nel finale: Antov colpisce palesemente con il braccio aperto, ma Var e arbitro fanno spallucce

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Tempo di lettura 5 minuti

Il Lecco perde sul campo della Cremonese e torna a casa con parecchia rabbia in corpo. Rabbia contro sé stesso per le occasioni non concretizzate, ma anche per l’inconcepibile rigore non assegnato per un clamoroso fallo di mano in piena area di Antov all’89’: roba da penalty ed espulsione, ma né Camplone né la coppia Miele-Irrati al Var sono stati in grado di correggere un errore tanto marchiano. Per il resto il copione è stato simile a quelli di Lecco-Parma: ai blucelesti è servito lo schiaffo di Castagnetti – bel gol da fuori area – per alzare in maniera sensibile ed efficace il baricentro, ma l’imprecisione sottoporta, con Jungdal comunque sul pezzo, impedisce a Sersanti, Ionita e Buso di realizzare il punto del meritato pareggio. Segue una ripresa a lungo sottoritmo da parte di entrambe, con vari errori abbastanza banali prima dell’infuocato finale: prima Sernicola sfiora il 2-0, poi Jungdal rimbalza il tiro in spaccata di Celjak e infine Caporale coglie una clamorosa traversa a porta sguarnita. Rimangono rammarico e rabbia, ovviamente, ma anche la consapevolezza che il Lecco stia diventando sempre più una pericolosa certezza di questa Serie B.

Il clamoroso rigore non assegnato al Lecco SKY

Cremonese 1-0 Lecco, l’intervista del diggì Angelo Maiolo

Direttore, manca un rigore solare. A cosa serve il Var?
«Bella domanda. Ho mal di gola per aver urlato dopo aver visto una mano netta. Pare che l’arbitro abbia riferito delle mani attaccate al corpo, ma evidentemente non era così. Protestiamo poco e accettiamo le decisioni, ma in determinati momenti bisogna farlo. Facciamo i complimenti alla Cremonese: bella squadra che vuole andare in Serie A, ma la povera Cenerentola ha dimostrato di essere una buona squadra. La domanda iniziale resta senza risposta».

Farete una protesta in Lega?
«Mi sembra inutile, crea forse altri problemi. Posso dire “brava Cremonese”, ha fatto quello che doveva fare e noi abbiamo dato la nostra immagine. Sono arrabbiato, ma non esprimo quello che penso per evitare quattro anni di squalifica. Con tutto il rispetto, non si può negare quel rigore».

Cremonese 1-0 Lecco, l’intervista di mister Emiliano Bonazzoli

Mister, avete del rammarico?
«I ragazzi ci hanno creduto fino alla fine, concedendo troppo nei primi minuti fino a quando abbiamo preso gol dal limite con Castagnetti. Da quel momento abbiamo iniziato a giocare e ci siamo alzati: nel secondo tempo abbiamo avuto dei picchi importanti, ma non siamo stati concreti sottoporta. Non siamo stati brillanti come nelle altre partite: analizzeremo la cosa».

Eusepi entrato in ritardo?
«È entrato a circa venti minuti dalla fine, abbiamo fatto queste scelte per cercare di dare una svolta alla partita. Non è stato così, purtroppo, ma ci abbiamo provato: se una squadra non ci credesse, non prenderebbe la traversa alla fine».

Vi siete dati una spiegazione per questo approccio?
«Dobbiamo essere i primi a offendere, ma ci sta perché il calcio è anche questo. Ai ragazzi va dato merito per averci creduto».

Dalla mezz’ora avete preso il pallino del gioco:
«Abbiamo un centrocampo dinamico, di forza e qualità. Aver lasciato il possesso alla Cremonese ci ha messi in grande difficoltà, dopo aver preso gol il centrocampo ha preso in mano il possesso e in quelle situazioni si può creare qualcosa d’importante».

Qui solo il Parma ha giocato così a viso aperto:
«Grazie. Sicuramente ci sono momenti in cui ti devi abbassare, altri in cui devi proporre e questo i ragazzi stanno mostrando di saperlo fare. Bisogna continuare su questa strada, dimostrando carattere e coraggio ovunque si giochi».

Su Degli Innocenti:
«Sa giocare da interno a da playmaker. È dinamico e, partita dopo partita, sta crescendo come il resto del reparto».

Su Di Stefano:
«È stata una scelta precauzionale».

Bianconi e non Marrone:
«Una scelta per contrastare la fisicità di Coda».

Cremonese 1-0 Lecco, l’intervista di mister Giovanni Stroppa

Mister, partita complicata come atteso:
«Sono tre punti importanti in una partita difficile, i primi 30′ sono stati importanti da parte nostra per il palleggio semplice ed efficace. Siamo arrivati davanti alla porta parecchie volte, poi piano piano abbiamo iniziato a cercare azioni individuali e perdere palla. Il secondo tempo è stato difficile, ma in controllo: dovevamo stare attenti nelle ripartenze del Lecco e lo siamo stati, poi sono arrivate le ultime due occasioni. La partita era preparata per affrontare una squadra difficile, è stato così e faccio i complimenti ai miei ragazzi: si può vincere anche così, mi fa molto piacere non aver preso gol».

Sul cambio Bonaiuto-Abrego:
«La bellezza di fare l’allenatore di questa squadra è legata alle scelte che posso fare. C’era bisogno di gamba, poi i giocatori stanno spingendo tanto e meriterebbero di giocare tutti dall’inizio: sta a me scegliere la formazione migliore, la squadra sta crescendo di condizione».

Sulla prestazione di Jungdal:
«Aveva già dimostrato, oggi è stato bravissimo in varie situazioni: deve fare questo».

Troppi colpi di tacco?
«Non posso limitare i giocatori che cercano di fare una cosa, al di là dei colpi di tacco o suola. Se sono nel posto giusto per poterlo fare, non scherziamo…».

Sul rigore non concesso al Lecco:
«Non l’ho rivisto e non posso giudicare».

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