L’avvio più entusiasmante di sempre. Il Rugby Lecco non ha mai corso forte come in questa stagione 2023/24, la quindicesima consecutiva in Serie B. La squadra di Sebastian Damiani ha messo in fila, una dietro l’altra, sette vittorie: si tratta della striscia iniziale migliore in categoria da parte dei blucelesti.
Qualche settimana fa avevamo intuito potesse trattarsi di un inizio da record e lo avevamo riassunto in un articolo nel quale riepilogavamo le statistiche del passato. Il sentore di fine ottobre, un mese più tardi, si è trasformato in certezza: stiamo assistendo alle prestazioni di un Rugby Lecco da record e proviamo a riassumere in cinque punti perché questa stagione si può trasformare – e già lo è – in qualcosa di diverso e speciale.
1. Una partenza sprint
Come abbiamo scritto sopra, la partenza in campionato è la migliore di sempre in Serie B. Mai, in precedenza, il Lecco era riuscito nell’impresa di vincere le prime sette partite disputate. Il vecchio primato era stato realizzato nel 2014/15, stagione in cui venne sfiorata la promozione con la finale play-off persa contro Casale. Allora il Lecco, già allenato da Damiani, inanellò sei successi e si stoppò alla settima giornata in casa contro Biella. Ora la striscia è ancora aperta. In attesa di capire contro chi dovrà competere in campo per raggiungere la Serie A, il quindici bluceleste si sta già misurando, vincendo, con la propria storia.
2. La continuità tecnica
Un adagio, negli sport di squadra, recita all’incirca questo: se vuoi dare continuità, o cambi spesso la guida tecnica o stravolgi ogni due o tre anni la rosa di giocatori. Il Rugby Lecco ha scelto la seconda via, dando fiducia completa a un allenatore, Sebastian Damiani, che da dieci stagioni trascina la prima squadra e coordina l’intero sistema giovanile bluceleste.
Questa strategia consente al tecnico di impostare i giocatori fin da giovanissimi, ritrovandoli anni dopo già pronti a interpretare senza problemi il suo tipo di rugby, veloce e con palla fra le mani, che in una categoria come la Serie B è sovente un unicum. Il Lecco è una società in grado di programmare e autoprogrammarsi: quella della rosa non è mai una rivoluzione totale, è anzi un continuo innesto di ragazzi in un telaio costituito da veterani e (ancora) giovani con già diversi campionati di esperienza alle spalle. Questa formula consente ogni volta di potersi rinnovare con un mix di certezze e motivazioni, oltretutto mantenendo quasi invariata la vocazione tattica.
3. La “fame”
L’attuale squadra, seppure diversa – per ovvie ragioni anagrafiche – da quella che nel 2014/15 sfiorò la promozione in Serie A, ha questa mission nel suo Dna. A Lecco il traguardo è da tempo nel mirino, è stato accarezzato e sfiorato, lo si percepisce chiaramente nell’aria. Nel 2019/20, anno in cui il Covid portò all’interruzione del campionato, la squadra di Damiani viaggiava fortissimo alle spalle del Cus Milano, con cui avrebbe potuto combattere sino alla fine. L’anno dopo, quando i blucelesti avrebbero potuto comunque raccogliere i frutti di quell’esperienza, l’intera stagione saltò sempre a causa della pandemia.
Sembra quasi inevitabile cercare di chiudere un conto aperto con il destino. Anche se la dimensione societaria è quella della Serie B, c’è voglia di provare a inseguire un risultato storico che darebbe grande lustro all’intera città e allo sport lecchese.
4. L’entusiasmo
L’ambiente positivo che si respira nel mondo del rugby trova a Lecco la sua declinazione perfetta: assenza di pressioni dannose, pubblico disciplinato abituato a sostenere la squadra nelle giornate di sole come in quelle di tempesta (non solo a livello meteorologico), dimensione a misura di famiglie e bambini che ogni weekend danno vita all’attività giovanile. Ciò non significa, lo abbiamo scritto sopra, che non ci siano ambizioni, anzi. La spensieratezza può diventare talvolta prezioso alleato per inseguire i più prestigiosi traguardi.
5. Il calendario
Dopo la sosta in programma questa domenica, il Lecco tornerà in campo il 10 dicembre sul campo del Varese (ultimo). Prima di Natale, il 7, sfida interna all’Ivrea (terz’ultima). Al ritorno dopo la pausa per le festività Valentini e compagni saranno impegnati a Genova (squadra di metà classifica), mentre il 21 gennaio al Bione si disputerà la prima di due sfide che potrebbero segnare l’intera stagione.
Guardando la classifica del girone 1, in questo momento Piacenza sembra l’unica in grado di competere con il Lecco per il vertice. Soltanto la prima coglierà la promozione, non c’è spazio per play-off o spareggi. E l’11^ giornata sarà l’ultima di Andata: allora si potranno chiarire meglio i rapporti di forza tra le squadre e in particolare tra lariani ed emiliani. Se il Lecco dovesse strappare la vittoria di fronte al pubblico di casa, è probabile che l’ultima giornata di campionato, a maggio, possa risultare davvero decisiva. E, seppure in trasferta, giocarsi tutto in un’unica sfida diventerebbe un vantaggio (oltre che uno stimolo). Ovviamente il campionato è ancora molto lungo e sarà fondamentale non commettere passi falsi.