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Pagelle | Il Lecco è vivo e batte due colpi. Ionita oltre il dolore, Lepore glaciale, Sersanti tuttofare. Venezia, non bastano palleggio e “colpi”

Il centrocampo bluceleste fa tanto filtro, ma dà anche sostanza a livello offensivo: i padroni di casa tengono il possesso, ma faticano a costruire occasioni. Lemmens va in tilt dopo l’errore

Artur Ionita BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 3 minuti

Calcio Lecco 1912 6,5: lo spartito è tra i preferiti, difesa e contropiede intervallati da palleggio per prendere fiato. Le sporcature individuali costano forse un risultato ancora più grosso, ma il primo obiettivo era quello di dare (e darsi) una risposta: raggiunto pienamente.

Melgrati 6: paratona su Zampano e buon intervento su Johnsen nel primo tempo, poi sulla stoccata di Tessmann dà l’impressione di partire in ritardo.

Lemmens 4,5: due ingenuità evidenti cancellano un primo tempo positivo. Lascia la squadra in nove e salterà anche il match con il Sudtirol: i millenials direbbero too much.

Celjak 6,5: non concede spazio alle spalle, dal suo piede destro parte la palla che Novakovich e Ionita colorano d’oro.

Bianconi 6: prova di sostanza, se c’è da farsi sentire con Gytkajer e Pohjanpalo non si fa troppi problemi.

Caporale 6: terzino bloccato come da programma, beneficia di tante corse difensive da parte di Buso. Chiude anzitempo per un problema alla caviglia: sarà un problema sostituirlo.

Ionita 7: gioca da mezzo infortunato anche stavolta e anche stavolta va a segno con un inserimento a fari spenti dei suoi. Poi ci mette tanta esperienza.

(dal 28′ st Galli 6: si mette in mezzo e lucchetta la zona centrale del campo).

Sersanti 7: rigore conquistato, quantità e qualità. Prova da giocatore totale e maturo.

Crociata 6: niente di trascendentale, ma nel momento più difficile è lui ad andarsi a prendere tanti palloni a centrocampo.

(dal 37′ st Degli Innocenti sv).

Lepore 6,5: il Lecco arrivava da una serie aperta di tre rigori sbagliati, poi la palla finisce in mano a Checco da Lecce che la mette quasi all’incrocio. Positivo il suo lavoro difensivo.

(dal 13′ st Giudici 6: il capitano dimenticato disputa una mezz’ora di corsa e buone intuizioni. Un segnale anche in chiave mercato).

Novakovich 6,5: il pubblico di casa lo punzecchia, ma lui risponde con l’assist per Ionita, culmine di una prova di grande sofferenza che non fa vivere sereni Altare e Sverko.

(dal 37′ st Eusepi sv).

Buso 6,5: anche per lui è una partita passata prettamente a difendere e ripartire da solo, ma tocca un pallone di qualità per Sersanti e propizia il fallo da rigore di Sverko.

(dal 37′ st Battistini sv).

All. Bonazzoli-Malgrati 6,5: l’impostazione tattica e l’attitudine sono assolutamente del livello richiesto da un impegno così probante. Poi, sugli errori individuali possono lavorare fino a un certo punto. Dalla panchina si ottiene più di qualcosa.

Venezia 6,5: i padroni di casa non buttano mai via la palla, a costo di concedere spazio in ripartenza al Lecco. La squadra di Vanoli aspetta l’errore avversario e piazza la fiammata che porta all’uno-due, ma la fragilità difensiva torna a colpire. Johnsen uomo più pericoloso.

Joronen 6; Candela 6, Altare 5,5, Sverko 5,5, Zampano 6; Lella 6 (dal 28′ s.t. Bjarkason sv), Tessmann 6,5, Andersen 6 (dal 36′ s.t. Dembelé sv); Pierini 6 (dal 19′ s.t. Ellerson 6), Gytkajer 5,5 (dal 19′ s.t. Pohjanpalo 6), Johnsen 7. All. Vanoli 6,5.

Arbitro sig. Francesco Cosso di Reggio Calabria 6,5: gestione coerente dei cartellini, espulsione di Lemmens sacrosanta al pari del rigore concesso al Lecco. Vede bene sulle tante richieste dei padroni di casa che cadono in area a ripetizione.

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