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Interviste | Bonazzoli: «Un punto prezioso». Vanoli: «Una grande prestazione»

I blucelesti e gli arancioneroverdi non si risparmiano al Penzo: apre il rigore di Lepore, rimontano Johnsen e Tessmann in pochi minuti, ma Ionita rimette tutto a posto con una bella girata

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Tempo di lettura 5 minuti

Quattro gol e un punto per Venezia e Lecco al “Penzo”. Partita che è tutto il contrario di tutto, da un certo punto di vista: i blucelesti sbloccano il primo tempo con il rigore di Lepore, poi a inizio ripresa arrivano le stoccate di Johnsen e Tessmann – non prive di errori ospiti – che rimettono la partita in mano ai lagunari. Finita? Macchè: cross del Celjak, sponda di Novakovic e stoccata al volo di Ionita che fissa il risultato sul 2-2. Nel finale c’è spazio per una girata di testa di Pohjanpalo che sfiora l’incrocio, per l’infortunio di Caporale e per il rosso a Lemmens che riduce le file bluceleste in nove. A fine gara esulta la panchina e pure qualche giocatore in campo si lascia andare a un urlo liberatorio: era vitale riavviare il meccanismo dopo due sconfitte di fila e il Lecco ha centrato l’obiettivo in Laguna.

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Mister, a squadra ha avuto la forza per reagire:
«Sapevamo di trovare una squadra attrezzatissima e di vivere una partita complicata. Siamo stati bravi a portare a casa un punto prezioso per noi, complimenti a chi ha iniziato e a chi è entrato, ha dato un contributo positivo. Complimenti ai ragazzi».

Pesano gli errori individuali:
«Siamo stati quasi perfetti nel primo tempo, poi mezza sbavatura… Se lasci uno spiraglio a questi giocatori, purtroppo lo paghi caro: è avvenuto, siamo stati bravi a recuperare ma nel complesso la fase difensiva è stata ottima. Normale concedere contro questi giocatori, cercheremo di mettere a posto i piccoli errori commesi».

In campo con il 4-5-1, che ha funzionato:
«Due partite diverse, oggi era necessario difendersi così perchè il Venezia nella metà campo avversaria gioca benissimo. Dovevamo chiuderci per ripartire nel modo giusto, la partita è stata messa su questo binario e fatta nel modo giusto».

Bravi a non crollare:
«È successa una cosa simile alla gara con la Ternana, ma in questo caso siamo stati bravi a recuperare senza allungarci tra i reparti. Penso ci sia servito da lezione, oggi siamo stati bravi a ritrovare il gol e a pareggiare la partita».

Cos’hai pensato sull’occasione sbagliata da Buso?
«È stato bravo a muoversi e a cercare la porta, poi c’è stata anche un po’ di stanchezza».

Sulle condizioni di Caporale:
«Bisogna vedere, qualcosa alla caviglia. Ionita? Crampi».

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Mister, da dove partiamo per commentarla?
«Da una grande prestazione, l’avevo chiesta ai ragazzi. Ogni piccolo errore lo paghiamo caramente, nel primo tempo ci hanno fatto un tiro in porta su rigore. Siamo stati bravi ad andare sopra, poi è arrivato il pareggio. Questa è la squadra che voglio, ci sono delle cose migliorabili ma in queste tre partite la prestazione è stata di alto livello: dobbiamo recuperare bene di testa, abbiamo fatto più punti rispetto alla seconda dell’anno scorso (il Genoa, ndr) e dev’essere un orgoglio per come si sta giocando».

Cambiati due terzi di centrocampo:
«Busio è stato male, è venuto in panchina ma aveva la nausea. La staffetta tra Pohjanpalo e Gytkjaer era la cosa più giusta. Anche dietro sono stati bravi, Sverko ha dimostrato dei valori perchè si è operato ed è rientrato subito».

Una squadra pugnace:
«Sono passaggi, prima della partita gli ho fatto vedere la classifica e gli ho chiesto cosa ci potesse far preoccupare. I momenti negativi si passano solo giocando a calcio e questa squadra lo fa veramente bene: il campionato di Serie B è lungo e bisogna sempre essere positivi. Quando li vedo giocare mi emoziono, perdo la testa anche io: questa è la nostra forza. La mia partecipazione emotiva? Ci sono dei momenti nei quali devi stare con la squadra, lo so perché li ho vissuti: stiamo vivendo un sogno, che si prepara giorno dopo giorno, questo è un passo che ci avvicina. Anche oggi abbiamo avuto la capacità di reagire alla grande. Vi siete emozionati? Bene. Ringrazio anche i tifosi, oggi sono stati una parte importante».

Sul momento:
«A volte perdi autostima. Ho una fortuna: nelle cose che accadono do sempre di più, le sconfitte servono per migliorare e i ragazzi lo devono fare. Oggi i ragazzi devono essere contenti per aver chiuso un periodo di due sconfitte con un pareggio».

A volte serve portare a casa un punto:
«Questa squadra vuole sempre vincere ed è una cosa bellissima, ma nel calcio servono testa ed equilibrio. A volte mi fanno venire questo patema d’animo, ma è bello. Rammarico? Abbiamo penso con la Cremonese e ci abbiamo pensato noi, con il Sudtirol peggio che peggio e oggi anche. Finché ci pensiamo noi, non c’è tanto da migliorare. I ragazzi sono delusi e arrabbiati, ma io devo fargli capire che dai momenti noi bisogna ripartire facendo un passetto. La squadra è stata messa in difficoltà soprattutto dallo Spezia, ma vedere com’è il destino? Allora abbiamo vinto. Oggi siamo stati bravi a non fargli fare il loro calcio, ero in difficoltà per via della struttura fisica e per le catene laterali perché aprono molto il gioco, soprattutto a sinistra. Lì ho messo Piero, perché avevo un terzino più di appoggio».

Su Novakovich:
«È nostro, lo paghiamo noi e siamo contenti (ride, ndr). Quando trovo ex giocatori mi fanno sempre una sorpresa… Nova sta facendo bene, sono contento perchè è un giocatore di proprietà che l’anno scorso ha avuto un’annata non facile perchè ha bisogno un tipo di gioco che il Lecco gli sta dando. Noi, l’anno scorso, non era funzionale a quel tipo di gioco con due punte».

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