La FeralpiSalò umilia il Lecco. Nonostante un’ora di buon livello contraddistinta dall’inferiorità nel risultato, i blucelesti si sciolgono letteralmente sotto i colpi dei gardesani, decisamente più affamati nonostante la precaria situazione di classifica di entrambe le compagini. Quello che succede fino al raddoppio di Felici è una cosa, come la partita scivoli fino al livello dell’imbarazzante un altro paio di maniche al di là del tardivo gol di Buso che giusto per qualche minuto ha fatto pensare alla possibilità di riaprire una partita morta e sepolta. Invece, c’è stato tempo e modo di prenderne altri due nei minuti finali, regalando ai tanti tifosi arrivati al “Garilli” una vera e propria umiliazione, “bagnata” dai pesanti e copiosi fischi arrivati giustamente dal settore ospiti. Il Lecco si è perso nei meandri delle Festività e del calciomercato, tema nelle mani del ds Domenico Fracchiolla che ha fatto capolino in sala stampa dopo un acceso confronto in mezzo al campo con il patron Di Nunno e mister Andrea Malgrati.
FeralpiSalò 5-1 Lecco, l’intervista del direttore Domenico Fracchiolla
Direttore, una delle pagine più tristi. La squadra sembra non credere nel progetto tecnico.
«Prima di tutto è doveroso chiedere scusa ai tifosi, il primo pensiero va a loro che qui hanno anche una rivalità con il Piacenza. È un momento, all’ottava giornata eravamo morti e siamo resuscitati. In questo momento siamo in down, dobbiamo capire se al nostro interno c’è ancora quello spirito. Altrimenti mancano quattro giorni di mercato, ma nessuno deve scappare da una piazza che merita di vedere la gente lottare».
Nessun nuovo acquisto in campo:
«Le altre squadre hanno fatto anche delle cessioni, noi no e l’inserimento dei nuovi sta arrivando in momento graduale. Parlare di nuovi e vecchi non è corretto, ognuno deve fare autocritica come la stiamo facendo noi».
Il campo ha detto che la squadra non sta seguendo Bonazzoli e Malgrati.
«Il patron ha discusso anche con me, quando si perde in questa maniera siamo tutti in discussione, io in primis. A livello di classifica siamo ancora vivi, dobbiamo capire se tutti hanno lo spirito per tornare a combattere. Il campionato è lunghissimo, bisogna solo capire se c’è questo spirito».
Quanto ci metterete per valutare il cambio in panchina?
«Sta alla proprietà capire se è il momento di cambiare. Lo spirito è diverso dal cambio di allenatore. Già da stasera i giocatori devono capire se hanno dentro».
Quindi il mercato ha inciso nella testa:
«Abbiamo fatto un buon primo tempo, dopo il secondo gol siamo andati in grossa difficoltà. Gli alibi sono finiti, quando ti trovi davanti alla realtà… A gennaio abbiamo fatto tre sconfitte pesanti, tutte le chiacchiere e la “festa” non ci sono più e dobbiamo darci una svegliata. Poco, ma sicuro».
Aggiungerete un difensore?
«Il presidente ha investito, dietro non siamo numericamente a corto. Sulla qualità, invece, è un altro ragionamento. Dobbiamo capire se siamo in grado di fare un ulteriore sforzo. Parlare di mercato è riduttivo, già nella scorsa conferenza si è parlato di nuovi e vecchi ed è sbagliato. Senza campagna acquisti eravamo salvi. E i cori della Curva devono far riflettere tutti per capire quanta cattiveria e fame abbiamo».
Lo spogliatoio è unito?
«Si, perché tutti vogliono dimostrare di rimanere».
FeralpiSalò 5-1 Lecco, l’intervista di mister Marco Zaffaroni
Mister, forse era il caso di tenerne un paio…
«I ragazzi sono stati bravi a gestire con grande maturità una partita emotivamente diversa rispetto a quella della scorsa settimana».
Oggi è una squadra compatta:
«Le difficoltà dei campionati stanno nel durante nel tempo, perché bisogna mantenere altissime tensione e attenzione. La squadra può crescere ancora, deve lavorare con grande umiltà».
Il gol di Tonetto:
«Si, è stato bravo. “Bravo” a tutti, per chi entra non è mai semplice».
Hanno vinto le ultime:
«Il girone di ritorno è un altro campionato, ogni partita è da sudare e lottare. L’equilibrio nel lungo periodo va tenuto, è una sfida che proviamo a vincere».
Il Lecco ha avuto le sue occasioni. Avete avuto paura in quei momenti?
«La partita è stata per larghi tratti equilibrati. Il Lecco è individualmente e collettivamente una squadra importante. Siamo riusciti a rimanere squadra nei momenti difficili e anche questo è un dato importante. All’interno di una gara ci sono sempre tante partite, leggere quei momenti è sinonimo di maturità».
Dove avete vinto la partita?
«Nella precisione e nella qualità, anche delle conclusioni che ci sono capitate nei momenti topici della partita. Sul 3-1 si poteva anche andare in confusione, ma siamo stati bravi a gestire la situazione».
Il Lecco si è squagliato nei momenti chiave:
«L’ho già detto, il Lecco ha giocatori importanti e gioca bene. I valori sono questi e il campionato ha i suoi momenti positivi e negativi. Ci sono i momenti, anche noi abbiamo avuto le nostre difficoltà e stiamo cercando di superarle».



















