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Interviste | Aglietti: «Troppe occasioni non sfruttate. Rigore? Non c’era». Caserta: «Dobbiamo crescere»

I blucelesti perdono ancora – ed è la sesta sconfitta consecutiva -, sprecando tante occasioni e dimostrandosi ancora una volta vulnerabilissimo

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Tempo di lettura 6 minuti

Sesta sconfitta consecutiva per il Lecco. Debutto amarissimo per mister Alfredo Aglietti: blucelesti sconfitti (1-3) tra le mura amiche dal Cosenza, subito in gol con Tutino e poi bravo a resistere alla risposta di pancia delle Aquile, bloccati da Micai e da un salvataggio sulla linea di Mazzocchi, oltre al clamoroso buco di Ionita tutto solo al limite dell’area piccola; da lì a poco arriva il generoso rigore che lo stesso Tutino sbatte alle spalle di Saracco e mette in picchiata, più che in discesa, la partita dei Lupi. Nella ripresa il Lecco si fa male da solo, spalancando la porta a Frabotta per lo 0-3, poi l’autorete di Venturi regala un finale che i calabresi gestiscono nei tempi e nell’emotività.

Lecco 1-3 Cosenza, l’intervista di mister Alfredo Aglietti

Mister, formazione troppo leggera?
«Rifarei queste scelte, anche gli altri fisicamente sono molto simili e Buso non era in una grandissima condizione. Possiamo disquisire su tutto, ma oggi non siamo stati neanche fortunati: abbiamo fatto un primo tempo anche importante, con tante occasioni per pareggiare la partita e poi prendi lo 0-2 su un rigore molto dubbio».

Come mai fuori Frigerio e non Ionita o Crociata?
«Crociata l’ho cercato di portare fuori lungo la trequarti, Frigerio è uscito perchè volevo una squadra più predisposta a un certo tipo di gioco per cercare di recuperare il risultato con davanti tutto il secondo tempo».

Sottoporta si può migliorare:
«Parliamo di una sconfitta netta sotto il punto di vista del punteggio, ma nei numeri non è così. Abbiamo avuto più occasioni che non abbiamo sfruttato, pesa moltissimo essere andati sotto dopo 4′ sulla prima palla in profondità. La squadra ha dato tutto, i tifosi hanno ragione sotto un certo punto di vista ma si è dato il 100%. Lo 0-3 nasce da una nostra uscita sbagliata, forse per troppa generosità ma con una partita ancora lunga davanti. Ripeto: l’aspetto delle situazioni offensive ci deve dare convinzione, se miglioriamo l’aspetto difensivo i nostri gol li possiamo comunque fare».

Servirebbe di un ritiro lontano dalla città?
«Ci sono giocatori che hanno tirato la carretta e hanno sempre giocato, una flessione ci più anche stare ma è difficile lasciare fuori dei giocatori di questo calibro. Non siamo molto avvezzi ai ritiri qua, ne possiamo parlare con la società: conta lo spirito, stando anche vicini alla nostra gente per compattarci e preparare una partita molto, molto importante a Terni».

Un giudizio sul Cosenza di oggi:
«Tutino non lo scopro di certo io, è uno degli attaccanti più bravi. Sappiamo che sono una buona squadra, avevamo preparato la partita in una certa maniera e prendere gol subito ci ha fatto saltare un po’ tutto. Per noi è stato tutto più difficile: psicologicamente è difficile, ma la squadra la reazione l’ha avuta; il rigore, che per me non c’è, alla fine del primo tempo ci ha decisamente abbattuto: non voglio accampare scuse, ma sicuramente andare sotto di un solo gol è diverso».

Sulla prova difensiva:
«Dobbiamo fare meglio, chiaramente. Sul primo gol abbiamo sbagliato la risalita, Tutino è stato in gioco per centimetri. Lo 0-3 è sicuramente da rivedere. Singoli? Sia nel bene che nel male, parnarne non è giusto».

Sulle caratteristiche emotive dei giocatori:
«Abbiamo bisogno di tutta la rosa, dall’inizio o a partita in corso. Di lasciare qualcuno indietro non è il caso, i giocatori sanno che questo non può essere il trend: con queste prestazioni è piuttosto difficile salvarsi. Ognuno ha il proprio modo di giocare e noi abbiamo bisogno di tutti, ma in certi momenti bisogna andare fuori le proprie caratteristiche e durante la settimana bisogna far vedere all’allenatore di essere pronti a gettare il cuore oltre l’ostacolo».

Arbitro all’altezza?
«Nel primo tempo ha ammonito solo i nostri. Non ha influito più di tanto, ma la direzione di gara non è stata univoca».

Lecco 1-3 Cosenza, l’intervista di mister Fabio Caserta

Mister, come giudichi la gestione nei momenti topici?
«La prestazione è stata di una squadra che è venuta a Lecco per cercare d’imporsi e vincere. Ci sono stati momenti di sofferenza, ma il vantaggio è stato gestito. Sullo 0-3 abbiamo abbassato la concentrazione e loro sono stati bravi sui calci piazzati: Tutino sfrutta tutto il lavoro che fa la squadra per metterlo nelle condizioni di poter essere decisivo. Dobbiamo continuare così».

Quanti punti mancano alla salvezza?
«Non so quanti, ma un bel po’. Ci sono tanti punti in palio e non dobbiamo pensare alla classifica, ma a fare le prestazioni come quella di oggi».

La squadra ha ribattuto colpo su colpo:
«Ma c’è sempre qualcosa su cui si può lavorare. Il primo gol è nato da un’azione costruita molto bene, ma la vittoria nasce da una prestazione importante di squadra. Non è facile venire a giocare qui, il campo è piccolo, il pubblico si sente e loro hanno fatto una buona partita al di là del risultato».

Giocando palla a terra siete un bel vedere:
«La mia squadra prova sempre a giocare palla a terra, abbiamo degli elementi che con la palla alta fanno fatica: il difensore è avvantaggiato, soprattutto sulla palla dal portiere. Il Lecco fa questo tipo di gioco perché ha Novakovich, ci hanno impensieriti su varie giocate soprattutto sulla trequarti ma la squadra è stata veramente brava».

Mister Aglietti vi ha messo nella zona play off:
«Non facciamo quei tipi di pensieri, siamo partiti con un obiettivo e vogliamo arrivarci il prima possibile. Alleno una buone squadra, bisogna crescere e migliorare in alcuni aspetti perché il gruppo è nuovo e l’allenatore pure. Siamo bravi in determinati momenti di calcio, in altri meno: abbiamo passato un momento di difficoltà, come tutti, ma la squadra è stata brava a non perdere le proprie certezze. Il campionato è lungo e ci saranno delle difficoltà, arriviamo alla quota salvezza e poi pensiamoci. Il rigorista? È Tutino».

Si è sentito il calore del pubblico:
«Faccio i complimenti ai nostri tifosi, ma anche a quelli del Lecco perché sono stati sempre vicini alla squadra; anche i fischi sono uno sprono. È stata una bella partita, le tifoserie sono state brave su entrambi i fronti».

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