Ennesima sconfitta del Lecco. Anche il Palermo passa al “Rigamonti-Ceppi” grazie al gol di Nedelcearu a metà primo tempo. Sì, ovviamente su azione da calcio d’angolo, ormai marchio di fabbrica – in senso negativo – in casa bluceleste. La prova della squadra di Aglietti è complessivamente positiva, ma ormai da tempo si è innestato il “neanche con le mani” nell’area avversaria: Parigini e Inglese sono stati rimbalzati dall’ottimo Pigliacelli, poi l’imprecisione ha fermato anche Degli Innocenti e Salcedo. L’altra puntata poco edificante del “Di Nunno show” ha invece aperto il pomeriggio: il patron bluceleste ha preso il microfono e ha parlato dal terrazzino della sede sociale, catechizzando i tifosi del Lecco e augurandogli «la Terza Categoria», tra le varie cose. L’ennesima follia di un proprietario che ha perso di mano la situazione e ha mollato completamente i freni inibitori. Il tutto in diretta nazionale: ovviamente è da un po’ che si raschia il fondo del barile, questo episodio non fa altro che amplificare tristemente la cosa. In chiusura di pomeriggio ecco la conferenza stampa al buio di mister Eugenio Corini, se vogliamo un’istantanea che rende bene l’idea del momento bluceleste.
Lecco 0-1 Palermo, la conferenza di mister Alfredo Aglietti
Mister, sicuramente non meritavate di perde ma questo è il film del vostro campionato:
«Posso aggiungere poco altro, la squadra ha fatto un’ottima prestazione e ha giocato meglio di una delle corazzate del campionato. Nel calcio questi numeri non contano, il Palermo ha segnato sull’unica occasione avuta e noi siamo qui a leccarci le ferite. Perdere così e come a Bolzano fa male».
Bene anche la coppia davanti:
«Il campo era molto difficile, non si stava in piedi. Abbiamo provato a fare tutto quanto provato in settimana e l’abbiamo fatto bene».
Sui cambi:
«Degli Innocenti aveva poco, ha fatto un’ottima partita ma il dispendio fisico è stato alto; volevo un giocatore. Lepore? Lemmens ha fatto un’ottima partita e stavamo spingendo, volevo un altro elemento fisico».
Cos’hai pensato quanto hai sentito il presidente?
«Non l’ho sentita, giuro, me l’hanno riferito negli spogliatoi. Se ne potrebbe fare a meno, indubbiamente, ma conoscete il presidente molto, molto, molto meglio di me».
Ancora un gol preso così:
«Siamo tornati a marcare a zona e abbiamo preso ancora gol, c’è una sorta di psicosi da calcio d’angolo. Le occasioni le abbiamo avute, Pigliacelli ha fatto due super parate già viste su Parigini e Inglese: non per trovare scuse, ma i portieri avversari si esaltano spesso da queste parti; ancora una volta il portiere avversario è stato il migliore in campo».
Ancora sulle due punte e sul 4-4-2:
«L’ho fatto anche al Chievo e a Reggio Calabria, la proposta fatta in questa maniera piace anche ai giocatori. L’hanno fatto molto bene e alla squadra non posso rimproverare niente sotto il profilo dell’impegno. Perché non prima? Questa squadra ha otto mezz’ali e anche Ionita si è adattato: arrivare a cambiare tutto rischia di creare confusione; quelli spazi tra le linee possiamo sfruttarli e lo riproveremo. Non ho voluto disfare il lavoro fatto in precedenza».
Che campionato è?
«Non mi voglio arrendere, per quanto il grado di difficoltà sia ulteriormente aumentato. Vista la prestazione non ho nessun intenzione di arrendermi. Domenica avremo un altro scontro diretto ad Ascoli e dovremo andar là per vincere».
Una parola sull’arbitro:
«Sicuramente siete più avvezzi al giudizio sull’arbitro, dalla panchina si fa fatica. Situazione del rigore a parte, non è stato penalizzante per le squadre per quanto avrebbe potuto fischiarci qualche fallo offensivo in più».
Lecco 0-1 Palermo, la conferenza di mister Eugenio Corini
Mister, la cosa fondamentale erano i tre punti:
«La partita è stata tosta e complicata, su un campo sintetico reso ancor più “particolare” dalla pioggia caduta. Era importante vincere, era una grandissima cosa. Bisogna essere equilibrati e compatti, la partita era emotivamente complicata e chi fa calcio sa che queste sono quelle più complesse. Abbiamo preso una vittoria fondamentale, oggi abbiamo messo un punto importante senza prendere gol».
Quanto incide la paura nella squadra?
«Non ne ho vista oggi, avete presente il campo e le altre cose? Non puoi vincere sempre con il dominio, oggi ci portiamo avanti un punto di crescita importante».
La partita con il Venezia prende un altro significato?
«Sono stato chiaro, dobbiamo fare punti e vedere cosa fanno le altre».
Pigliacelli il migliore:
«Mi è piaciuta tanto la gestione, è un portiere importante e crediamo tanto in lui. Sono contento che venga rimarcata la sua prestazione».