L’avvicinamento di Alex Lin alla Calcio Lecco 1912 ha destato interesse all’ombra del Resegone. Il patron Paolo Leonardo Di Nunno ha ribadito ripetutamente e a chiare lettere di aspettarsi un’offerta economica concreta, chi è osservatore si è concentrato sul reperimento delle informazioni sull’acquirente. Country manager in Italia di China Telecom Europe, colui che all’anagrafe è registrato con il nome di Lin Xiaokei è nato nel 1978 a Zhejiang (Cina) e attualmente risiede a Milano. La sua Skyland Group, costituita il 24 marzo 2021 a Bergamo, ha uno storico ridotto nel calcio: oltre a sostenere l’ASD Arzerello Sport (Seconda Categoria veneta), come noto è Official Solar Energy Partner dell’Inter dall’estate del 2023 per un accordo triennale da vociferati 10 milioni totali, ma a destare interesse sono la classiche domande sulla solidità economica della holding di un gruppo che al suo interno ha anche Skyland Energy Srl (2022, capitale 400k), Skyland Medical Srl (2023, capitale 400k), Skyland Service Srl (2022, capitale 10k) e allo stesso indirizzo del capoluogo meneghino ha domicilio anche la Skyland International Srl (2023, capitale non noto).
Skyland Group e Skyland Energy: cosa dicono i bilanci
Passiamo ai dati sensibili, recuperati attraverso le visure camerali: il fatturato di Skyland Group, capitale sociale da 55mila euro e interessi in svariati settori, ha toccato quota 3,1 milioni di euro nel 2022 – ultimo bilancio regolarmente depositato secondo i termini di legge -, un crollo dell’81% rispetto ai 16,7 milioni del primo anno di vita; sulla carta un buon esordio, ma bagnato da una perdita d’esercizio di 56.650 euro, dato che il valore della produzione è stato lievemente inferiore rispetto alle spese nonostante un giro d’affari sin da subito milionario. Il +1.602 euro del secondo anno non è stato sufficiente per pareggiare la perdita del 2021 e per avere i numeri del 2023 serviranno mesi, considerato che l’ultimo documento è stato depositato il 9 ottobre 2023. Cos’altro? Poche voci per un’azienda che muove milioni, un patrimonio netto in negativo in due bilanci su due (-1.650 e -48 euro), immobilizzazioni passate da 47mila euro a 1 milione e mezzo, attivo circolante da 1.8 milioni a 18mila euro, nessuna citazione sul fronte dei costi per il personale, la sopracitata differenza tra valore e costi della produzione rasente lo zero con i due valori che hanno viaggiato a braccetto passando da 16.7 a 3.1 milioni di euro dal primo al secondo esercizio. La nota integrativa non fornisce spiegazioni su una variazione così repentina nello spazio di soli 365 giorni, ma ricorda che la mamma di tutte le aziende è la Citylights Holding Ltd, azienda con sede a Londra. Ci torniamo a brevissimo.
Skyland Energy, invece, è startup catalogata come microimpresa: patrimonio netto stabile a quota 10mila euro, perdita d’esercizio totale di circa 6.500 euro la cui copertura è stata rinviata a nuovo con la possibilità di coprirla nei successivi cinque come da normativa in vigore. A dicembre 2023 Agatos ha fornito una serie di informazioni su Skyland Energy: le due parti a inizio mese avevano firmato un term-Sheet vincolante con l’obiettivo di rilanciare la prima società e farla riammettere alle contrattazioni in Borsa. Si tratta, in genere, della la prima prova documentata di una possibile acquisizione, ma dell’OPA per procedere con la scalata non si è saputo più niente. È dalla Energy che è partita la maxi sponsorizzazione per l’Inter nell’estate del 2023 e, anche in questo caso, serviranno mesi per capire quale sarà la voce di bilancio che ne parlerà.
La Citylights Holding Ltd
Spostiamoci, quindi, oltre la Manica. I dati forniti dal governo di Sua Maestà parlano di un bilancio (2023) lungo sette facciate, copertina e pagina bianca in chiusura comprese, rivela che la proprietà dell’azienda è da attribuire a Lin Xiaokei e al socio di nazionalità rumena Constantin Catalin Iftimie e che la revisione è stata affidata alla L&W Chartered Certified Accountants, azienda a composizione totalmente orientale che al proprio interno ha anche il domicilio fiscale della Citylights, prassi diffusa anche in Italia. Cosa dicono le poche carte a disposizione? L’azienda è nata nel settembre del 2020, Lin è subentrato nei quadri dirigenziali a marzo 2021, i debiti ammontano a 1.080 sterline e la voce “cash in hand” arriva a quota 100 sterline.
Un passaggio ai raggi X che mette in luce un finale abbastanza scontato: o Alex Lin – o Lin Xiaokei, altro nodo interessante – ha intenzione d’inserire il Lecco in un’altra azienda ancora non nota oppure ha un patrimonio personale multimilionario e pronto da iniettare nelle casse societarie nel caso in cui si presenti la necessità di coprire le perdite, così come fatto ciclicamente dall’attuale socio unico Paolo Leonardo Di Nunno, al di là del ricercato supporto da parte dell’imprenditoria locale e della formalizzazione dell’interesse per l’acquisizione fatto via Pec. Di Nunno è persona decisamente pratica, votata al “pagare moneta, vedere cammello”, ma sull’ultimo fronte citato non possiamo tirare conclusioni considerata la natura chiaramente privata del patrimonio personale. Questione di giorni da far passare e di un Lecco-Cittadella da giocare: come al solito sarà il tempo galantuomo a darci le risposte migliori.



















