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Interviste | Malgrati: «109 giorni? Troppo tempo. Gol? Provato». Frigerio: «Mi sono fatto trovare pronto». Nesta: «Serve qualcosa di diverso»

I blucelesti ottengono di nuovo la vittoria: mancava da 109 giorni, dal successo in rimonta contro il Sudtirol nel giorno di Santo Stefano. Decisivo il gol di Ionita

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Tempo di lettura 5 minuti

Cinque mesi dopo l’ultima volta, il Lecco ritrova la vittoria. Era dal 26 dicembre 2023 che i blucelesti non regalavano e si regalavano la gioia dei tre punti, dal successo in rimonta con il Sudtirol: basta e avanza il gol di Artur Ionita, all’interno di un match complessivamente bruttino e molto tattico, per avere ragione di una Reggiana sottotono, ma comunque imbattuta in trasferta dal 2 dicembre. Significativa la corsa di cinquanta metri che porta tutta la squadra ad abbracciare mister Andrea Malgrati in panchina: evidentemente il vecchio-nuovo tecnico è stato in grado di toccare le corde giuste per rianimare un gruppo spento, ottenendo quattro punti in due partite all’interno di una situazione disperata. Magari non serviranno per realizzare il miracolo, ma di certo hanno ricucito almeno parzialmente i rapporti tra la tifoseria e il gruppo, tornato a correre, sudare e lottare.

Lecco 1-0 Reggiana, l’intervista di mister Andrea Malgrati

Mister, un Lecco volitivo. L’avessimo visto negli ultimi 109 giorni…
«È passato tanto, troppo tempo dall’ultima vittoria. La partita è stata molto difficile, la Reggiana è molto ben messa in campo grazie una difesa con 10 giocatori e ripartenze con tanti attaccanti; riuscire a scardinarli era molto complicato, sono stati molto bravi i ragazzi a riuscirci».

Non è facile vedere certe scene per un’ultima in classifica:
«Il gol è venuto su uno schema provato ieri, c’era sicuramente la voglia di liberarsi di questo peso perchè i ragazzi non si sono mai tirati indietro; sembra buffo dirlo, ma quando hai dentro qualcosa di pesante è giusto toglierselo».

Buone notizie dai cambi, tranne la fase difensiva di Guglielmotti:
«Davide è un professionista incredibile e un ragazzo eccezionale, non ha mai lesinato impegno; ha caratteristiche diverse, è un giocatore da altro modulo ma con la testa giusta puoi fare qualsiasi cosa per quanto certe letture siano difficili per uno come lui. Bravo lui. Gli altri ragazzi? Sapevamo il loro bisogno di tempo, che purtroppo non c’era».

La Reggiana non perdeva in trasferta dal 2 dicembre:
«Hanno una fase difensiva incredibile, del resto con un allenatore di quel calibro… Ci siamo affrontati a viso aperto, senza aver paura di palleggiargli in faccia».

Una vittoria che vale tanto:
«Volevamo qualcosa che è arrivato, la partecipazione dei tifosi è stata eccezionale».

Riproposto il blocco pre mercato:
«La stagione è lunga e difficile da interpretare, difficile gestire un gruppo e tante situazioni da campo ed extracampo. Chi sto usando ora sa interpretare meglio il nostro calcio, ma anche gli altri pian piano stanno entrando nelle corde. Cresceranno ancora».

Decisive le palle inattive:
«Abbiamo dedicato parecchio tempo alle palle inattive, quando entri in quel vortice non è mai facile uscire. Il mental coach l’abbiamo voluto anche per quello, ringrazio la società per la disponibilità. Magari è stata una casualità, ma il lavoro c’è e paga».

Sul rigore non dato a Novakovich:
«Io non ho visto, come sempre non parlo degli arbitri».

Lecco 1-0 Reggiana, l’intervista di Marco Frigerio

Marco, finalmente in campo:
«L’importante è farsi trovare pronti, ma il mister mi ha dato fiducia ed era importante viste le difficoltà dettate dalle squalifiche».

Cos’avete di più oggi?
«In campo c’è stata la sensazione di poterla portare a casa, ho visto la voglia negli occhi dei miei compagni. Abbiamo fatto anche ottime prestazioni, non vincendo magari per degli episodi».

Avete fatto uno step di fiducia:
«Abbiamo avuto molti problemi sulle palle inattive, le abbiamo riprovate e si è vista molto più concentrazione. Non abbiamo subito niente. Buso? Ha ragione, finché matematica non ci dà per retrocessi… Dobbiamo solo pensare alla partita successiva».

All’inizio ci è stato detto che ti mancava il passo:
«Fare il salto a gennaio è stato difficile, il ritmo partita era completamente diverso. Lavorando mi sono ripreso».

Sui tuoi mesi difficili:
«Sono stati sei mesi abbastanza complicati. Devo ringraziare il Foggia per quello che ha fatto, ci sono state delle dinamiche particolari tra società, me e procuratore: l’importante è essere arrivato qua a gennaio. Sono cose che non conosco nemmeno al 100%».

Nessun effetto quando indossi la maglia del Lecco?
«Il calcio è strano, quello che è stato è stato. Qua il Lecco ha vinto 3-1 e basta, a Foggia c’è stato qualche episodio in più chiaramente. Io sono un professionista, lotto per la squadra in cui gioco e dò tutto me stesso per il Lecco».

Lecco 1-0 Reggiana, l’intervista di mister Alessandro Nesta

Mister, le ragioni della sconfitta:
«Dobbiamo interpretare le partite con un altro spirito, dobbiamo riaccendere le fiammelle perchè le partite sono queste e si paga con tutti quando ci si fa trovare impreparati. Le sconfitte devono farci male, facendo così non va bene. Siamo tutti stanchi, chi si compatta e trova l’ultimo guizzo avrà successo».

Deluso dai subentrati?
«La partita era diventata complicata, era difficile trovare spazi su un campo dove la palla viaggia in modo strano. Se non stai sul pezzo rischi con tutti».

Dietro non è cambiato niente:
«Sì, ma deve far male. Dobbiamo trovare dentro di noi l’amarezza che le sconfitte di lasciano per giocare con più forza e determinazione. Non è il momento di pensare ad altre cose, dobbiamo ritrovare il cuore dentro di noi».

Nessuna reazione nervosa dopo il gol:
«Qualcuno era stanco, Bianco non può giocare sempre per quanto abbia fatto un campionato strepitoso; sicuramente riposerà la prossima. Tutti dobbiamo essere responsabili: se vogliamo raggiungere l’obiettivo, quanto fatto nelle due partite non basta. Con il Cittadella abbiamo fatto una bona partita, oggi abbiamo fatto bene e dobbiamo capire il perché».

Le condizioni di Marcandalli?
«Dovrà fare una visita, speriamo non si sia fatto qualcosa di grave».

Il patron vi ha parlato?
«Ci ha fatto un discorso prima della partita ed è stato molto carino, è stato fortissimo come sempre».

Ti aspettavi questo Lecco?
«Sì, è una squadra che non si è arresa. Le individualità e la fisicità ci sono, parliamo di giocatori importanti».

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