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Interviste | Malgrati: «Contestazione giusta, ma sulla cena ero stato chiaro». Bisoli: «Il Lecco ha ottimi giocatori»

Il tecnico bluceleste, davanti a tutti durante la contestazione della Curva Nord scoppiata a fine gara, non le ha mandate a dire davanti ai microfoni

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Tempo di lettura 4 minuti

Finale da musi lunghissimi al “Rigamonti-Ceppi”. Un primo tempo sconcertante costa tre gol al Lecco contro il Modena, che nella ripresa reagisce ma riesce a segnare solo grazie a una magia di Nicolò Buso, al nono gol di una stagione personalmente positiva. Match contrassegnato dall’ennesimo show, stavolta via audio, del patron Paolo Leonardo Di Nunno, contestato per una buona fetta di gara e scappato alla fine del primo tempo; a fine partita, infatti, sono solo mister Malgrati, il resto dello staff e della squadra a prendersi gli insulti di una Curva Nord evidentemente contrariata per una stagione straziante, ultimo attimo compreso.

Lecco 2-3 Modena, l’intervista di mister Andrea Malgrati

Prende parola il tecnico:
«Vorrei chiedere, a nome mio e della squadra, scusa ai tifosi per la stagione passata. Ho fatto tanti errori e me ne assumo per primo le responsabilità, sono sempre a disposizione per chiarire. Con i tifosi vorrei chiarire una cosa: non possiamo andare oltre una certa distanza per evitare procedimenti disciplinari e lo stesso vale per le magliette, la Procura ha detto che va bene così. Infine, quando si vivono queste situazioni evitare di buttare benzina sarebbe importante: ho spiegato cos’era la cena ed era per un bambino, si poteva sicuramente gestire in modo diverso ma magari a volte bisognerebbe fare in modo giusto».

CI hai messo la faccia per tutti:
«Lo facevo anche da capitano, purtroppo avrei voluto fare esordire Smajlovic e Tondi ma non è stato possibile. Mi dà fastidio chi parla e non mette la faccia, mi sono preso giustamente una marea d’insulti anche se è passata una comunicazione sbagliata. Sono il primo a prendermi la responsabilità: anche oggi siamo qui a commentare una partita pieni di errori che non si fanno neanche in categorie inferiori».

Durante la partita è arrivato un audio del patron che dà la colpa ad allenatori e ds:
«Il presidente è libero di dire e fare quello che vuole, se ha detto questo lo accetto perché se siamo retrocessi la prima colpa è mia. Ai tifosi cosa si deve dire? Abbiamo visto le scene di Crotone, ci siamo passati altre volte e va bene che ci sia una contestazione. Quando c’è foga, si va oltre il rispetto ma siamo calciatori e allenatori, si accetta tutto: anche quando si vinceva mi è capitato di prendere insulti, non posso stare simpatico a tutti».

Il primo tempo è stato da squadra senza orgoglio:
«L’ho evidenziato alla fine del primo tempo, oggi non mi è neanche venuta la cattiveria per chiedere cosa sta succedendo; ai giocatori ho detto che non sapevo cosa dirgli, per fortuna è uscita un’altra prestazione nel secondo tempo. Sono contento per Nicolò e Alessandro, ci sono state altre buone prestazioni e mi dispiace per non aver dato spazio ai ragazzi giovani. Il primo tempo mi ha dato molto fastidio e gliel’ho fatto capire: c’è modo e modo di retrocedere».

Ti piacerebbe rimanere?
«Devo staccare un attimo, anche se ci alleneremo qui per un po’. La botta è arrivata a fine partita e lo immaginavo, sono qui da tanti anni e dà molto fastidio finire una stagione in questo modo. Penseremo a quello che verrà, ho un contratto ma non so cosa succederà: va smaltito questo mix di tristezza e rabbia».

Hai detto che siete scarsi, perché?
«L’ho detto per togliere pressione, se sono venute determinate prestazioni è perché la squadra valeva e c’era la grande spinta del pubblico. Qualcosa si è rotto e quando accade non è facile sistemarlo, purtroppo quando sbagli devi alzare la manina e dire “ho sbagliato” per renderti conto dove devi migliorare. Non è stato fatto questo passo, non è stato fatto il passo della comunicazione che era quello più importante. Andiamo a casa a mangiarci le mani».

Lecco 2-3 Modena, l’intervista di mister Andrea Malgrati

Il commento sul finale di stagione:
«Andare in Serie C vuol dire andare all’inferno. Bari o Ternana? Non lo so, avevevo detto che a 42 punti si sarebbe retrocessi e così è stato: la Serie B si gioca le ultime 9 partite».

Un commento sul Lecco:
«Ha degli ottimi giocatori, so che moralità hanno Lunetta e Crociata, fuori dal comune. Ci sono giocatori importanti, ma le annate le porta via il vento».

L’anno prossimo punterete ai play off?
«Il Modena deve lottare per la parte sinistra della classifica, con un pizzico di fortuna o sfortuna può cambiare qualche posizione: nelle stagioni in cui può andare bene arrivi anche terzo».

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