Due ore secche per raccontare il nuovo Lecco e, soprattutto, rispondere direttamente ai tifosi. È stato il vicepresidente Francesco Aliberti il primo “papà” di quest’avventura bluceleste a far capolino negli studi di Lecco Channel per la tradizionale diretta de “Il Blu e il Celeste”. Appuntamento eccezionalmente lungo e pregno di contenuti, alcuni rinforzati dopo la conferenza stampa del pomeriggio e altri trattati per la prima volta: tra questi anche il discusso addio maturato con Franco Lepore, totem dell’ultimo biennio che ha salutato nei giorni scorsi. Non solo, chiaramente, perchè tra raduno, ritiro, calciomercato, ingresso di possibili investitori, stadio, centro sportivo e via dicendo c’è stato modo di toccare praticamente ogni aspetto della nuova vita bluceleste.
Francesco Aliberti a IBIC: «Vi racconto il nuovo Lecco»
Due ore di chiacchierata che riassumiamo per sommi capi: «Lepore? Grande rispetto per il professionista e la persona, non voglio fare polemica ma è uscita solo una parte della verità, quella anagrafica. Non è l’unico motivo che ha portato alla non conferma. Frigerio? Per ora non è arrivata una richiesta, così come per Crociata e sono dei giocatori del Lecco. Buso? Non abbiamo la necessità di vendere. Ionita? Giocatore pazzesco, non voglio togliere la parola alle persone che stanno facendo il mercato e vi dico ‘vediamo’. Ci sono tante possibilità e proposte sul tavolo, nel giro di pochi giorni dovremmo ufficializzare qualche nuovo arrivo».
Sul mercato più in generale: «La rosa sarà giovane, ma con elementi di esperienza. Già oggi la base di partenza è da alti playoff come ha spiegato il direttore Minadeo insieme a mister Baldini: stiamo lavorando al rinnovo di Tordini e a quello di alcuni over già in rosa. A tanti piacerebbe venire a Lecco, non escludiamo l’arrivo di big: per la Coppa Italia vorremmo essere al completo».
Sulla campagna abbonamenti: «Prezzi ribassati rispetto all’anno scorso e accesso online. Puntiamo a partire prima del 20 luglio. Vogliamo andare incontro ai tifosi così come fatto per le nuove maglie». Il Bione e il rapporto con il Comune: «Abbiamo un dialogo positivo, valutiamo una soluzione che sia anche temporanea ma nelle nostre idee c’è un centro sportivo di proprietà. Certo che con i fondi della Serie B… Oggiono? Stiamo valutando varie possibilità, sarebbe bello intitolare il campo a uno sponsor». Tema stadio: «Se ne occupa mio papà della questione, ma ben venga una struttura moderna come quelle che ho visto altrove. A me e a mio zio Michele compete la parte tecnica».
Possibile vedere l’ingresso di nuovi soci? «Non abbiamo ancora predisposto un progetto a lungo termine da sottoporre, ma saremo aperti a coloro che volessero entrare con noi per dividere le spese. Non è una cosa di oggi, ecco. Da domani (9 luglio per chi legge, ndr) parleremo con gli sponsor grazie all’inserimento di una persona dedicata».
Tutto nasce da una trattativa infinita: «A febbraio avremmo dovuto fare il nostro ingresso con gli americani e una quota di minoranza, poi siamo rimasti da soli e non abbiamo voluto far tornare il Lecco tra i dilettanti. Alle 13 dell’ultimo giorno era tutto saltato, poi c’è stato un dietrofront di Di Nunno e le cose sono cambiate nel giro di poche ore. Non promettiamo la Serie B, ma serietà: su tante cose siamo dovuti ripartire dalle basi».