Finito il lavoro in città per la Calcio Lecco 1912. La squadra messa nelle mani di mister Francesco Baldini è prossima alla partenza per Veronello Resort, lì dove rimarrà per una settimana prima di tornare sul Lario ed effettuare un test amichevole con una compagine ancora da definire. Per il nuovo tecnico sono stati giorni buoni per iniziare a mettere delle basi: nella mattinata di giovedì si è vista un po’ di tattica al “Rigamonti-Ceppi”, con un livello d’intensità non banale se messo in correlazione con il periodo dell’anno. In campo anche Andrea Beghetto, esterno sinistro che in questi giorni dovrebbe essere prelevato dal Pisa e del quale ha parlato Baldini al pari di Nicolò Buso.
Il Lecco va in ritiro, parla mister Francesco Baldini
Mister, si aspetta qualche acquisto a breve termine?
«Si, la rosa è incompleta come quella del 99,9% delle squadre di Serie B e Serie C. Siamo in un periodo che vede delle grandi manovre, chiamiamole così. Il direttore è già stato molto bravo e ha fatto due uscite che avevamo concordato insieme e che ci danno la possibilità di andare sul mercato con un po’ più di forza. Il rapporto è quotidiano con lui: ci interfacciamo su tutto, vediamo tutti i giocatori possibili e immaginabili. Quindi ripeto, in questo momento è logico che la squadra non sia al completo».
Non ha comunque risparmiato i giocatori:
«Abbiamo fatto dei test che ci servono poi per stabilire i vari gruppi di lavoro, sono fondamentali. Ho deciso di fare un allenamento al giorno perché questi erano di preparazione al fatto di iniziare degli allenamenti di un certo tipo a Verona. Siamo molto concentrati sul cercare di non far fare male ai giocatori, quindi metterli tutti allo stesso livello sarebbe un problema perché rischieremmo di fargli male. Ora li divideremo in base a questi gruppi e cercheremo di abbassare il rischio infortuni. Questo è importante in questo periodo».
La squadra ha una sua ossatura:
«Abbiamo puntato sul riportare dentro il gruppo storico perché secondo me quel gruppo lì ha fatto un miracolo clamoroso. Io quel Lecco l’ho trovato e avevo forti dubbi sulla salvezza, quindi hanno fatto un miracolo importante. Stiamo cercando di riformare un po’ quel gruppo trascinante, sicuramente. Quindi, senza stare a far nomi, l’idea è stata quella di cercare di riportare dentro e tenere dentro gente come Battistini e via dicendo. Il gruppo di ragazzi si conosce e ha voglia di lavorare insieme cercando di levare tutte le difficoltà che erano intorno a questo gruppo. Stiamo lavorando sotto tutti i punti di vista, organizzazione compresa perché è una società nuova e abbiamo voglia di ripartire da quello di buono che è stato fatto e di metterci qualcosa che pensiamo sia giusto. Giovani? Ne arriveranno ancora perché i sono fondamentali e quindi siamo alla ricerca di elementi di prima fascia in questo momento, che naturalmente non è facile portare a Lecco. La ricerca in questo momento è più concentrata sui giovani di prima fascia che sugli over».
Lei aveva detto di voler guardare in faccia questi giocatori:
«Beh, questo gruppo, senza starci tanto a girare intorno, aveva il dubbio d’incominciare questa nuova stagione perchè qualcuno era stato mandato via e aveva il dente avvelenato. Ho sempre detto che quando avrebbe iniziato a girare il pallone intorno al campo le cose si sarebbero un po’ sistemate. E oggi vedo dei ragazzi volenterosi che si mettono a disposizione e che hanno voglia di lavorare. Io sono convinto che la nuova organizzazione, con una metodologia di lavoro particolare, possa coinvolgere tutti quanti».
Buso è il nostro pezzo pregiato e quello che potrebbe andare via, ma potrebbe anche restare.
«La società è stata molto chiara. È logico che se dovesse arrivare una proposta di un certo tipo tutti ci penserebbero, Lecco compreso. Ma, se non dovesse succedere, mi sembra molto contento di rimanere con noi e lavorare. Lavora bene, deve risolvere qualche problemino fisico però è un ragazzo che non molla, nonostante qualche dolorino che ha in questo momento. Bisogna cercare di metterlo in condizioni per farlo rendere al 100%; è un lavoro principale che farò, ma finché i giocatori saranno qua io li considero giocatori del Lecco, non si possono permettere di non allenarsi bene, perché vorrebbe dire mancare di rispetto a me, al mio staff e ai compagni di squadra. Tutti quanti devono andare forte, poi se cambieremo qualcuno lo faremo con elementi altrettanto validi».
Su Beghetto cosa ci dice?
«Ci parlavamo da tempo. Viene da un grave infortunio ed è sotto contratto con il Pisa, ha firmato una liberatoria per poterci essere noi perché volevamo vedere se l’infortunio è stato superato al 100%, perchè in tal caso è un giocatore indiscutibile, forte e di categoria superiore che ha un passo importante. Sembra che l’infortunio sia alle spalle. Ora vedremo la condizione e se sarà tutto a posto. È un giocatore che proveremo a trattenere in tutti i modi».
E su Louakima?
«Beh, ieri avete visto i test, è stato quello che ha fatto il più buono in assoluto. Siamo ripartiti da zero. So che l’anno scorso si allenava addirittura a parte, ma è un giocatore che conosco. Sicuramente si deve svegliare sotto il punto di vista della concentrazione, perché per fare il terzino in una difesa a quattro ci vuole grande concentrazione. Non possiamo permetterci di avere uno distratto come terzino destro, quindi se devo dirgli qualcosa in questo momento è che voglio sia concentrato, che lavori come quelli di stamattina per un giocatore così sono fondamentali».
Avete provato la difesa a tre e a quattro:
«Sono numeri, si cambia a seconda di come si muove la squadra. Ritiro? Non è top secret, semplicemente siamo in un resort totalmente chiuso, ma se volete venire un giorno non c’è problema… Lavoreremo in questa settimana per mettere le basi, perchè così che si costruiscono le case. In difesa siamo messi bene, abbiamo anche Marrone, mentre davanti lavoriamo anche sulla trasformazione come avete potuto vedere».