Prima volta per Baldini a Lecco, prima volta assoluta per il Milan Futuro. Come di consueto, il primo impegno ufficiale della stagione si porta dietro un gran numero di particolarità a livello simbolico e statistico: di nuovi, rispetto all’impegno con il Sondrio, non ce ne saranno molti, ma va sottolineato quello di Furlan che si metterà tra i pali dopo il rapido triangolo con Catania e Spal che ha portato il classe ’93 all’ombra del Resegone e Melgrati nella bella Ferrara. Rimanendo ancorati al “Rigamonti-Ceppi”, il tecnico bluceleste ha voluto ricordare la figura di Francesco Sala, 41enne tifoso prematuramente scomparso nella giornata di martedì, prima di passare al commento su prossimo avversario e calciomercato, che inevitabilmente condizionerà il lavoro quotidiano fino al prossimo 30 agosto.
Verso Lecco-Milan Futuro, l’intervista alla viglia di mister Francesco Baldini
«Prima di tutto ci tengo a dire che siamo molto vicini alla famiglia di Franz e agli amici, so che è stato un grandissimo tifoso e mi sembrava doveroso».
Mister, quale Lecco vedremo in campo?
«C’è grande curiosità, ci siamo allenati tantissimo e abbiamo lavorato su tante cose: i ragazzi sono stati molto bravi, ci hanno messo poco tempo a farmi vedere quello su cui abbiamo lavorato. Non saremo brillantissimi sulle gambe, anche se abbiamo lavorato sulla rapidità in questa settimana: mi aspetto di essere un po’ più brillante, voglio continuare a vedere un Lecco ben messo in campo. Partita storica? Fa piacere, le seconde squadre sono importanti per il calcio dei giovani e siamo onorati di dare il là a questa nuova».
Non facile cambiare un portiere:
«Il lavoro che facciamo con il direttore è in simbiosi 24h, conosco Furlan e questo ci facilità un po’ il trovare subito i meccanismi: portiere forte che ha fatto anche la B e so quello che ci può dare. Nasando la situazione alcune cose non le ho lavorate, come la costruzione dal basso con il portiere che toccheremo oggi: oggi ci saranno un paio di giocatori nuovi e quindi riprenderò il lavoro sulla fase offensiva. Da oggi inizieremo un certo tipo di lavoro, ma del resto non si può pensare di essere totalmente pronti per la partita di domani».
Basterebbe vedere un Lecco che non prende gol?
«No, abbiamo bisogno di buttarla dentro e per questo abbiamo analizzato l’ultima partita disputata: abbiamo creato tanto, obiettivamente. Mi aspetto dei miglioramenti di partita in partita, perché ci sono tante cose da migliorare».
Avete tesserato tanti giovani, ma stranieri e non spendibili per il minutaggio:
«Non è una richiesta della società, fermo restando che in Serie C bisogna avere un occhio di riguardo per i giocatori giovani che hanno fame e voglia di mettersi in mostra. Abbiamo voluto ringiovanire questa squadra, pur non avendo l’obbligo del minutaggio: abbiamo preso ottimi giovani e magari non sarà finita lì, ci lasceremo delle finestre aperte perché la squadra va completata. Siamo sulla strada giusta per migliorare questa squadra: Gunduz ha grande qualità, Zuberek ha una stazza fisica importante ma comunque grande qualità. Stiamo ragionando su tutto, anche sul fatto di avere un campo in erba sintetica».
Dove va migliorata la squadra?
«Ci sono tanti giorni di mercato e sarebbe da pazzi chiudere la porta a delle opportunità che si manifesteranno nel corso degli ultimi giorni. A oggi abbiamo Beghetto come unico terzino sinistro, Kritta è semplicemente in prova, abbiamo dei giocatori in uscita. Chi? Non mi sembra il caso di mettere in piazza le nostre strategie, a loro è già stato detto. Oggi ci saranno le convocazioni e chi non rientra nei miei piani».
Il Benevento su Frigerio, non l’unica squadra:
«Frigerio ha una clausola rescissoria, se arriva un pec non possiamo fare grandi cose perché è prevista dal contratto. Io me lo tengo molto volentieri, così come Buso che ha due anni di contratto con la società: sono valutazioni di mercato che vanno fatte».
Su Kritta e Arsenijevic:
«Kritta lo stiamo valutando, si deve levare di dosso la timidezza che ha addosso perchè ha gran piede e inserimento. Deve migliorare tantissimo, come Louakima, sulla fase difensiva. Uros no, quando è arrivato Gunduz è stato tagliato fuori: è stato un ottimo ragazzo e un buon giocatore, lo terrò d’occhio in futuro».
Insomma, Gunduz l’è piaciuto proprio:
«Si è presentato con personalità in partitina e calcia in porta in maniera diversa, da altre categorie. Dovrò migliorargli i difetti, che evidentemente ha altrimenti sarebbe stato maggiormente protagonista con la Triestina».