Quella del Lecco per Artur Ionita non è mai stata una corsa solitaria. Lo scorso 16 luglio proprio qui raccontavamo dell’interessamento di due ambiziosissime siciliane: il Catania, che poi ha virato altrove e ha pure dovuto fare i conti con il serio problema legato alla fideiussione, e il Trapani dello scatenato patron Valerio Antonini, proprietario anche del Trapani Shark che sta facendo ottime cose sul mercato del massimo campionato di basket nazionale pur avendo lo status di neopromossa. I soldi alla società granata non mancano, tutt’altro, ma le recenti parole del numero uno lasciano suonano chiarissime: «Adesso comincia per noi una stagione decisiva perché non vincere questo campionato potrebbe poi avere delle ripercussioni importanti», a leggerlo così un “o la va o la spacca” nemmeno troppo mascherato. Il Lecco non può economicamente competere con il contratto – pluriennale da una parte e pure dall’altra – messo a terra dal Trapani, a far la differenza può essere solamente la volontà di Ionita oltre al non banale fatto che dovrà risolvere il proprio contratto con il Pisa prima di scegliere la prossima destinazione: il legame con il nostro territorio è tangibile, tant’è vero che ha preso casa non troppo lontano dalla città, così come non sono da sottovalutare le frequenti puntate nel capoluogo per svariate questioni personali. Nessuna novità sostanziale, per quello che ci riguarda: al moldavo l’ultima parola sul tema, ma nessuna delle parti in causa potrà aspettare ancora troppo a undici giorni abbonanti di distanza dalla chiusura del calciomercato.
Fosse sempre e solo una questione di soldi, anche Lepore avrebbe potuto scendere in Serie D e accettare una proposta più remunerativa rispetto a quella bluceleste.
Capitolo Buso: il tiro della fune
Non solo di volontà si tratta, però, sul tema Nicolò Buso. Giusto pochi giorni fa parlavamo dell’amichevole saltata con la Juventus Next Gen sul campo di Biella, anche se è vero che l’attaccante non sta vivendo una preparazione semplicissima dal punto di vista fisico e sarà Baldini a dirci quanto l’assenza sia legata a un calciomercato ingombrante, anche vista la presenza allo stadio nella mattinata seguente. Ingombrante sì, ma pure abbastanza semplice da raccontare al momento: il Catanzaro ha messo sul tavolo troppi pochi soldi se raffrontati alla richiesta bluceleste, buttandosi così sul francese Livolant, svincolato, dopo aver preso Seck dal Torino. Al di là del sondaggio dell’Empoli, anche la Sampdoria ha una certa necessità di sfoltire la rosa prima di andare ad acquistare dei nuovi attaccanti anche vista una lista A abbastanza satura: rimanessero La Gumina – con La Mantia primo indicato per la sostituzione – e Borini, il posto sarebbe complesso da trovare. Sacrosanto nutrire ambizioni di categoria superiore, ma la corda non va mai tirata oltre un certo limite per non guastare i rapporti: il calcio è pieno di esempi, quello più fresco è quello di Della Morte a Vicenza ma pure la querelle Frigerio-Foggia del 2023 non ci va troppo lontano.



















