Seguici

Calcio

Lecco, finalmente si parte! Baldini: «Clodiense motivata. Buso? Vogliamo gente motivata»

Il tecnico bluceleste è all’esordio in campionato con il Lecco, dall’altra parte del campo ci sarà una neopromossa di quelle scivolose. Intanto si saluta l’attaccante protagonista dell’ultimo triennio

Condividi questo articolo sui Social
Tempo di lettura 5 minuti

24 ore e spicci al debutto del Lecco con l’Union Clodiense. I blucelesti inaugureranno, dopo il prologo della Coppa Italia, il campionato di Serie C 2024/2025: di fatto anche il primo test di una certa importanza per quanto riguarda il lavoro messo a terra dal cambio di proprietà in poi, con il passaggio dai Di Nunno agli Aliberti e la scelta di mister Francesco Baldini come tecnico. Le Aquile, fresche di retrocessione, troveranno dall’altra parte del campo una neopromossa che ha vissuto un precampionato interessante, contraddistinto da equilibrio sul campo e anche dei buoni risultati, al di là della battuta d’arresto con il Lumezzane in Coppa. Al “Rigamonti-Ceppi” si è rivisto, credibilmente per l’unica volta, Nicolò Buso che nel pomeriggio partirà alla volta di Catanzaro e inaugurerà il proprio secondo corso in Serie B. Finalmente anche il calciomercato sta per finire.

Verso Lecco-Union Clodiense, l’intervista alla vigilia di mister Francesco Baldini

Mister, si vincerà con la testa e con le gambe?
«Sono molto contento che inizi il campionato e lo sarà quando chiuderà il mercato. Complicato per gli allenatori lavorare con il calciomercato aperto. Nel calcio la preparazione tattica e tecnica sono importanti, ma in Serie C conta tanto l’aspetto motivazionale: ho visto i ragazzi migliorati sotto questo aspetto, non è facile ricompattare l’ambiente dopo una retrocessione e lo so bene; in questi giorni ho visto e sentito qualcosa di diverso: da domani ci sono in ballo i punti e tocca avere in mente questo aspetto. Con i giocatori che rimarranno qui fino alla fine avremo il compito di onorare la maglia fino alla fine».

Sulla situazione di Buso:
«Semplice gestirla per uno come me, che guardo solo il campo. Per la partita di domani avrei messo la formazione seguendo quel criterio. Ai ragazzi ho chiesto rispetto e di andare forte in mezzo al campo: Nicolò è un bravissimo ragazzo, ma lui come altri aveva la testa altrove e non me lo potevo permettere. La gestione è diventata semplice».

In attesa di risposte dal mercato:
«Ritorno a prima, rimettere insieme i cocci dopo una retrocessione è difficile. Abbiamo trovato 23 giocatori con la testa per andare via, mentre oggi vedo entusiasmo al di là di chi è andato e sta andando via: qui, dopo quello che è stato passato, ricompattare tutto non è stato semplice. Non abbiamo giocato tantissimo e le amichevoli sono state sperimentali, abbiamo incontrato il Milan Futuro e guardate cos’ha fatto anche a Novara. Questa settimana abbiamo lavorato molto sulla fase offensiva: sono certo che uscirà un’ottima partita».

Ancora sul mercato:
«Ho detto che non mi sarei fatto portare via i giocatori più forti che avevo, ma questo deve avvenire con elementi che hanno voglia di star qui a lottare. In Serie C preferisco uno meno forte che va a duemila all’ora: con Buso, Bianconi e Melgrati avrò parlato venti volte, ma se rimane una volontà che è quella di andare via non mi metto a pregare la gente. Lavoreremo per trovare le alternative giuste, ma il grande lavoro è stato fatto sul ricompattamento dell’ambiente: con pregi e difetti, ma il 31 agosto qui rimarranno giocatori pronti a buttarsi nel fuoco».

Su Ionita:
«Faccio fatica a parlare di un giocatore non nostro. Possono esserci delle trattative in corso, è dalla partita con la Juventus che penso alla gara di domani. Parliamo di un calciatore forte, dobbiamo completare la mediana».

Su Pinzauti, Ardizzone e le ipotesi di formazione:
«Sui centrali non abbiamo segreti, altrove… Ardizzone e Pinzauti si sono allenati con la squadra e saranno tra i convocati, Zuberek sta meglio e Galeandro sta bene, Tordini ogni giorno va ripreso per qualcosa ma sto lavorando per farlo diventare un giocatore vero: se riesce a capire che i consigli dati sono per il suo bene può essere una risorsa importante, ha fatto dei passi in avanti e ne deve fare altri perché dev’essere più uomo squadra. Ci stiamo lavorando, è un ragazzo intelligente. In mezzo al campo abbiamo tutti a disposizione, mentre con la Juventus abbiamo perso preventivamente Celjak che comunque potrebbe essere convocato».

Di Gesù-Frigerio è un ballottaggio?
«No, possono giocare insieme».

Sulla Clodiense:
«Non è mai facile trovare una neopromossa, hanno temperamento e grandi motivazioni. Verranno sicuramente per fare un’ottima partita, quando ero a Vicenza ricordo della presenza in testa alla classifica del Sangiuliano: dovremo pareggiare la componente motivazionale, in quel caso sicuramente potremo fare risultato».

Che girone è, l’A?
«4-5 squadre hanno fatto cose importanti: Vicenza, Padova, Triestina, FeralpiSalò. Poi ci sono le sorprese, forse nessuno l’anno scorso avrebbe pensato a un Mantova vittorioso alla fine del campionato: il Lecco stesso è un esempio lampante di questo. Speriamo di essere una di quelle sorprese: gli obiettivi sono stati dichiarati chiaramente, ma se s’incastrano 2-3 cose in questa categoria si può fare veramente molto bene. Sono un ambizioso».

Conosci mister Andreucci?
«Sì, conosco la formazione del campionato di Serie D e lui viene da quelle categorie. Ha coraggio, si presentano con il 4-3-3 e pressano, cercando di giocare a calcio in modo propositivo: bisogna stare molto concentrati. Ha bravi singoli, ma sono concentrato sul concetto di squadra. Onestamente mi sono concentrato molto di più sulla mia squadra».

Condividi questo articolo sui Social

Lecco Channel Web Radio

Diario 1912 - Il nostro podcast

LECCO CHANNEL NEWS TV

SEGUICI SU FACEBOOK

Altre notizie in Calcio