Il Basket Lecco riparte dalla Divisione regionale 3. Dopo quatto anni di assenza dai campionati Senior, la società del presidente Antonio Tallarita è stata ripescata nella penultima categoria della pallacanestro regionale. Scongiurata, quantomeno, l’ipotesi di ripartire dalla Dr4.
La notizia era nell’aria e l’ufficialità è giunta giovedì pomeriggio. Si tratta di una ripartenza dal basso per far crescere un progetto sportivo giovane e sostenibile, ma il Basket Lecco ci ha comunque provato: quest’estate era infatti pronto ad affrontare sia una Serie B interregionale sia una Serie C (gli accordi con i giocatori c’erano già), poi il Comitato regionale della Fip non ha accettato la domanda. I blucelesti con ogni probabilità hanno “pagato” la lunga assenza dai campionati. E chi ha dovuto decidere ha scelto di non guardare a un passato nobile (le stagioni di Serie B), ma ormai lontano.
In Dr3 dovrebbe tornare il derby con la Np Olginate, lontano ricordo di quelli gloriosi in Serie B. Si attende solo l’ufficializzazione di gironi e calendario dalla Fip Lombardia.
Settore giovanile cresciuto
Dove invece il Lecco ha lavorato bene è il settore giovanile: negli ultimi anni la società del presidente Tallarita e della vice Florinda Rotta ha cresciuto in casa una generazione di giocatori, affidandola ora alla guida migliore che possa esserci: Massimo Meneguzzo, tornato sulla panchina bluceleste lo scorso maggio a distanza di sei anni anni, in affiancamento a Cristian Testa e con l’esperto Angelo Castagna tornato a dirigere la preparazione atletica.
Il progetto è dunque forte e solido, anche se occorrerà tanta pazienza e, forse, cogliere qualche occasione che la prossima estate si presenterà per scalare altre categorie.
«Vogliamo tornare a dieci anni fa»
«Sono categorie che conosco poco perché non le ho mai frequentate, se non a inizio carriera – spiega Meneguzzo a LCN Sport – Mi fido dei miei assistenti che me ne parlano. Ripartiamo ancorati alla volontà di questi ragazzi che sono del circondario e di Lecco città, gran parte cresciuti nel vivaio. Abbiamo ricevuto anche qualcuno che ha bussato alla nostra porta, interessato dal progetto. Alcuni di loro possono essere prospetti importanti. Quando arrivai qui nel 2014 c’erano i Todeschini, i Riva, i Ratti, che poi fecero strada: stiamo cercando di rifondare quella realtà».
Contratto lungo per pianificare
Come scritto, servirà pazienza, ma Meneguzzo ne è conscio. «Il mio contratto è lungo e alcuni sono rimasti sorpresi da questo – spiega – La società ha estrema fiducia nella pianificazione. L’obiettivo è fare capire ai ragazzi dove sono proiettati, far capire loro cosa significhi giocare un certo tipo di pallacanestro, incontrando avversari in un campionato molto fisico. Se riusciranno a stare insieme allora potremo prenderci qualche piccola soddisfazione. Saranno necessarie le prime giornate per capire a che livello saremo e dove ci collocheremo».
Una struttura nuova
Allo stesso modo, Meneguzzo ha dato fiducia alla società. «C’è una foresteria con cinque posti letto che prima non c’era, e tanto di responsabile. Ci sono persone importanti che si sono avvicinate al Basket Lecco. In Gimar vengono proposti ai giocatori esami sofisticati che ho riscontrato soltanto a Monaco di Baviera quando andai a trovare Trinchieri. Ho trovato una struttura che prima non c’era e credo ci sia la possibilità di fare bene».