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Interviste | Baldini: «Ci serva da lezione, ma è un segnale». Kritta: «Compagni straordinari». Bruno: «Preparata bene, manca cattiveria»

Il tecnico bluceleste arriva decisamente stanco in sala stampa: il suo Lecco si è creato vari problemi con l’Arzignano, ma nella ripresa arriva il rimontone. Prima gioia da professionista per il terzino

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Tempo di lettura 6 minuti

Il mercoledì che non ti aspetti al “Rigamonti-Ceppi”. L’Arzignano Valchiampo spinge subito e va 0-2, un Lecco in balìa approccia la ripresa con la sassata di Kritta e pareggia con la zuccata di Ilari a metà frazione, prima dello “sponda-di-Galeandro-zampata-di-Sipos” che regala ai 2.557 spettatori arrivati allo stadio un rimontone che da queste parti non si vedeva da una vita. Certi risultati si portano dietro il bello della vittoria e il brutto di come ci si è messi nella condizione di dover compiere un’autentica impresa: tutto materiale per mister Baldini e il suo staff in vista della sfida di sabato con la Pro Vercelli. Probabilmente avrà sorriso anche mister Foschi, avvistato in tribuna al pari di Gino, Paolo Di Nunno e Maiolo, tutti protagonisti del penultimo Lecco.

Lecco 3-2 Arzignano Valchiampo, l’intervista di mister Francesco Baldini

Mister, quindici minuti shock poi un grande Lecco:
«Ci deve servire da lezione, ho provato a parlare di certe cose ma il mio staff è venuto dentro e mi ha detto che non era stato il solito riscaldamento. Di contro abbiamo capito che siamo tosti, a fine tempo ho visto i ragazzi crederci: chiaro è che il gol di Kritta ci ha agevolati, ma è un segnale importante. Ora dobbiamo ricaricare le batterie, la Pro Vercelli ha recuperato un giorno in più e non lo ritengo giusto. Dovremo fare la conta, ho provato a far scaldare Lepore ma questo tendine gli dà fastidio».

In crescita notevole anche Galeandro:
«Parlare dei singoli è complicato, sempre per noi allenatori. Anche lui viene da un infortunio al crociato, se sarà questo per tutta la stagione si divertirà tanto. I complimenti vanno a tutti: recuperare questa partita, con questo spirito, vuol dire che ci sono valori importanti: l’abbiamo capito con Frigerio che rientra in campo con la spalla lussata. Chi fa sbaglia e noi oggi abbiamo sbagliato su quei 4-5 calci d’angolo».

Questo è un segnale:
«Sì, dai continuità. Rosico perché non mi piace prendere gol, tantomeno su queste situazioni che abbiamo particolarmente lavorato in questi giorni. Sono tutti segnali positivi, se vinci con 4-5 giocatori importanti in meno i segnali sono buoni. Rimaniamo con i piedi per terra, sappiamo quanto dobbiamo crescere: rimaniamo con i piedi per terra, la Pro Vercelli ha perso 4 partite di fila ma ieri avrebbe potuto essere 3-1 a fine primo tempo. Paolo è un caro amico, l’ho cresciuto e mi conosce bene: dobbiamo subito pensare a loro».

Ritieni di aver sbagliato la formazione?
«Quando ti mancano i centimetri di Frigerio, Marrone e Di Gesù devi adattarti. Non penso di aver sbagliato la formazione iniziale, se avessimo perso senza far giocare Louakima oggi mi avrebbero messo sul patibolo. Chi fa sbaglia e vale anche per gli allenatori, con i giovani ci vuole pazienza e io ho preferito cambiarlo subito. Stanga non era pronto per fare tutta la partita, Lepore non avrebbe potuto giocare. Quello che succede durante la settimana lo so solo io e tante volte me lo tengo pure per me».

Cos’è successo al 45?
«Non ho menato nessuno (ride, ndr). Ho visto negli occhi dei ragazzi lo sconforto di aver approcciato la gara e la voglia di rifarsi: ho visto la voglia di riscattarsi».

Lecco 3-2 Arzignano Valchiampo, l’intervista di Marwane Kritta

Marwane, hai provato per l’Altamura ma…
«Mi sono trovato davvero bene e sono stati accoglienti, ho fatto una settimana ma non è andata anche perchè ero vincolato con il Ponte San Pietro».

L’hanno scorso hai fatto tutto meno che il terzino:
«Ho sempre fatto l’esterno o la mezz’ala, in Under 17 sono stato spostato terzino per la facilità di corsa. Questo è il ruolo migliore e mi piace farlo, partendo da dietro riesco a trovare tutti i tempi potendo far male a tutte le difese avversarie. L’anno scorso ho fatto tanti ruoli, potrei ricoprire altri ruolo».

45′ di grande fatica: cosa non ha funzionato?
«Sapevamo della loro abilità sulle palle inattive, le prime due volte non abbiamo preso le misure poi abbiamo fermato la loro strategia».

Primo gol tra i “pro”: dediche?
«Ai genitori che mi hanno sempre sostenuto, anche al mio procuratore Bruno Di Napoli. A dicembre abbiamo iniziato questo percorso insieme e spero vada avanti: sono un ragazzo molto ambizioso, spero di poter togliere delle soddisfazioni».

Migliore in campo anche per la voglia:
«Ho trovato compagni straordinari che mi hanno aiutato sin dal primo giorno. Devo ringraziarli, ancora mi aiutano».

Lecco 3-2 Arzignano Valchiampo, l’intervista di mister Alessandro Bruno

Mister, sconfitta che fa male:
«Abbiamo fatto un’ottima gara, non era semplice ma abbiamo condotto la partita per com’era stata preparata. Manchiamo in cattiveria e questa cosa la paghiamo a caro prezzo. Non meritavamo la sconfitta, ma se è arrivata abbiamo lacune e limiti».

Che sensazione c’è?
«Fa male, anche dopo il 3-2 la squadra si è buttata in avanti con grande coraggio per provare a pareggiarla. Sono molto soddisfatto della prestazione, i ragazzi hanno dato tutto. Peccato per i soliti, piccoli errori: per ottenere la salvezza dobbiamo essere famelici».

Quanto possono essere decisive le palle inattive?
«Fondamentali, ma dobbiamo migliorare nelle ripartenze perché siamo poco puliti. Peccato, oggi il Lecco ci ha consentito di farle ma non abbiamo concluso con veemenza».

Quale il vostro errore?
«Abbiamo avuto lo stesso atteggiamento, ma abbiamo commesso errori non fatti nel primo tempo e che non possiamo permetterci. Ai ragazzi non posso dire nulla, hanno fatto tutto quello che era stato preparato in settimana».

Uscita della stanchezza: pochi due soli cambi?
«Ho fatto più cambi, non sono stati solamente due. Volevo dare continuità, chi ha giocato ha fatto bene e non ho visto grande stanchezza ma solo errori di disattenzione che commettiamo spesso».

Quando pesa una sconfitta arrivata così?
«Siamo tutti delusi, ma dobbiamo essere contenti della prestazione. Anche oggi la partita è stata condizionata da alcuni errori che abbiamo commesso».

Come ha visto il Lecco?
«Ha giocatori forti, sapevamo la forza della squadra. Ha la forza per sopperire alle assenze, la squadra è organizzata e ha il fuoco dentro perché non era facile riprendere questa partita: gli faccio i complimenti. Stadio? Trascina, è una forza in più per la squadra».

Su Stefanoni:
«Ragazzo eccezionale, meriterebbe di giocare ma nel nostro nuovo sistema faccio fatica a inserirlo nel contesto. S’impegna sempre al 100% e per noi è un valore aggiunto averlo».

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