Calcio Lecco 1912 7: perché la vittoria e la rimonta sono pesantissime, ma i due gol presi in maniera leggera non vanno messi nel dimenticatoio. C’è poco da dire, certe serate vanno prese così come vengono perché troppi dettagli sfuggono di mano: godiamoci il finale.
Furlan 6,5: incolpevole sui due gol, tira fuori dal cilindro un paio di buoni interventi.
Louakima 5: mezz’ora difficile, decisamente, su entrambi i fronti del campo.
(dal 36′ st Tordini 6,5: doppia fase fatta bene – paradossalmente meglio quella difensiva – e palla messa sulla testa di Ilari per il 2-2).
Celjak 6,5: là in mezzo è probabilmente quello che tiene la barra più dritta di tutti.
Battistini 6: la prima mezz’ora è difficile anche per lui, eccome. Viene fuori alla distanza e sfiora il gol in due circostanze.
Kritta 7,5: perché il secondo tempo è di rara bellezza, un po’ come il suo gol, ma pure nel primo è tra i pochi a essere dentro la partita. In redazione è stato coniato il neologismo Krittonite: rende l’idea della sua serata.
(dal 41′ st Stanga sv).
Ilari 7: gol pesantissimo e assist per Kritta, oltre non si può andare perché si fa sovrastare in occasione del raddoppio. In ogni caso, “quando conta” lui si fa trovare pronto.
Galli 6: balla anche lui nel primo tempo, cresce anche lui nella ripresa.
(dal 41′ st Dore sv).
Galeandro 6,5: lui si perde la marcatura di Benedetti sullo 0-2, ma nella ripresa è ingiocabile per l’Arzignano. Corona il tutto con l’assist per Sipos: ma fino a dov’è saltato?
Rocco 5: un tempo difficile, decisamente, che lo vede anche perdere il duello aereo con Toniolo per lo 0-1. Avrà serate migliori.
(dal 1′ st Gunduz 6,5: più ordinato di altre volte, apparecchia la tavola per Galeandro ma l’impatto non è perfetto. Poi va a millimetri dalla gioia personale).
Beghetto 6,5: dai e dai, si vede un passo in avanti. Spostato a destra mette dentro 2-3 palloni a rientrare di rara bellezza: versatilità preziosissima.
Zuberek 6: ha doti tecniche e fisiche notevoli, ma deve gestire la foga. Rischia un rosso di stupidità a unica a metà primo tempo, poi s’inventa un sombrero con conclusione al volo dal niente.
(dal 13′ st Sipos 6,5: ancora sporco in fase di rifinitura, ma mette in fondo al sacco il primo e unico tiro della sua serata. Ed è un primo gol che assomiglia a una liberazione).
All. Baldini 6,5: la formazione è per larghi tratti obbligati, ma l’approccio è questione indipendente dall’undici scelto. Nella ripresa la squadra molla gli ormeggi e si regala una serata memorabile: legge bene la gara e fa i cambi giusti, che di ‘sti tempi è ancora più importante dell’indovinare la formazione.
Arzignano Valchiampo 6,5: i veneti sono un poco meno bravi del Lecco. Vanno sopra e si fanno rimontare, ma rimangono sempre dentro la partita, tanto dall’andare vicini al pareggio con Stefanoni a ridosso del gong. Dietro troppa fragilità, però, e poca malizia.
Boseggia 5; Boccia 5, Boffelli 5,5, Toniolo 6,5 (dal 37′ s.t. Stefanoni sv); Cariolato 5, Lakti 6 (dal 37′ s.t. Lunghi sv), Cerretelli 6, Antoniazzi 6,5 (dall’11’ s.t. Barba 6), Rossi 6 (dal 19′ s.t. Milillo 5); Mattioli 6,5 (dal 19′ s.t. Nepi 6), Benedetti 6,5. All. Bruno 6.
Arbitro sig. Silvestri di Roma 1 5: pare un copia-incolla da tre partite, ma a Lecco arriva un altro fischietto non adeguato. Su un tiro di Galli c’è un tocco sospetto (mano?), la gestione di falli e cartellini è quella che è, a guardarla in maniera equa pure Zuberek rischia grossissimo in un contatto davanti alla panchina bluceleste. Attento sui calci piazzati, questo sì.