Lecco e Renate si ritrovano. 550 metri separano le due sedi sociali, per quanto l’etichetta di derby sia impossibile da appiccicare a una sfida che negli ultimi anni si è fatta avanti svariate volte tra Seconda Divisione e Serie C. Baldini e Foschi si ritrovano dopo aver incassato delle brucianti sconfitte nel corso dell’ultimo appuntamento, passi falsi che potrebbero aver incrinato le certezze accumulate grazie a ottime partenze. Il punto di contatto, mettiamola così, è un Ionita che c’era con il secondo e ora è al servizio del primo tecnico bluceleste, pronto a scendere nuovamente in campo con le Aquile.
Verso Lecco-Renate, l’intervista alla vigilia di mister Francesco Baldini
Mister, partita delicatissima al netto dei motivi ambientali:
«La curiosità è quella di vedere la reazione alla prima sconfitta: abbiamo analizzato gli errori fatti e commessi, ci siamo fatti riprendere su distrazioni importanti e abbiamo lavorato su questo. I gol presi la dicono lunga su quelle che sono le situazioni, due su azione e tutti gli altri su palla inattiva: dobbiamo aumentare la concentrazione in maniera importante. Sarà una bella partita, mi fa piacere incontrare il mister perché lo reputo una buona persona e mi farà piacere trovare lui e il Renate. Mi potrei aspettare qualcosa di nuovo da loro».
Su Ionita:
«Di giocatori come lui in C ce ne sono pochi, dopo 35″ di allenamento vedi un giocatore di categorie superiore per tutto. Sicuramente dovremo avere della pazienza, perché ha fatto degli spezzoni di partita con la Nazionale ma parliamo di venti giorni fa per non metterlo a rischio infortuni: sta a me e allo staff capire se è pronto per la partita di domani o meno. Valutiamo lui e altri giocatori: i soliti noti sono ancora in dubbio, parlo di Frigerio e Lepore. Aggiungo Beghetto che non è al 100%. Tutte le squadre passeranno questo periodo nell’arco della stagione, dovremo essere bravi a stare sul pezzo: abbiamo fatto girare tutti i giocatori e dovremo essere bravi a cercare di fare risultato a partire dalla partita di domani».
L’assetto del centrocampo è il più stimolante, soprattutto legato all’attacco:
«Ho l’ultimo allenamento, questa settimana ai ragazzi non ho fatto capire assolutamente nulla ed è la prima volta che lo faccio per quanto io abbia le idee ben chiare. Sono sicuro che metteremo in campo una squadra competitiva e che farà partita: sono molto bravi a ripartire e verticalizzano sugli attaccanti, sono convinto che domani il Lecco debba far partita».
Squadra stanca a Vercelli, come stanno i ragazzi?
«Questa settimana è stata di grande lavoro, con lo staff abbiamo cercato di rimettere in condizioni totali i giocatori. Avevo palesato il mio nervosismo per il giorno in meno di riposo rispetto alla Pro Vercelli e questo puntualmente l’abbiamo pagato. I ragazzi non hanno riposato, con una buona prestazione gli ho promesso due giorni liberi visto che non staccano da 20-25 giorni».
C’è stata una reazione alla sconfitta?
«Sì, arriviamo da un precampionato complicato e da una partenza forte in campionato. Una sconfitta come quella di Vercelli ha logicamente portato rabbia e testa bassa, ma c’è una grande differenza tra quanto fatto lì e con l’Arzignano: in entrambi i casi la prestazione l’abbiamo fatta noi, poi sono arrivati gli errori importanti ma sono partite diverse».
Da un Lecco attento e impermeabile a…
«Succede sempre così, ma quando a una difesa oliata togli 3 elementi su 4 ci vuole del tempo per ritornare a quello che sei stato all’inizio. Non vuol dire che i primi siano forti e i secondi no, ma ho fatto tutto il precampionato con quel reparto e i meccanismi erano diventati buoni. Davanti, invece, abbiamo iniziato a lavorare tanto per far tirare in porta agli attaccanti: noi dovremmo lavorare tutto e tutti i giorni, ma non è possibile».
Come l’anno scorso, si subisce tanto sulle palle inattive:
«Abbiamo prego due gol su calcio d’angolo e il rigore subito con la Triestina. Strutturalmente siamo tra i più alti del campionato, quindi deve migliorare la concentrazione: ci lavoriamo e deve aumentare la cattiveria in area quando arriva il pallone. Prendiamo un po’ dall’Arzignano, abbiamo fisicità».
Come sta Gunduz?
«Abbastanza bene e sta lavorando bene, mi avevano detto che fosse difficile da gestire ma non si sembra assolutamente. Ha delle caratteristiche che sto sfruttando, a partita in corso ci dà una mano».
Furlan ha fatto autocritica a Vercelli:
«Si sbaglia tutti, quando si perde. Noi siamo alla ricerca di ogni minimo dettaglio, quando dice questa cosa è perché loro sanno tutto e che qualche errore di distrazione ci è costato dei punti in classifica che ci avrebbero permesso di rimanere a ridosso delle prime. La nostra voglia quotidiana è quella di stare il più in alto possibile, i ragazzi con l’arrivo di Ionita si rendono conto di essere ancora di più una buona squadra».
Modulo di domani?
«Vediamo. C’era Foschi a vederci con l’Arzignano e abbiamo giocato a quattro a metà campo… Battute a parte, devo valutare le condizioni dei centrocampisti e come metterci davanti. Me lo tengo per me. Rocco? Sta bene, si allena e non l’ho messo dentro per altre scelte».



















