Lecco-Renate è stata la partita in campo, ma non solo. La gara è stata la prima dopo i cinque Daspo firmati dal questore di Padova, Marco Odorisio, per i fatti avvenuti al termine di Trento-Lecco. Lo scorso 1° ottobre è stata proprio la Questura veneta a diffondere una lunga nota contenente le basi che hanno portato all’emissione delle misure di prevenzione che hanno raggiunto vari membri della Curva Nord bluceleste. Nella notte tra giovedì e venerdì hanno iniziato a circolare le prime fotografie legate alla protesta in preparazione: il gruppo Veterani Lecco ha scritto ed esposto in città uno striscione recante il testo “Diffide, denunce, restrizioni… Ora avete rotto i coglioni! Ultras liberi”; il medesimo è stato esposto anche all’esterno del “Rigamonti-Ceppi” durante la gara, installato sulla recinzione che delimita il parco Belgiojoso. Poche ore prima del calcio d’inizio, invece, il gruppo organizzato UnoNoveUnoDue ha diffuso un volantino virtuale attraverso il quale ha preso le distanze dalla matrice politica del gruppo affibbiata dalla Questura di Padova. Infine, a metà del primo tempo i Cani?Sciolti hanno esposto rivolto indirizzato verso i giornalisti (“Inventi le teorie, sbagli la ricostruzione… Ma il tuo mestiere non è fare informazione?”) prima d’intonare dei cori a sostegno della propria tesi. Lecco-Renate – prima, durante e dopo – è stata anche questa.
