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Lecco, la trasferta è un tabù. C’è la Giana, Volpe: «Atteggiamento fondamentale»

I blucelesti non vincono in trasferta da più di un anno: era il lontano 29 ottobre 2023 quando le reti di Sersanti e Crociata permisero di vincere a Palermo. A Gorgonzola si manca dal 2021: 0-1, rete di Tordini

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Tempo di lettura 3 minuti

Il conteggio è aperto dal 29 ottobre 2023: Palermo 1-2 Lecco. Da allora, i blucelesti sono tornati a casa al massimo con un pareggio: l’incrocio sul campo della Giana Erminio rappresenta, quindi, una nuova occasione per sfatare quello che a lungo termine è diventato un vero e proprio tabù legato alle gare esterne. Per mister Gennaro Volpe la gara chiuderà la prima di settimana normale di lavoro, seppur condizionata da un gruppo mai stato al completo e che tantomeno lo sarà al “Comunale” viste alcune assenze sicure.

Verso Giana Erminio-Lecco, l’intervista alla vigilia di mister Gennaro Volpe

Mister, una partita-incognita:
«Le statistiche le guardo, danno sempre un’indicazione di quello che si va a trovare. Le partite sono complicate e difficili, ma dipende da come si vanno ad affrontare: la Giana ha vinto con merito a Trieste».

Hai avuto le risposte che cercavi?
«Abbiamo aumentato i carichi di lavoro e ho trovato disponibilità. Dobbiamo essere capaci di aumentare la tenuta, anche mentale, perché la squadra deve assimilare i miei input. C’è stato un approccio feroce in queste tre gare, ma dobbiamo essere in grado di interpretare tutte le partite che ci sono all’interno di un singolo incontro: abbiamo troppi alti e bassi, anche se il risultato influisce nei giudizi che sono sempre precipitosi e negativi. Devo essere il primo a non esserlo, perché ai ragazzi non si può imputare nulla sull’impegno: Lecco ha la grossa fortuna di avere una proprietà seria e un tifo importante, questo va preservato e confermato perché il Lecco non è di Volpe ma di una città intera. A tutti piace vincere ed essere davanti, ma bisogna essere realisti e capire i momenti: questo è un anno di rifondazione e sono rimasti sei giocatori effettivi in rosa. Non è facile assemblare tutto nella maniera corretta, bisogna lavorare a testa bassa: conosco solo la medicina del lavoro, poi i risultati dicono se stai facendo bene o male. Lavoriamo per migliorare una classifica che non piace a nessuno».

Questa non è una di quelle partite da vincere?
«Non do’ mai niente per scontato, c’è un avversario che va sempre rispettato: la Giana ha vinto l’ultima partita e noi no, psicologicamente sono avanti rispetto a noi. Non dobbiamo sbagliare atteggiamento, in campi come Gorgonzola sarà fondamentale».

Su Furlan e Ionita:
«Furlan si è allenato dopo aver fatto degli esami, è tranquillo ed è disponibile. Ionita è un giocatore importantissimo, leder nel campo e nello spogliatoio: ci sono ragazzi che sono abili e disponibili, in grado di garantire un approccio importante alla squadra. Dore e Di Gesù? Ai ragazzi spiego il mio punto di vista, un subentrante si affida a quei giocatori che hanno esperienza e partite. Non esistono gerarchie, se i giovani dimostrano che vanno a duemila all’ora… L’allenatore cerca sempre di fare il meglio per la squadra, normale che uno che non gioca non possa essere contento: i giovani avranno spazio domani o nel prosieguo della stagione».

Indisponibili:
«Beghetto ha un fastidio muscolare, Ionita e Zuberek sono in Nazionale mentre Marrone è infortunato».

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