Il Lecco chiude un 2024 da incubo al “Ballarin” di Chioggia. L’Union Clodiense ha inaugurato la sua vecchia-nuova casa a metà settimana contro il Padova, in grado di passare (1-2) ma comunque costretto a sudarsi i tre punti fino all’ultimo: segnale, questo, di un’ultima in classifica ancora viva e desiderosa di prendersi dei punti già contro dei blucelesti che fuori casa tendono ad annegare. Per mister Gennaro Volpe la speranza è quella di avere a che fare per l’ultima volta con una rosa in emergenza: una prima risposta l’avrà il 28 dicembre, quando il gruppo bluceleste tornerà al lavoro dopo l’obbligata pausa natalizia.
Verso Union Clodiense-Lecco, l’intervista alla vigilia di mister Gennaro Volpe
Mister, chi c’è e chi no?
«La situazione è sempre la stessa, oggi valutiamo Beghetto che potrebbe essere un giocatore sul quale contare per un tempo limitato. Billong? È a disposizione, l’ultima partita è stata una forzatura. Ha mostrato sempre grande disponiblità».
Trovate una squadra viva:
«Assolutamente, non meritano quella classifica. Non sbagliano mai atteggiamento e hanno bisogno di punti, la partita sarà molto difficile: dobbiamo essere consci della situazione, i risultati non ci possono soddisfare. Non dobbiamo assolutamente pensare che sia facile e sbagliare atteggiamento, che dipende da noi: dobbiamo mostrare sentimento, nel calcio serve passione per quello che si fa e questa va sempre mostrata».
Forse serve a voi l’atteggiamento da ultimi:
«Bisogna avere l’umiltà per fare sempre il massimo, non dobbiamo sbagliare interpretazione. Ci sarà l’entusiasmo per un’altra partita nel loro stadio: l’ultima nostra partita ha poco da dire, risultato e prestazione si commentano da soli. L’abbiamo voluta archiviare in fretta, serve una reazione da giocatori che vogliono ottenere dei risultati diversi».
L’intensità negli allenamenti qual è stata?
«Cerchiamo di fare il meglio possibile a livello tattico e d’intensità. Abbiamo parlato poco, bisogna concentrarsi sul campo e lavorare a testa bassa: dobbiamo sgomitare per volere i tre punti. Giovani? I ragazzi che si stanno allenando con noi faranno parte di questa spedizione».
Il fattore mercato incide?
«Auspico di avere un gruppo di professionisti che pensino alla partita, la più importante per il Lecco. Altri discorsi sono prematuri: vivo il presente perché bisogna sempre pensare all’oggi, pensando solamente alla partita. Il mercato non è un argomento di cui parlare: m’interessa solo la partita di domani».
Avete lavorato sulla fase difensiva a centrocampo?
«Sicuramente la partita con l’Atalanta U23 ci ha visto fare male tante cose, limitarsi a un solo reparto è riduttivo. Hanno funzionato poco tutti i reparti, andare uomo contro uomo si è verificato nella seconda parte del secondo tempo e siamo andati in difficoltà per caratteristiche. Non dobbiamo mai abbassare la guardia, le partite durano 90′ e bisogna interpretare qualsiasi momento: la testa non facilita questo percorso».
Rientra Tordini:
«Per noi è un giocatore importate, che deve ancora capire quanto è forte. Può diventare un leader, ha qualità tecniche e cognitive».
La Clodiense ha giocato il doppio delle vostre partite in quest’ultimo periodo:
«Non voglio cascare in queste cose. Vorrei fare dei calcoli, ma ho a disposizione pochi giocatori e non me lo posso permettere. Questo Lecco ha bisogno di punti».



















