Un Lecco in emergenza, ma con tre elementi nuovi subito in campo, disputa un buon primo tempo ma alla fine cede anche al Trento. Le cattive abitudini sono ancora visibili e i progressi, minimi, non bastano. La classifica e l’atmosfera si fanno sempre più pesanti.
Una formazione quasi obbligata per il Lecco e per mister Volpe, che lancia subito Polito in difesa e punta sulle due punte pesanti, Sipos e Zuberek, ma torna alla linea a quattro dietro. Lunghissima la lista degli indisponibili.
L’inizio dei blucelesti è buono, con un atteggiamento alto e aggressivo per recuperare palla e affrettare l’azione offensiva. Particolarmente attivo Ionita che recupera tre palloni in meno di dieci minuti. All’8′ Lepore ci prova con il mancino, alto.
Da calcio d’angolo all’11’ la prima grande occasione del Trento, da uno schema: palla fuori per l’inserimento di Kassama che calcia bene col destro; Dalmasso prodigioso a mettere in angolo sotto la traversa. Risponde Tordini al 14′ dal limite, con tutto il tempo per calciare: alto.
Al 22′ punizione di Kritta da lontano per il colpo di testa di Stanga sul secondo palo, palla schiacciata e intervento facile di Barlocco. I ritmi calano, il Trento riparte ma senza grande efficacia nelle giocate. Ci provano gli ospiti, al 41′, da sviluppi di corner: Kassama conclude l’azione con un rasoterra a lato.
Brivido nell’area del Lecco nel minuto di recupero per l’azione insistita del Trento nel cuore dell’area di rigore: Peralta prova a mettere dentro, palla a Di Cosmo che calcia e viene murato da Polito in due tempi.
Secondo tempo: il gol a freddo
Dentro Marino, anche lui all’esordio, per Dore, già ammonito. Ma dopo un minuto c’è il gol del Trento che elabora una bella azione sulla destra con Di Cosmo, il quale punta il fondo e mette dentro per Di Carmine, lasciato colpevolmente libero: arriva il suo 11° centro stagionale e il vantaggio ospite.
Il Lecco accusa il colpo, cala di ritmo e vigore. Il Trento si abbassa e prova a ripartire. Al 57′ Rada calcia male e trova una deviazione in angolo. La squadra bluceleste non c’è più: Disanto scende a sinistra, fa quello che vuole, lascia a Rada che pennella in mezzo per l’imperioso colpo di testa di Vitturini. È 2-0 Trento e difesa ancora una volta immobile.
Volpe mette mano ai cambi: dentro anche il terzo esordiente, Grassini, e Beghetto, fuori Galli e Tordini e 4-4-2 disperato. I risultati si vedono subito. Kritta scende forte a sinistra al 65′ e mette dentro un cross teso, forte, su cui Sipos si avventa e anticipa Cappelletti e Fini per il gol che riapre la partita.
Al 74′ solito cross sull’asse Disanto-Fini da sinistra e Di Carmine insacca sotto la traversa, per fortuna dei blucelesti in fuorigioco, ma quante difficoltà su questo tipo di palla buttata in area. Poco dopo il neoentrato Anastasia calcia in diagonale, rasoterra, e non va lontano dal palo.
Il Lecco è troppo disunito nel finale, gli spazi sono lunghi e il Trento prova ad approfittarne. Volpe, dopo Mendoza, prova pure a giocarsi la carta Tondi. Minuto 87, destro violento di Aucelli in Curva Nord.
Il Lecco non trova la forza e la convinzione che servirebbero ad aggiustare il risultato nelle battute conclusive, ormai quasi rassegnato. Solo un timido tentativo al 91′ di Marino con il portiere che rimane a terra per far trascorrere il recupero. Arriva un’altra sconfitta. Come a dire, tristemente: anno nuovo, vita vecchia.
Calcio Lecco 1-2 Trento (0-0)
Marcatori: Di Carmine (T) al 2′ s.t, Vitturini (T) al 16′ s.t., Sipos (L) al 20′ s.t.
Lecco (4-3-1-2) Dalmasso; Lepore (dal 32′ s.t. Mendoza), Stanga, Polito, Kritta; Ionita, Galli (dal 17′ s.t. Grassini), Dore (dal 1′ s.t. Marino); Tordini (dal 17′ s.t. Beghetto); Zuberek (dal 38′ s.t. Tondi), Sipos (Fall, Constant, Oliva, Ceola, Polizzi). All. Volpe.
Trento (4-3-3): Barlocco; Vitturini, Kassama, Cappelletti, Fini (dal 31′ s.t. Bernardi); Di Cosmo, Aucelli, Rada (dal 21′ s.t. Sangalli); Peralta (dal 21′ s.t. Anastasia), Di Carmine (dal 31′ s.t. Petrovic), Disanto (dal 41′ s.t. Trainotti). (Santer, Tommasi, Vallarelli, Ghillani). All. Tabbiani.
Arbitro: Gianluca Renzi di Pesaro. Ass: Andrea Rizzello di Casarano e Giuseppe Fanara di Cosenza. IV uomo: Andrea Palmieri di Brindisi.
Note. Ammoniti: Dore, Stanga, Di Cosmo, Polito.