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Giorno libero cancellato, confronto con dirigenza e proprietà. Lecco faccia a faccia tra numeri impietosi

Alle 10, contrariamente a quanto era stato originariamente programmato, tutto il gruppo si è ritrovato al “Rigamonti-Ceppi” per un lungo momento di confronto. In arrivo nuove operazioni di calciomercato, ma c’è una mentalità tutta da costruire

Proprietà e dirigenza al completo a Lumezzane BONACINA/LCN SPORT
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Niente giorno libero, cancellato dopo la pesante sconfitta di Lumezzane, e squadra subito in campo. Prima dell’allenamento, in realtà ridotto a una seduta video, tutto il gruppo – staff e dirigenza compresi – ha partecipato al lungo confronto voluto dal presidente Aniello Aliberti per tentare di trovare una soluzione all’interno di una stagione che sta assumendo contorni disastrosi. È stata questa la domenica mattina della Calcio Lecco 1912, iniziata poche ore dopo il 4-0 incassato al “Tullio Saleri” e la contestazione subita dai tifosi, che hanno chiesto e ottenuto un incontro andato in scena davanti alla cancellata dell’impianto bresciano. Il livello di nervosismo e preoccupazione è ai massimi storici, del resto lo score parla di 26 partite perse rispetto alle ultime 42 disputate e la classifica non porta certamente a fare dei pensieri positivi. Lunedì è in programma il vero e proprio ritorno in campo, venerdì sera si tornerà in campo per affrontare un Novara che ha appena demolito la Virtus Verona.

Volpe rimane in panchina

Con la decisione di far calare il silenzio stampa è stato scontato interrogarsi sulla solidità della posizione di mister Gennaro Volpe, che al momento vanta il ben poco invidiabile ruolino di marcia di 9 punti conquistati in 11 partite, uno 0,89 a gara che è media da retrocessione diretta. In tribuna, a pochi sedili di distanza rispetto al trio formato da Michele, Francesco Aliberti e Michelangelo Vitali, era seduto Luciano De Paola, già in due occasioni tecnico bluceleste e senza panchina dopo l’esonero operato dalla Tritium l’8 aprile 2024 (media punti 0,78): al di là dei facili abbinamenti, va ricordato che il “Pirata” risiede da parecchi anni a Brescia e aveva assistito anche alla gara di Salò che era costata la panchina a Baldini. Null’altro da aggiungere sul tema, per quanto ci riguarda. Sempre in quelle zone, infine, si era assiepato anche il diesse del Catanzaro Ciro Polito, papà di Vincenzo che è uscito dal campo – abbastanza incomprensibilmente per quelle che sono le informazioni a disposizione – poco prima del tracollo bluceleste.

Giusto per rimanere sull’appena citato Baldini, anche in quella direzione non sarebbero arrivate delle chiamate per sondarne la disponibilità legata a un eventuale ritorno: i contatti più recenti nel tempo, anzi, erano stati portati avanti per arrivare a un accordo sulla risoluzione consensuale che gli avrebbe permesso di rispondere positivamente a una nuova offerta di lavoro. Accordo che, si capirà, non è ancora stato trovato: il Lecco si trova così a carico lo staff tecnico attuale, quello esonerato a ottobre e anche mister Andrea Malgrati. Se è vero che l’orientamento è stato quello di proseguire con Volpe, è altrettanto palpabile un mancato cambio di atteggiamento in campo che non può essere giustificato solamente con i tanti infortuni che hanno falcidiato la rosa: il Lecco continua a piegarsi su sé stesso, il cambio di marcia prima di tutto non l’ha in una mentalità che continua a essere fragile come il cristallo e porta ad avere un atteggiamento spesso irritante. Fattori, questi, sui quali si può incidere anche quando le file della rosa sono cortissime: non c’è più tempo per alibi e attenuanti.

Ancora mercato: salutano Dore e Zuberek

I primi dieci giorni di calciomercato sono stati contraddistinti da una certa attività da parte della dirigenza bluceleste: sette operazioni ufficiali portate a termine e quella legata a Karic rimasta solamente in canna visti gli argomenti economici della Virtus Entella che hanno spazzato via la concorrenza. L’intenzione è quella di svecchiare una rosa che ha praticamente sempre palesato un deficit a livello d’intensità rispetto alle altre 19 contendenti, ma anche due 2004 come Salvatore Dore e Jan Zuberek sono prossimi all’addio: in questi giorni, infatti, dovrebbe arrivare la risoluzione dei prestiti con Cremonese e Inter. In bilico anche le posizioni dei ben più esperti Lepore e capitan Celjak, protagonisti nella cavalcata verso la Serie B e durante la pessima stagione cadetta che a inizio 2025 potrebbero chiudere la loro avventura all’ombra del Resegone: il capitano era assente a Lumezzane per delle noie fisiche, mentre l’esterno destro è rimasto seduto in panchina dopo un girone d’andata da titolare fisso. Intanto le indiscrezioni di mercato portano alla luce i profili dei giovani Georgi Tunjov e Lorenzo Meazzi del Pescara – entrambi classe 2001 -, il secondo particolarmente noto a mister Volpe tenuto conto del fatto che l’ha mandato in campo 99 volte ai tempi della Virtus Entella tra settore giovanile e prima squadra.

Ma, e non ci stancheremo di dirlo, prima di tutto deve arrivare un cambio radicale dal punto di vista di atteggiamento e mentalità, ben più importanti rispetto a delle operazioni di calciomercato: lì, purtroppo, non vendono l’identità che serve per ribaltare dei numeri impietosi.

La sintesi del mercato bluceleste

AcquistiCessioni
Andrea Marino – c, Trapani pJean-Claude Billong – d, svincolato
Davide Grassini – c, CarrareseCarlo Ilari – c, Ravenna p
Vincenzo Polito – d, Spal pAndrea Beghetto – c, Pisa fp
Manuel Martic – c/d, LegnagoDaniele Rocco – a, Pro Patria
Flavio Di Dio – c/a, Juve Stabia pCorentin Louakima – d, svincolato
Manuel Ferrini – d, MonopoliMattia Tordini – a, Messina p
Fallou Sene – a, Fiorentina pSalvatore Dore – c, Cremonese fp
Giacomo Cavallini – c, Reggiana pArtur Ionita – c, Triestina
Christopher Attys – c, Triestina pTeoman Gunduz – c, Triestina fp
Niccolò Zanellato – c, CataniaVedran Celjak – d, svincolato
Julian Kristoffersen – a, svincolatoGiorgio Galli – c, Lucchese
Djavan Anderson – c, svincolatoJan Zuberek – a, Inter fp

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