Un discreto Lecco non basta per battere il Novara. La squadra di Volpe va sopra con Kritta, si fa raggiungere da Ongaro che va a segno con Polito a terra, poi disputa una ripresa fondamentalmente dominata sul fronte del possesso palla ma poco produttiva negli ultimi 18 metri. Lì, dove se non gira Sipos come accaduto sulla pista di pattinaggio del “Rigamonti-Ceppi”, diventa una questione abbastanza complessa quella legata al gol: tanta mole di gioco e poca concretezza per i blucelesti, che escono sotto la contestazione dei tifosi – tiepida, a dir la verità – vista la vittoria che manca dall’ormai lontano 5 dicembre 2024 (Lecco 5-1 Caldiero Terme). Di spunti positivi indubbiamente ce ne sono, ma la classifica non aspetta nessuno: di fronte ci sono le trasferte di Triestina e Arzignano, casa di due delle squadre più in palla del momento, mentre il Lecco non vince fuori casa dal 29 ottobre 2023.
Lecco 1-1 Novara, l’intervista di mister Gennaro Volpe
Mister, hai detto alla squadra di tenere su la testa:
«Gliel’ho detto perché dovevamo dare delle risposte e credo che l’abbia fatto. Dispiace non aver vinto, la squadra lo meritava perché abbiamo fatto qualcosina di più rispetto al Novara. Avere o non avere giocatori come Marrone, che ha dato tanto, fa la differenza: è un rientro veramente importante, in campo e fuori, la squadra ha risentito della sua assenza. Marino può solo migliorare giocando con continuità, io sono soddisfatto anche se non vincere è penalizzante: bisogna ripartire da questa prestazione».
Marino sta diventando il play che volevi:
«Sono d’accordissimo, cercavamo quel tipo di giocatore perché il play deve avere qualità e verticalizzazione. I giocatori arrivati sono stati condivisi tutti con il direttore, che va ringraziato perché ha fatto tante operazioni in un momento delicato: va ricercata la vittoria, l’episodio positivo che ci può far fare il salto di qualità che ci manca; paghiamo a carissimo prezzo ogni cosa, abbiamo preso gol su un episodio sul quale non sto a discutere».
Tanti nuovi: un segnale?
«A Lumezzane è stata una necessità, non avendo alternative: sono state scelte quasi obbligate. I giocatori arrivati sono funzionali, scelti e condivisi con la società: hanno bisogno di continuità, il processo d’inserimento si può fare solo con il calcio giocato e all’inizio avevamo la necessità di accelerare questo processo».
Sulla scelta di Mendoza:
«Ponderata, a volte servono scelte coraggiose. Quando va bastonato lo bastono, quando fa vedere cose come nelle ultime due settimane di allenamento va premiato: penso abbia fatto un’ottima partita, sono soddisfatto. Nel finale è mancata fisicità, con un po’ più di peso avremmo inciso di più ma alcune scelte sono state fatte per il mercato».
Polito in difficoltà tra i nuovi arrivati?
«Ha alternato buone cose ad altre meno, non è sempre facile cambiare squadra e realtà: ha tanti margini di miglioramento, deve migliorare in tante cose, soprattutto quando ha la palla tra i piedi perché a volte fa delle giocate poco da difensore. Uscita anticipata? Aveva dei crampi, anche a Lumezzane mi aveva chiesto il cambio».
Lecco 1-1 Novara, l’intervista di Luca Marrone
Luca, le sensazioni del rientro:
«Mi sono sentito bene, novanta minuti non li facevo da mesi e sono contento della tenuta fisica. Il campo era difficile, sono contento e mi sento, con il tempo acquisirò brillantezza».
Cosa vi è mancato?
«Qualcosa negli ultimi metri, come hai detto. La giocata individuale, un uno contro uno per andare al tiro… La prova della squadra è stata positiva, l’atteggiamento giusto perché abbiamo messo dentro la voglia di portarla a casa: nel secondo tempo li abbiamo chiusi nella loro metà campo e la dice lunga su una squadra che vuole tirarsi fuori da questa situazione».
Più serenità lì dietro:
«Sono tra i più grandi e mi viene chiesto anche questo, per andare tutti nella stessa direzione. In campo ho percepito questo atteggiamento, ora abbiamo due partite fuori e dobbiamo cercare di trovare la prima vittoria in trasferta: direi che è ora».
La dinamica del gol:
«Polito mi ha detto di aver preso un pestone dell’attaccante, guarda caso ha fatto gol il suo uomo. In Serie C senza Var è complicato, l’arbitro è giovane ed era alla prima, purtroppo ci può stare questo errore. Ci dispiace, era una partita che avremmo potuto portare a casa».
Lecco 1-1 Novara, l’intervista di mister Giacomo Gattuso
Mister, meglio nel primo tempo:
«Molto bene, meglio del Lecco che ha fatto meglio nel secondo quando siamo stati in attesa ma non per una cosa voluta: ci hanno costretto a difenderci, ci sono mancate delle energie per andare in pressione. I meriti vanno più al Lecco, che ci ha costretto a stare nella nostra metà campo, per quanto non lo volessimo».
Pareggio controverso:
«Ongaro involontariamente gli ha schiacciato il piede, non se n’è accorto e credo sia il giocatore più buono che abbia mai allenato. Diventava difficile fermare il gioco, è stata un’azione molto veloce che ha portato rapidamente alla finalizzazione».
Non si è vista grande differenza:
«Il nostro obiettivo era quello di un campionato tranquillo, i play off lo renderebbero ottimo: il cammino è importante, giusto. Il Lecco, sulla carta e non solo, deve ambire a qualcosa di più: so che questo campionato è molto difficile, il campo non sempre rispecchia i valori iniziali ma la squadra rimane forte e fatta di giocatori forti per la categoria».