Due vittorie, cinque pareggi e sette sconfitte, undici punti in quattordici partite. È lì da vedere lo score del Lecco dopo il cambio in panchina operato a ottobre, una progressiva discesa nella zona play out che – almeno per ora – nemmeno la profonda ristrutturazione fatta sul mercato ha messo dietro le spalle. Sul campo dell’Arzignano va in scena la partita attesa, fatta di episodi che la squadra di casa è sempre brava a volgere a proprio favore: quando non ci riesce, poco dopo l’1-0 firmato dall’ex Milillo, è il signor Mallimaci di Reggio Calabria a sventolare assurdamente la bandierina e a cancellare il gol del pareggio siglato da Frigerio. Nella ripresa, con la squadra di casa in dieci per la giusta espulsione di Minesso, succede di tutto: Sipos ruba il pallone a Martic e trasforma… Il rigore in un passaggio a Boseggia, Attys si fa espellere in meno di 15′, il portiere di casa para qualsiasi cosa e il debuttante Cavallini spara alle stelle un tap-in semplice semplice. La conclusione del pomeriggio è quella più scontata: Jallow vola in contropiede, Furlan lo sposta ma non quanto basta per mandarlo fuori giri e un altro debuttante di giornata griffa i primi minuti passati in campo con la nuova maglia. Bianchini ride, Volpe si porta a casa l’ennesimo pomeriggio nero e la differenza è stata tutta nello spirito.
Arzignano Valchiampo 2-0 Lecco, l’intervista di mister Gennaro Volpe
Mister, tra le più brutte partite viste. Mancano rabbia ed emotività:
«Capisco lo sfogo, ognuno fa la propria disamina. Non posso fare una valutazione di pancia, devo focalizzarmi sul momento: in questo momento manchiamo sotto degli aspetti caratteriali, ma anche sotto l’aspetto della fortuna; gol sbagliato da spiegare, rigore sbagliato, palo… C’è frenesia, mentalmente la squadra sta patendo ma ci ha provato. I numeri sono brutti e oggettivi, c’è poco da commentare: vengo qua a metterci la faccia, sono l’allenatore e la sofferenza è la stessa che provo io. Dispiace, tutti stiamo provando a fare tutto per cambiare la situazione: ci è mancata qualità negli ultimi 25-30 metri tra cross sbagliati e poca concretezza. La rabbia è una qualità caratteriale di ogni singolo giocatore e non tutti ce l’hanno: nessuno è contento».
Sul rigore:
«Sipos non era il rigorista, c’erano Martic e Galeandro. Lui spiegherà ai compagni e alla società, forse anche a me perché si è preso questa responsabilità. Sono cose inaccettabili e ingiustificabili».
Ti senti in mano la squadra?
«Assolutamente sì, ho un buon rapporto e stiamo lavorando al massimo delle nostre possibilità. Ci sono dieci giocatori nuovi, manca ancora qualcosa perché nella finalizzazione abbiamo delle difficoltà: credo che la società debba fare qualcosa e intervenire, è evidente che qualcosa ci stia mancando».
Arzignano Valchiampo 2-0 Lecco, l’intervista di Jacopo Furlan
Jacopo, ennesimo pomeriggio tafazziano:
«In 14 anni di professionismo non ha mai visto una partita del genere, abbiamo fatto il contrario rispetto a quello che avremmo dovuto fare per vincere. A un certo punto mi sono sentito mentalmente svuotato, mi sento in dovere di chiedere scusa a tutto l’ambiente a nome della squadra. C’è solo da fare questo».
Sul rigore di Sipos:
«Non me la sento di commentare, la gestiremo privatamente».
Manca rabbia in campo:
«In 11 contro 10 è intelligente andare in orizzontale e farli correre per far saltare le marcature e i riferimenti. La verità è che abbiamo rischiato subito di prendere il secondo e non ce lo possiamo permettere. Abbiamo sbagliato tanto, ma in Serie C l’errore è concesso: abbiamo messo poca qualità e ci sta, ma la mia delusione verte su altro».
Ha detto di essere svuotato: brutto segnale.
«Sì, ma lo ero alla fine. La settimana è stata positiva, ci siamo allenati bene e mi aveva fatto ben sperare. La partita, però, mi ha detto il contrario. Approccio? Avremmo potuto fare meglio, indubbiamente».
Arzignano Valchiampo 2-0 Lecco, l’intervista di mister Giuseppe Bianchini
Mister, bella vittoria.
«Importantissima, uno scontro diretto contro una squadra forte. Sapevamo non fosse una partita facile e non lo è stata per niente. Giocare in 10 contro un Lecco che muove bene la palla non era per niente facile, è venuto fuori il cuore con l’attaccamento e l’atteggiamento. I ragazzi sono stati eccezionali».
Si era visto un Arzignano meno brillante, oggi con tanto fuoco:
«Sicuramente, nelle ultime partite c’era stato un calo fisiologico dopo una spinta importante per risalire la china. Ci hanno lavorato sopra, stavano meglio e si è visto: hanno speso tanto, difendendosi bene e rischiando. Siamo stati anche fortunati, ma con quell’atteggiamento gli episodi ti vengono a favore».
Tanti episodi chiave:
«Non mi piace parlare dell’arbitraggio, guardo alla prestazione e non perdo tempo con le cose che non posso controllare. E la prestazione è stata eccezionale».
L’impatto dei nuovi:
«Io sono contento dell’impatto di tutti i nuovi, sono stati accolti in maniera perfetta. Minesso è stato sfortunato, è un professionista serio e ci darà una mano: succede, ci sta più male lui. Mi dispiace non averlo la prossima partita, ma sono cose che succedono. I ragazzi si meritavano questa vittoria».
Per la classifica vale tanto:
«Si riparte come sempre, continuando con il percorso intrapreso. Lavorano forte e bene, ci mettono l’anima e continueranno sempre così: la vittoria è stata importante, li abbiamo messi a -5 e per fare 5 punti a volte ci metti parecchio».
Aspettiamo altri movimenti sul mercato?
«Cerretelli va ringraziato per il lavoro fatto, come Nepi e gli altri perché si sono resi sempre disponibili. C’è da guardare avanti con ottimismo, la società sa cosa c’è da fare».
Ancora sull’atteggiamento:
«Io guardo i miei e quando gioiscono per un contrasto vinto fanno godere anche me. È lo spirito che serve per salvarsi e ti porta a fare strada. Vanno capiti i momenti».