Sfida dal sapore particolare quella in programma sabato pomeriggio allo stadio “Città di Meda”, dove il Lecco sarà di scena contro il Renate nel match valido per la ventiseiesima giornata del campionato di Serie C. Le due formazioni si presentano all’appuntamento con umori diametralmente opposti, nonostante le rispettive classifiche dicano altro: i padroni di casa attraversano il momento più difficile della loro stagione, con sei sconfitte consecutive che hanno fatto precipitare la squadra nella parte destra della classifica vanificando l’ottimo avvio di campionato. Di fronte troveranno un Lecco nel pieno dalla cura Valente, reduce dal prezioso successo interno contro la Pro Vercelli che ha bagnato l’esordio del nuovo tecnico sulla panchina bluceleste. La sfida assume, evidentemente, contorni particolari per la presenza di Luciano Foschi sulla panchina dei brianzoli, tra gli artefici della storica promozione in Serie B conquistata nel 2023 dopo un’indimenticabile cavalcata nei playoff. I blucelesti cercheranno il riscatto dopo il mentifero ko (0-2) subito nella gara d’andata, ma devono sempre fare i conti con un rendimento esterno tutt’altro che incoraggiante: l’ultima vittoria in trasferta risale al 29 ottobre 2023, quando venne espugnato il Barbera di Palermo con il risultato di 2-1. In quella stessa settimana era arrivato anche il primo storico successo in Serie B dopo 50 anni sul campo del Pisa (1-2), dando vita a una miniserie positiva che i ragazzi di Valente proveranno a replicare dopo il convincente debutto casalingo del nuovo mister.
Verso Renate-Lecco, l’intervista di mister Federico Valente
Mister, una squadra come il Renate è un problema:
«Io credo nel lavoro e penso che facciamo bene e a rimanere su quel percorso. Sento una squadra disposta a fare bene, con una grande voglia di ascoltare quello che si dice il campo. Non siamo noi a voler far cambiare il passo al Renate».
Sono una squadra viva:
«Assolutamente sì, con l’Albinoleffe hanno peso all’ultimo ma il calcio è stato propositivo. Il campo sarà in condizioni migliori, ma possiamo andare altrettanto duri nei duelli: senza quello non si va da nessuna parte. Io guardo anche quello che accade oltre il risultato».
Avete una tabella punti?
«Ho guardato quello che serviva negli anni scorsi per la salvezza diretta, ma abbiamo bisogno partita per partita senza fare calcoli. Provo a vincere ogni gara ed è quello che trasmetto allo staff in ogni fase dell’allenamento: vediamo dove arriveremo».
Tanta la differenza rispetto alla Serie B?
«Non sarei serio se dessi una valutazione, posso dire che il ritmo nella categoria superiore è più alto e i contrasti sono più tosti. Il livello dell’intensità si alza e i metri intensi fanno la differenza».
Si va a concludere il mercato:
«Mi piace allenarmi con tanti giocatori, abbiamo avuto 6 della Primavera con noi perché lavoriamo a gruppi e in modo intenso. I nomi m’interessano fino a un certo punto, ho la partita da guardare: in campo ho visto giocatori che sanno di potersi far vedere, anche i ragazzi della Primavera si sono calati in questa mentalità. Anche un 18enne ci può dare la spinta giusta».
Indisponibili?
«Zanellato ha ancora l’influenza e ha fatto oggi la prima seduta individuale. Martic non è recuperato al 100%, ma proveremo a far di tutto con il nostro staff medico. Battistini? Sta spingendo, domenica è stato enorme a livello di energia e in campo si sente. Per lo spogliatoio è importante e lo sto notando, spero che ci darà una mano; è disponibile per giocare dal primo minuto e questa settimana ha fatto tutto per la prima volta».
Il fuoco…
«Quello è stato l’inizio di un grande fuoco artificiale, domenica abbiamo iniziato con un po’ di timore ma poi i ragazzi hanno corso per la loro vita. A Meda daremo il massimo».