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Il Lecco ritrova l’incubo trasferte. Valente: «Pergo, idee chiare. I ragazzi rispondono bene»

Il tecnico bluceleste, reduce dalla rimonta vincente contro la Pro Patria, prepara la sfida contro la Pergolettese. Al “Voltini” mancherà il supporto dei gruppi organizzati

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Il Lecco si prepara alla trasferta di Crema contro la Pergolettese con un bagaglio di fiducia – si spera – crescente. Dopo la vittoria in extremis contro la Pro Patria, firmata dalle reti nel recupero di Sipos e Zanellato, la squadra bluceleste guidata da mister Federico Valente vuole finalmente dare continuità e creare una striscia di risultati positivi. Due vittorie e una sconfitta: questo il bilancio finora del nuovo tecnico sulla panchina bluceleste. Un esordio vincente contro la Pro Vercelli (2-1), seguito dalla battuta d’arresto all’ultimo respiro contro il Renate (0-1), prima della rimonta thrilling dell’ultimo turno in un vitale scontro diretto. Numeri che nel complesso parlano di un Lecco in risalita, ma ancora alla ricerca di una svolta lontano dal “Rigamonti-Ceppi”. Il dato lampante, infatti, accompagna le Aquile in questa trasferta: bisogna infatti risalire al 29 ottobre 2023, quando la squadra espugnò il Barbera di Palermo con un 2-1 firmato dalle reti di Crociata e Sersanti; sabato saranno 488 giorni. Un digiuno lunghissimo che Valente e i suoi ragazzi vogliono assolutamente interrompere sul campo della Pergolettese.

Verso Pergolettese-Lecco, l’intervista prepartita di mister Federico Valente

Mister, che bello sarebbe prendere tre punti a Crema?
«Punto esclamativo. I ragazzi hanno aumentato il lavoro fatto nel corso delle ultime settimane, abbiamo chiesto più volume: reagiscono bene, anche se gli chiediamo tanto».

Marrone come sta?
«Oggi ha ripreso con la squadra, non penso che sarà a disposizione per sabato. Stimo provando ad avere tutti a disposizione, a oggi è difficile; Battistini soffre per un problema d’anca, può riprendersi per la rifinitura: dietro abbiamo un po’ un tallone d’Achille, soffriamo numericamente più che nella qualità degli uomini».

Un altro scontro diretto per la salvezza:
«Non sono solo tosti, hanno un’idea chiara con la palla tra i piedi. In casa sono ancora più intensi nel loro gioco e provano a mettere in difficoltà l’avversario con i cambi di posizione. Servirà aggressività sin dal primo momento per fare la nostra battaglia per tutta la durata della gara».

Provate tante soluzioni in attacco: ci sono delle certezze?
«Le abbiamo, tutti i sei che ci sono davanti nelle varie posizioni provano a spingere in allenamento in fase di non possesso; abbiamo bisogno gente di gamba, i primi tre davanti sono i primi soggetti a essere cambiati con i quinti. Al momento ho un’idea in testa, le certezze solo dopo la rifinitura».

Chi in mediana?
«Zanellato ha fatto i primi 30′ dopo non so quanto tempo, chiaramente con la sua tecnica ci fa bene ma ha bisogno di tempo per prendere ritmo. Marino e Frigerio spingono, come Di Gesù che è un’opzione: chiaro che è difficile spostare i due play se hanno dell’armonia».

Come evitare un approccio sbagliato?
«Non parlerei di approccio sbagliato, l’ho spiegato dopo la partita che c’era del nervosismo: pian pianino siamo andati sempre meglio dopo aver preso gol. Quella voglia ci dev’essere sin dal primo momento, ma chiaramente più andiamo in trasferta senza vincere e più se ne parla: anidamo lì per fare tre punti».

Qual è la tua idea per il Lecco?
«Voglio una squadra molto intensa con la palla per creare le occasioni in base a quello che ti offre l’avversario, che serva più o meno pazienza per trovare gli spazi. Serve tempo, se l’avversario si schiera con dieci giocatori dietro la palla devi avere pazienza; so che ai tifosi non piace il passaggio all’indietro, ma azione va anche preparata. Voglio che da fuori si dica “questi vanno a duemila fino all’ultimo” tenendo la palla».

Il calendario è difficile:
«Sono assolutamente d’accordo, ogni partita ci deve dare sicurezza nell’idea comune. Questo è un crescendo che durerà per le prossime dieci partite indipendentemente dall’avversario che troveremo, a volte le squadre meglio classificate ti danno più possibilità di giocare. ».

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