Colpito a calci e pugni da due motociclisti per una manovra non gradita. Vittima dell’aggressione avvenuta l’altro pomeriggio lungo la Strada Provinciale 72 a Varenna è Luca Colnaghi, ciclista lecchese della società sportiva VF Group Bardiani – CSF Faizanè. L’atleta 26enne ha riportato una lussazione a una spalla e una microfrattura alle costole, con una prognosi di 10 giorni di riposo. Senza dimenticare la rabbia e lo shock quei momenti di violenza gratuita vissuti al rientro a casa dopo una sessione di allenamento. Con lui c’era anche il fratello. A Luca è andata la solidarietà del team e di tanti amici e colleghi ciclisti.
Dieci giorni di prognosi
«La VF Group Bardiani CSF Faizanè esprime la propria vicinanza e solidarietà a Luca Colnaghi, vittima di una grave aggressione mentre rientrava a casa dopo un allenamento – si legge sul sito web della società sportiva – Il nostro atleta, insieme al fratello Andrea, è stato dapprima minacciato e spintonato da un individuo in moto e, successivamente, aggredito in un secondo episodio che gli ha causato serie conseguenze fisiche. Colnaghi ha riportato una spalla lussata e una microfrattura alle costole. Nonostante ciò, il suo spirito combattivo lo spinge a voler onorare gli impegni sportivi in Belgio nel prossimo weekend, al GP Criquielion e al GP Monseré, ai quali il lecchese desidera partecipare»
La tutela legale
L’aggressione subita a Varenna ha lasciato Colnaghi senza parole. «Sono davvero amareggiato e mi auguro che nessuno debba vivere un’esperienza simile – ha detto lo sportivo lecchese – Credo nella giustizia e spero che le autorità facciano il loro dovere». La sua squadra condanna fermamente ogni atto di violenza e, insieme all’Accpi (Associazione corridori ciclisti professionisti italiani) e ai legali di “Zerosbatti”, seguirà con attenzione lo sviluppo delle indagini affinché venga fatta giustizia: «La sicurezza degli atleti deve essere una priorità e ci auguriamo che episodi del genere non si ripetano».



















