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Tabù trasferta, a noi due. Valente: «Pensiamo solo alla nostra partita. Diffidati? Più ci pensi, peggio è»

La squadra di Valente, in risalita in classifica, affronta gli orange milanesi al “Breda” di Sesto San Giovanni con l’obiettivo di sfatare il tabù trasferta. Ai padroni di casa servono gli ultimi punti salvezza

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Tempo di lettura 4 minuti

La Calcio Lecco 1912 si prepara ad affrontare l’Alcione Milano nel match in programma giovedì sera allo stadio “Breda” di Sesto San Giovanni, con fischio d’inizio alle ore 20:45. Un’occasione importante per i blucelesti, che cercano di dare continuità ai recenti risultati positivi e puntano a conquistare quella vittoria esterna che manca ormai da troppo tempo. La gara d’andata sorride nei ricordi al Lecco, che riuscì a imporsi tra le mura amiche grazie alla rete decisiva di Leon Sipos nel primo tempo. Quel match rappresentò un momento particolare per i blucelesti, freschi del cambio in panchina con l’avvicendamento tra Francesco Baldini e Gennaro Volpe. Ora, con Federico Valente alla guida tecnica, le Aquile cercano di replicare quel successo in trasferta. Il dato più preoccupante per il Lecco riguarda, come sempre, i risultati esterni: la squadra non vince fuori casa dal lontano 29 ottobre 2023, quando si impose per 2-1 sul campo del Palermo. Un digiuno che dura da ben 16 mesi e che i blucelesti sono determinati a interrompere proprio al “Breda” contro l’Alcione Milano: gli orange milanesi, attualmente decimi in classifica con 41 punti, arrivano all’appuntamento dopo il pareggio per 1-1 ottenuto sul campo del Lumezzane; la formazione milanese occupa la quattordicesima posizione nella classifica di rendimento interno Con 34 punti conquistati in 30 partite, i blucelesti hanno bisogno di accelerare il passo per allontanarsi definitivamente dalla zona pericolosa.

Verso Alcione Milano-Lecco, l’intervista prepartita di mister Federico Valente

Mister, cosa dice il calendario in prospettiva play off?
«Sono dell’opinione che cinque settimane fa c’era solo una parola: salvezza. Sarei un folle se parlassi di altro. Il calendario l’ho ben studiato, tutti i ragazzi sanno cosa ci aspetta e che a breve sarà finito il campionato regolare. Facciamo bene a concentrarci sulla partita di giovedì e a mettere un mattoncino su quello che abbiamo fatto finora: possiamo incidere solo sulla nostra partita».

Vi aspetta una partita caratteriale:
«L’Alcione prova a giocare, sono molto equilibrati e coraggiosi. Di base ci sarà da fare “guerra”, anche se la parola non mi piace perché ce n’è troppa nel mondo: facendo quella possiamo mettere tutti in difficoltà. Dobbiamo ricaricare le batterie da domenica, domani ci prepareremo con le ultime informazioni e i ragazzi sanno che cosa ci aspetterà giovedì. So dovremo mettere la palla lunga, la faremo».

Sembra che si sia già fatto qualcosa, ma non è così:
«Se la squadra si rilassasse, io sarei il primo responsabile. Siamo ancora nella zona rossa, dobbiamo fare il massimo per conquistare dei punti e portare e a casa la salvezza: se qualcuno ha la sensazione di aver risolto qualcosa, è completamente sbagliato. La squadra è rientrata oggi, da domani in poi avremo in testa il fare molto bene a Sesto».

Zanellato titolare?
«Ho visto i giocatori in campo ed è importante capire come stanno. Abbiamo un paio di giocatori ancora acciaccati, bisogna vedere chi – domani – ci dimostrerà di essere pronto a fare una partita tosta: che sia Marino, Zanellato, Anderson va bene. Chi è entrato ha alzato l’asticella e questo mi aspetto domani».

Non si è percepita la differenza tra undici e squadra dopo i cambi:
«È quello che provo a trasmettere al gruppo, ognuno ha il suo valore. Non è importante solo parlare, ma le cose vanno dimostrate».

Sulle quattro diffide:
«Il mio passato mi ha dimostrato che più pensi a gestire i diffidati e peggio è. So di dover fare attenzione: difficile gestire un giocatore che può prendere un’ammonizione stupida. Abbiamo 22 giocatori che stanno bene, acciacchi a parte, e se uno salta c’è chi lo sostituisce. Provo a rimanere sull’energia positiva: Martic ha questa situazione da due partite, Marrone è rientrato definitivamente, Polito si sta allenando bene, Frigerio ha preso un’ammonizione che non ritengo giusta».

Su Kristoffersen e le sue abilità aeree:
«La lettura è giusta. Ha preso ritmo anche contro la Primavera domenica, spinge tanto in avanti e fa tanti chilometri come attaccante. È un’opzione in corso d’opera per giocare a una o due punte».

Il ruolo di Attys e Sene?
«Chris (Attys, ndr) interpreta il gioco come play, sottopunta e quinto: ci stiamo lavorando e può sciogliersi ancora un po’, sta provando a strafare e devo aiutarlo a farlo esplodere; oggi è una sottopunta. Fallou (Sene, ndr) è un attaccante che attacca la profondità, anche lui si mette troppa pressione e io provo a trasmetter loro fiducia e stima: serve pazienza e vanno accompagnati, comunque spingono e attaccano facendo male senza dimenticarsi la fase difensiva. Anche domenica avrebbe potuto fare meglio, ma siamo sulla via giusta ».

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