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Calcio Lecco 1912

Pagelle | Furlan solito muro, Sipos di classe, Ferrini errore grave. Lecco, così fa rosicare. La solita Virtus: gambe e qualità

Il portiere si conferma su alti livelli, ma davanti a lui brilla anche un Frigerio rigenerato dalla cura Valente. Per SIpos è l’11^ gioia, ma viene abbandonato. La Virtus di Fresco ha una grande reazione

Jacopo Furlan ancora decisivo BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 3 minuti

Calcio Lecco 1912 6: primo tempo da 7 pieno, secondo tempo da 5 pieno. Lasciare due punti per strada così fa decisamente rosicare, ma per certi versi è pure rosicchiato vista la gran sofferenza della ripresa.

Furlan 7: dove non arriva lui, la Virtus trova il palo. Strepitoso su Mehic, murato come se fosse di gomma. Nulla può sul rigore, calciato con rara perfezione.

Martic 5,5: pomeriggio difficile in Veneto, perché Fabbro è in palla, ma pure perché sia Daffara che Zarpellon lo prendono in mezzo creandogli dei problemi.

(dal 23′ st Battistini 6: dentro per mettere una pezza sulla destra, da lì a poco la Virtus trova il pareggio e molla la pressione).

Marrone 6: eccezion fatta per un passaggio horror sul finire di gara, con l’ostico De Marchi se la cava con le buone e le cattive.

Ferrini 5: il primo tempo è quasi tranquillo, nella ripresa vede arrivare i veneti un po’ da tutte le parti. Furlan lo salva su Mehic, con De Marchi commette un errore grave che costa il rigore.

Kritta 5,5: lo spartito è chiaro, ovvero creargli lo spazio per andare verso il centro e calciare. Il primo sfondamento porta al gol di Sipos, ma la Virtus la capisce alla svelta e gli mette il silenziatore.

(dal 23′ st Anderson 5,5: una buona palla in contropiede che si fa contrarre da Calabrese e null’altro).

Frigerio 7: tra i più i continui, assist a Sipos a parte. Manda in porta pure Anderson, che spreca.

Zanellato 6: 90′ come i primi 45′ non li ha ancora nelle gambe, soprattutto fatica quando intorno a lui inizia a serpeggiare la paura.

Marino 6: segnali di crescita, anche se nella ripresa si trova fondamentalmente a fare la mezz’ala di rottura. Qualche palla interessante da fermo.

Cavallini 6: alla terza di fila da titolare molla un po’ di più il freno a mano, riuscendo anche a dare un po’ di respiro alla squadra nella ripresa.

(dal 16′ st Di Dio 6: fare fase difensiva pura non è il meglio della casa, ecco perché emerge quando la Virtus torna ad abbassare il baricentro).

Galeandro 5,5: avvicinato a Sipos, non riesce a incidere su appoggi e seconde palle lasciati per strada dal compagno.

(dal 16′ Sene 5,5: perde i suoi duelli individuali con Calabrese e Toffanin).

Sipos 7: subito in gol, al solito ci sono momenti nei quali deve fare la lotta da solo contro tutti. Quando la squadra rialza il baricentro, anche lui si rivede.

All. Valente 6: approccio ottimo, dal 46′ inizia una partita cui non riesce a dare la sua impronta. Fa storcere il naso l’ingresso di Anderson, che dà l’idea di essere ancora un pesce fuor d’acqua.

Virtus Verona 6,5: i rossoblù iniziano la partita un po’ svagati, venendo puniti al primo tiro e lasciando per strada un po’ di mezze situazioni. Certo che la reazione è veemente e da gruppo con una mentalità di ferro: pareggio a dir poco meritato.

Alfonso 6; Calabrese 6,5, Ronco 6, Toffanin 6,5, Daffara 6 (dal 17′ s.t. Manfrin 7); Mehic 5,5, Gatti 6,5, Metlika 6; Zarpellon 6,5 (dal 40′ s.t. Cuel sv), Fabbro 6 (dal 17′ s.t. Contini 6); De Marchi 6. All.: Fresco 6,5.

Arbitro sig. Alessandro Pizzi di Bergamo 6,5: forse lascia per strada qualche fischio, ok, ma lo fa anche per concedere il gioco agonistico su un campo che lo rende praticamente obbligatorio. Dirige con personalità, il rigore è sacrosanto.

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