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Interviste | Valente: «Tre punti pesanti, eravamo nella m…». Marino: «Abbiamo tenuto botta». Chiappella: «Amaro in bocca»

I blucelesti raccolgono il meglio lasciato dal 12esimo gol di Sipos, nuovamente decisivo al pari di Furlan: doppio sorpasso. Un’ottima Giana Erminio torna a casa con un pugno di mosche in mano

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Tempo di lettura 4 minuti

Tre punti che sanno tanto di salvezza. Il lunedì sera che chiude il 34esimo turno di campionato dice bene alla Calcio Lecco 1912: il 12esimo gol stagionale di Leon Sipos regala una vittoria pesantissima ai blucelesti contro una Giana Erminio che gioca leggera e mette alle corde per una buona fetta di gara le Aquile. Per la squadra di Chiappella il problema si chiama anche Jacopo Furlan, che mura in più di un’occasione Stuckler&Co prima della fiammata finale che coincide con i cambi iperoffensivi di Valente e rischia di portare pure al 2-0. A quel punto i milanesi si sgonfiano e la barca bluceleste veleggia fino al porto pur nella latente sofferenza intrinseca in finali del genere: sorpasso su Lumezzane e Pergolettese, margine messo su Pro Vercelli, Triestina e pure il Caldiero Terme penultimo che va comunque tenuto sottocchio. Non poca roba.

Lecco 1-0 Giana Erminio, l’intervista di mister Federico Valente

Mister, il 3-4-3 finale ha stupito ma è servito:
«Temevamo le palle inattive e i cross, sapendo che Leon ha cuore e gamba abbiamo scelto di avere tre attaccanti in campo con la gamba di Fallou e i colpi di testa di Julian. Se vinci fai tutto giusto, se perdi fai tutto sbagliato. All’inizio ci sono stati momenti critici che abbiamo provato a sistemare nella pausa: avremmo dovuto fare meglio, Furlan ci ha aiutato due-tre volte e per me è troppo. Questi tre punti sono molto pesanti per noi».

C’era la pressione di una partita spartiacque?
«Io vivo ogni partita come una finale di Champions, se si affrontano le gare come se fossero le ultime della carriera. Lo ribadisco: non ci sono partite più importanti di altre, chiaro che la classifica è lì da vedere. Noi dobbiamo scendere in campo con la voglia di fare bene e dare il massimo, se ci riusciamo allora vediamo se l’avversario sa metterci in difficoltà».

Oggi hai messo Anastasini in campo:
«Provo a vivere con valori, premio chi lavora bene: Kritta lo metto braccetto e Cavallini spinge tanto perdendo gamba sulla distanza, per quello ho messo Anastasini perché Mendoza come quinto non l’ho mai visto. Se vedo uno che spinge, gli dò fiducia anche se fa un fallo e perde una palla a centrocampo: premio la gente che va a duemila, in panchina sono rimasti Stanga e Polito che si stanno allenando molto bene perché lì volevo un mancino».

Anderson non è piaciuto:
«Ha fatto 2-3 interventi importanti e ha creato un’occasione, ha bisogno di fiducia pur avendo giocato in Serie A: è stato fermo due anni e vuole fare troppo bene. Era ammonito, basta arrivare mezzo secondo in ritardo e prende il rosso. I ragazzi sono andati a duemila nel primo tempo, non possiamo ancora farlo per novanta minuto».

Si può guardare in avanti?
«Dove? Sinceramente io sono arrivato otto settimane fa ed eravamo non nella merda, di più. Io guardo solo dietro, ho i paraocchi».

Lecco 1-0 Giana Erminio, l’intervista di Andrea Marino

Andrea, ha pesato un po’ la vostra testa?
«Siamo scesi in campo con determinazione, facendo la partita che ci aspettavamo. Nel secondo tempo siamo entrati un po’ “deboli”, ma abbiamo tenuto botta ed era importante portare a casa i tre punti».

Come va la convivenza in mezzo?
«Mi trovo molto bene con tutti e due, con Zane c’è intesa e con Fritz anche».

Nel tempo hai ridotto un po’ il raggio d’azione:
«Un po’ per le richieste del mister e un po’ per la situazione che chiede concretezza».

Lecco 1-0 Giana Erminio, l’intervista di mister Andrea Chiappella

Mister, prestazione che lascia rimpianti:
«Sì, lascia l’amaro in bocca perché abbiamo giocato contro una squadra in salute. Venire qui a fare una partita importante non era facile, ci sono state occasioni per entrambe e c’è il rammarico per non essere passati in vantaggio dopo 20′ di grande spinta. Ci è mancato il guizzo».

Novità tattica: il tridente pesante.
«Risultato positivo, la scelta è stata fatta per mettere in difficoltà il Lecco e a tratti l’abbiamo fatto creando superiorità. Non bisogna farsi condizionare dal risultato, nell’analisi è giusto dire che si sarebbe potuto far meglio: la proposta è stata positiva, avremmo dovuto far meglio in alcune situazioni nelle quali siamo stati leggeri e che loro hanno sfruttato».

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