Il Lecco torna a casa con la seconda sconfitta della gestione Valente e una notevole rosicata per il 2-1 maturato a Padova. Colpiti a freddissimo da Varas – che poi replica con un delicatissimo esterno dal limite -, i blucelesti trovano rapidamente le misure e sprecano con Zanellato un’opportunità gigantesca per accorciare; Bonaiuto prende il palo su punizione, Furlan si esalta su Delli Carri, i biancoscudati non la chiudono e nella ripresa si apre tutt’altra gara. Messe alle strette, le aquile alzano progressivamente il livello, Valente pesca ancora bene dalla panchina, Pezzopane tentenna tantissimo su un tocco sospetto in piena area di Perrotta e opta per la non concessione del rigore, poi un infinito batti e ribatti viene perfezionato in gol da Kristoffersen. C’è vita dalle parti di Fortin, eccome: i blucelesti si buttano con tutte le forze, Cavallini pesca in area ancora Kristoffersen e solo la traversa nega la gioia del secondo gol al norvegese prima dell’autopalo di Belli.
Padova 2-1 Lecco, l’intervista di mister Federico Valente
Mister, approccio morbido:
«Questo ci deve dimostrare che a questo livello non puoi mollare un millimetro. Nello spogliatoio c’è rammarico, sono incazzati ma dobbiamo prenderci per il naso, ma rientrare così sul 2-0 sei sulla via della ripresa anche se non porti niente. Sarebbe sbagliato criticare i ragazzi, che hanno fatto più che bene: ormai sono in un mood nel quale sanno cosa devono fare meglio».
Bene dalla panchina:
«Tranne Verona, sono settimane che è così. I cinque cambi sono decisivi, se entrano così si mettono nella posizione di far bene per la squadra: continuiamo».
Ancora il fardello della trasferta:
«Pesa? Chiaro, se non fai punti sei sempre lì. Oggi 60-70′ sono stati fatti bene e stiamo aumentando, spero che a Caldiero Terme porteremo il rendimento a 90’».
Sul possibile rigore non dato:
«Il Var che non c’è aiuta a volte e altre no, non critico la gestione dell’arbitro perché anche noi facciamo errori ogni giorni».
Padova 2-1 Lecco, l’intervista di mister Matteo Battistini
Matteo, partiamo dall’approccio sbagliato:
«Partite e prende gol su calcio d’angolo non è stato il massimo, conoscevamo la loro forza. Siamo stati leggeri e siamo sotto 2-0, dopo abbiamo dimostrato di essere una squadra con le palle».
Seconda parte bene:
«Sul 2-0 si sono chiusi per concedere meno e abbiamo creato tanto, sarebbe servita anche un po’ di cattiveria sottoporta».
Prestazione che lascia consapevolezza?
«Sì, sicuramente. Allo stesso tempo dobbiamo fare punti e preparare bene la partita con l’Albinoleffe. Chi è più forte? Vicenza e Padova sono forti ed esperte, vincerà la migliore».
L’episodio del rigore non assegnato:
«Ci sembrava stesse per fischiare, avrà avuto le sue ragioni».
Padova 2-1 Lecco, l’intervista di mister Matteo Andreoletti
Mister, primo tempo eccellente e tanto meno Padova nella ripresa:
«Abbiamo fatto un primo tempo qualitativamente ottimo, nel secondo tempo abbiamo avuto la smania di portare a casa la partita e sul 2-1 sono usciti i fantasmi di quest’ultimo periodo. In Serie C non si vedono squadre che dominano per 90′, forse il Mantova l’anno scorso: con grande umiltà dobbiamo saper soffrire e vedere 5 giocatori dietro Fortin per non prendere gol mi rende orgoglioso. Un po’ di timore viene, ultimamente abbiamo lasciato qualcosa per strada e sarebbe stato un delitto – per l’importanza della gara – non portare a casa i tre punti».
C’è l’idea che siate con il fiato corto, voi e il Vicenza:
«Sicuramente non è un tema fisico ma è determinante il sapere di non poter sbagliare, noi e loro: un errore può costarti il campionato. Mi tengo stretto questa pressione, vuol dire che ci stiamo giocando il campionato: serve anche un po’ di fortuna. Possibile pareggio? Le occasioni l’avrebbero giustificato, ma il 3-0 nel primo tempo l’avrebbe resa un’altra partita. Lecco e Triestina siano squadre importantissime, con Kristoffersen e Sipos è impossibile reggere le tante palle dentro dalla trequarti».
Non hai fatto tutti i cambi:
«Liguori non è in stand by, con già due attaccanti in campo non volevo abbassare la squadra togliendo Bortolussi: avrei rischiato di non dormire stanotte, prendendo gol».
Questo pizzico di fortuna può sbloccarvi?
«Abbiamo fatto un girone di andata straordinario, ma onestamente ci andavano bene tante cose e, al contrario, ultimamente la fortuna non è stata dalla nostra parte. Da qui alla fine gli episodi faranno la differenza e se ci sarà il cambio del vento me lo terrò stretto».
Preso gol con la difesa a zona. Fortin e le uscite…
«Da ex portiere c’è sempre il luogo comune che l’area piccola sia territorio del portiere, ma è grande come casa mia… Il portiere di due metri ci può aiutare, così come possiamo lavorare meglio di squadra: questa squadra ha ancora margini di miglioramento e questo è uno di quei dettagli da affinare perchè può fare la differenza in questa fase finale».
Trieste decisiva?
«Ero preoccupato per questa, onestamente, non so se siano così tranquilli. Non dobbiamo ragionare sul lungo periodo, il Lecco ha caratteristiche uniche per questa categoria. La Triestina ha qualità straordinarie, ma la partita non sarà decisiva perché lo saranno tutte e tre».



















