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Lecco salvo: al Berti di Caldiero Terme per sfatare il tabù trasferta. Valente: «Niente esperimenti»

Blucelesti aritmeticamente in salvo dopo il successo sull’Albinoleffe: ora l’obiettivo è conquistare la prima vittoria esterna della stagione contro la penultima in classifica, ancora in lotta per un posto nei play out

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Tempo di lettura 4 minuti

La Calcio Lecco 1912 ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo. Grazie alla vittoria per 2-1 ottenuta contro l’Albinoleffe e ai risultati favorevoli arrivati nel corso dello scorso fine settimana, i blucelesti hanno conquistato l’aritmetica salvezza, assicurandosi la permanenza nella categoria anche per la prossima stagione. Un obiettivo minimo diventato decisamente non scontato considerando le difficoltà incontrate nel corso dell’annata, specialmente in tutta la parte centrale del campionato. La formazione guidata da Federico Valente si prepara ora ad affrontare il Caldiero Terme venerdì sera allo stadio “Mario Berti”, con calcio d’inizio fissato per le ore 20. Una trasferta sulla carta abbordabile, contro la penultima forza del campionato, che rappresenta l’ultima occasione utile per raggiungere un altro obiettivo stagionale: la prima vittoria esterna. Come evidenziato dallo stesso tecnico nell’ultimo post partita, il Lecco è ancora alla ricerca del primo successo lontano dalle mura amiche in questa stagione. L’ultima vittoria in trasferta risale addirittura al 29 ottobre 2023, quando la squadra militava ancora in serie B. Si tratta di un digiuno di oltre cinque mesi che pone i blucelesti in una situazione particolare: insieme al Venezia in serie A, il Lecco è l’unica squadra professionistica italiana che non ha ancora ottenuto successi esterni in questa stagione.

P.SquadraPunti trasfertaVittoriePareggiSconfitte
19Lecco80810

Il Caldiero Terme occupa la penultima posizione in classifica con soli 27 punti all’attivo e ha una situazione di classifica quasi compromessa. La formazione veneta ha raccolto appena 6 vittorie in 36 partite disputate, a fronte di 9 pareggi e ben 21 sconfitte: quella interna rappresenta forse l’ultima occasione per rimanere sotto i nove punti di distacco dalla quintultima della classe e non far scattare la cosiddetta forbice che porta alla retrocessione diretta. Non a caso mister Soave ha rivolto un sentito appello alla tifoseria locale in vista dell’appuntamento.

Verso Caldiero Terme-Lecco, l’intervista prepartita di mister Federico Valente

Mister, sarete sperimentali?
«No, l’ho detto subito e non parlo a caso. Vogliamo andare lì per vincere, siamo gli unici con il Venezia a non averlo mai fatto fuori casa: deve darci energia e carica per chiudere bene la stagione. Non passerei bene Pasqua».

Sulla gestione dei portieri negli ultimi 180′:
«Sono dell’opinione che tutti si debbano guadagnare l’opportunità di giocare, poi c’è anche il discorso dei diffidati. Lì faremo dei calcoli e vederemo chi scenderà in campo insieme al preparatore Carlo Zotti: vedremo chi scenderà in campo, non diamo certezze a loro perché non è il momento. La loro posizione è sempre “speciale”, sono un ex portiere e lo so».

Che metro userai per le conferme verso la prossima stagione?
«Ho le idee chiare, questo assolutamente si. Ho valutato chi ha potenzialità di crescita e sposa la nostra idea di calcio, intensa e che richiede massima disponibilità dal primo all’ultimo momento. Ho capito chi è pronto e chi meno, poi ci sono le caratteristiche tecnico-tattiche da valutare».

Su Kristoffersen e la possibile permanenza:
«Prematuro parlarne, posso solo dire che è arrivato in condizioni fisiche non buonissime ma si è messo lì a lavorare e si vede da come entra. Serve ancora tempo per andare oltre i 45′, ma ha sposato la nostra idea e ha spostato l’equilibrio in nostro favore: ognuno ha il suo ruolo e lui l’ha accettato, a me piace tantissimo. Provo a convincerlo».

Sulle sensazioni per la giornata vissuta martedì:
«Inizialmente ero sorpreso del distacco che c’era con il pubblico e la gente, chiaro che la posizione in classifica qualcosa spiegava. Fare cose come quelle di ieri ed essere aperti al mondo sociale è troppo importante. Vorrei sposare ancora di più questa città, mi è piaciuto tantissimo anche se oggi mi fa male tutto: ci si avvicina subito, il calcio è così. Sono contento per com’è andata e per chi ci ha accompagnati».

Dove si vorrà arrivare il prossimo anno?
«Firmando il contratto a febbraio avevo l’obiettivo della salvezza, senza quella diventa difficile pianificare. Abbiamo iniziato ad avere l’idea di come potrebbe essere formata la rosa: la gamba devono averla tutti, di giocatori di qualità ne ho allenati tanti, ci stiamo seguendo a vicenda e farò dei nomi alla società. L’idea è chiara, chiarissima: questo tempo va sfruttato e in preparazione dovremo andare con la squadra pronta».

Giusto pensare a Valente spostato verso il 3-4-3?
«Non è un 3-5-2 classico, è asimmetrico (ride, ndr). Non mi piace il 3-4-3, meglio un 3-4-2-1».

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