La stagione del Calcio Lecco 1912 si è conclusa con la salvezza raggiunta alla terzultima giornata e un tredicesimo posto finale nel girone A di Serie C. Un traguardo che è lontano dall’obiettivo play off fissato durante l’estate 2024 e rappresenta il punto di partenza per il futuro della società bluceleste messo nelle mani della famiglia Aliberti. In questi giorni la squadra si è ritrovata al “Rigamonti-Ceppi” per gli allenamenti che proseguiranno fino alla metà di maggio, concedendo poi due mesi di “stacco” prima del raduno fissato per metà luglio, quando il gruppo si ritroverà per il ritiro che, come anticipato nel nostro podcast “Diario 1912”, dovrebbe nuovamente svolgersi nel Triveneto.
Un’annata di (pochi) alti e (tanti) bassi
La stagione appena conclusa è stata caratterizzata da un rendimento altalenante, con numeri che raccontano solo parzialmente le difficoltà incontrate. Francesco Baldini ha guidato la squadra per 13 partite (inclusa la Coppa Italia di Serie C), raccogliendo 18 punti e l’eliminazione immediata per mano del Milan Futuro (0-3). A lui è subentrato Gennaro Volpe, che in 13 gare ha ottenuto appena 8 punti, costringendo la società a un nuovo cambio in panchina avvenuto a inizio febbraio. L’arrivo di Federico Valente ha dato una scossa all’ambiente: 17 punti in 13 partite che hanno permesso ai blucelesti di allontanarsi definitivamente dalla zona play out. Numeri che vanno citati, ma spiegano poco rispetto ai momenti e ai sentimenti vissuti dalla piazza per la molteplicità di fattori che hanno condizionato una stagione emotivamente usurante e che – si spera – abbia fatto da scuola per un gruppo di lavoro che ha vissuto un intenso anno a livello formativo. Formazione da spendere all’interno dell’anno uno di vita della società, sommato alla possibilità di poter lavorare su dei conti rimessi in ordine.

Disastroso il rendimento esterno, con zero vittorie in trasferta (condizione condivisa solo con il Venezia, che però potrebbe ancora sbloccarsi) e appena 8 punti conquistati lontano dal “Rigamonti-Ceppi” (10 vittorie). Un dato che ha compromesso ogni ambizione di classifica, trasformando l’obiettivo iniziale dei play off in una lotta per evitare la retrocessione, costringendo prima a guardarsi alle spalle e poi a levarsi dal fango della zona play out prima che la situazione potesse ulteriormente degenerare.
«Progetto a medio-lungo termine»
«Il progetto è a medio-lungo termine», ha spiegato il vicepresidente e amministratore delegato Francesco Aliberti durante la recente intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb. «Parlare di anni nel calcio è sempre particolare, vedremo come va il tutto, ma l’idea di programmazione e di progettualità c’è. Il campionato prossimo è per noi partito dall’arrivo di mister Valente, che ha sposato il nostro progetto per questo. La salvezza era un primo obiettivo, non scontato, va detto, ora guardiamo oltre». Aliberti jr ha ripercorso le difficoltà iniziali: «Non ci aspettavamo il rendimento della squadra a inizio stagione, l’obiettivo comunque erano i playoff, ma quando la situazione si è fatta critica abbiamo optato per il cambio in panchina. Ci siamo ritrovati in estate con un monte ingaggi che era più da Serie B che da C, ma abbiamo deciso di mantenere l’ossatura della squadra, sottovalutando probabilmente gli strascichi mentali che dà una retrocessione».

L’asticella va alzata: fissiamola
Per la prossima stagione l’obiettivo globale non può che essere quello di alzare sensibilmente l’asticella. Per tagliare la testa al toro, numericamente mettiamola intorno ai 60 punti ottenuti da Albinoleffe e Renate che sono arrivate al quarto posto della graduatoria. Il che, pare quasi superfluo doverlo specificare, non significherebbe potersi permettere il lusso di fermarsi una volta raggiunti qualora ci fossero i margini per migliorare ancora.
Un traguardo ambizioso ma sicuramente non impossibile, che richiederebbe un incremento di 15-20 punti rispetto ai 43 conquistati in questa stagione. «La salvezza è l’obiettivo super minimo per una piazza come Lecco – ha sottolineato Aliberti jr – e l’anno prossimo vorremmo raggiungere i play off nella posizione più alta possibile. Non si esclude comunque nulla, il calcio è imprevedibile, i programmi si possono fare ma conta poi il campo».
Si riparte da Valente e Minadeo
La società ha già confermato le due figure chiave per il progetto futuro: il tecnico Federico Valente e il direttore sportivo Antonio Minadeo, entrambi sotto contratto fino al 30 giugno 2026. «Certo, loro sono confermati. Vogliamo dare continuità a un certo progetto, lasciando poi libertà al mister di comporre la squadra come preferisce. Normale che sia un tecnico a decidere con chi vuole lavorare, sarà compito delle due figure citate operare in questo senso».

In questi giorni, staff e dirigenza stanno già lavorando per impostare la prossima stagione, con colloqui in programma con i giocatori che nelle idee della società fanno parte del progetto tecnico, come Martic e Zanellato, ma anche con gli over già sotto contratto.
La rosa attuale e le prospettive di mercato
Attualmente sono 15 i giocatori sotto contratto con la Calcio Lecco, ma la situazione potrebbe evolversi rapidamente con l’apertura del mercato estivo. Non è un segreto l’interessamento di lungo corso alcune squadre di Serie B per Marwane Kritta, una delle rivelazioni della stagione, anche se il campionato cadetto deve ancora emettere diversi verdetti, soprattutto in zona retrocessione, e le offerte devono eventualmente essere recapitate in via formale.

Inoltre, le tre sfide fissate dalla Lega Pro – lista bloccata dei 23 giocatori, Riforma Zola e salary cap che potrebbe non riguardare i giovani under 23 -, spingono la società a puntare con decisione sui talenti più interessanti della Primavera. I piazzamenti eccellenti di praticamente tutte le Under agonistiche mostrano come il tempo della raccolta, dopo otto anni di semina non compromessa da crisi societarie, possa essere finalmente vicino.
L’evoluzione del “Rigamonti-Ceppi”
L’innalzamento dell’asticella riguarda anche le infrastrutture, come già spiegato. Il “Rigamonti-Ceppi” necessita di alcuni interventi di restyling, a partire dall’ampliamento degli uffici fino al rifacimento del campo in erba sintetica, ormai giunto a fine vita: temi, questi, dei quali si sente parlare da un bel po’ di tempo. C’è poi quello più fresco, messo sul tavolo da mister Valente: il reperimento di un campo in erba naturale da usare uno-due volte a settimana quando si avvicinano le gare in trasferta. Effetto placebo o no, nel 2023 il digiuno esterno venne rotto anche così.



















