La storica partnership tra il Calcio Lecco 1912 e Linee Lecco potrebbe essere arrivata al capolinea. Le recenti vicende che hanno coinvolto l’azienda di trasporto pubblico locale, con il rinnovo del Consiglio di amministrazione e un cambio ai vertici dirigenziali – tutt’altro che senza polemiche -, sembrano aver messo in discussione gli accordi di sponsorizzazione che legavano le due realtà.
Sponsorizzazione in bilico
Secondo quanto raccolto da lcnsport.it la sponsorizzazione, ben visibile tra le altre cose sulla tettoia dei Distinti dello stadio “Rigamonti-Ceppi”, entrare in una fase di stand by. Il futuro diventerebbe così incerto anche per il pullman personalizzato presentato in pompa magna nell’estate 2023, praticamente all’indomani della storica promozione dei blucelesti in Serie B confermata dal Consiglio di Stato. All’evento, che si tenne l’8 settembre 2023, partecipò anche parte della giunta comunale, a testimonianza dell’importanza della partnership per il territorio.
La fine della gestione cinquantennale che ha visto protagonisti il presidente Mauro Frigerio e il direttore generale Salvatore Cappello, entrambi in pensione dopo anni di servizio ultimamente non privi di tensioni con la proprietà, ha segnato un punto di svolta per Linee Lecco. Le difficoltà economiche accentuate dal periodo pandemico hanno contribuito a ridefinire le priorità aziendali.
Rapporti complessi con l’amministrazione comunale
Ad aggiungere ulteriore complessità alla situazione sono i rapporti tra il Calcio Lecco e l’amministrazione comunale, totalmente proprietaria di Linee Lecco. Il presidente Aniello Aliberti ha recentemente espresso le sue perplessità riguardo alla gestione dello stadio e alle condizioni economiche imposte per l’utilizzo degli impianti sportivi. «Lo stadio è quello che è, ha bisogno di essere rivisto», ha dichiarato Aliberti. «Stiamo valutando delle possibilità, il Comune non mette a disposizione dei fondi e stiamo valutando la possibilità di mettere delle strutture temporanee con il supporto di uno sponsor». Particolarmente sentita è la questione dei costi per l’utilizzo del centro sportivo al Bione, problematica molto cara anche alla gestione Di Nunno: «Abbiamo un canone esagerato per far allenare i ragazzi al Bione: parliamo di 65mila euro all’anno, con un aumento del 18% quando penso che l’opportunità dovrebbe essere gratuita o quasi simbolica», ha affermato il presidente. Temi ai quali ha risposto l’assessore Emanuele Torri in un’intervista concessa a La Provincia di Lecco nei giorni seguenti, minimizzando.
La pedana per i disabili
Un tema rilevante riguarda anche l’accessibilità dello stadio per i tifosi diversamente abili. Nonostante il 30 dicembre 2024 siano stati assegnati i lavori per la realizzazione di una piattaforma dedicata nei Distinti, per un valore di 100mila euro alla Vitali Pietro Srl di Cisano Bergamasco, non è ancora nota la data di inizio delle opere. La situazione attuale è problematica, come dimostrato durante la recente gara di Primavera 3 contro il Mantova, quando un tifoso diversamente abile ha dovuto affrontare notevoli difficoltà per assistere alla partita e utilizzare i servizi igienici. I bagni presenti in Tribuna, va ricordato, si trovano in una zona riservata ai disabili che rende praticamente impossibile la visione della partita a causa della lontananza dal campo e della presenza di un’alta recinzione metallica.
Linee Lecco: la storia
Linee Lecco S.p.A., nata come APT (Azienda Pubblica Trasporti) nel 1973, ha subito nel corso degli anni diverse trasformazioni per adattarsi alle esigenze della comunità. Oggi l’azienda, insieme al Comune di Lecco, è impegnata nella promozione di azioni e interventi «per un miglioramento costante del servizio di trasporto pubblico nel segno della sostenibilità ambientale. Gli investimenti si concentrano non solo sul trasporto pubblico tradizionale, ma anche sulla mobilità ciclabile e sulla gestione dei parcheggi, con l’obiettivo di mettere al centro dell’attività aziendale l’interesse della comunità, la salvaguardia dell’ambiente e la diffusione capillare del trasporto sul territorio». In questo contesto di rinnovamento e ridefinizione delle priorità, resta da vedere quale sarà il futuro della collaborazione tra la società sportiva e l’azienda di trasporto pubblico, e se le parti troveranno nuove modalità per proseguire un rapporto che negli anni ha rappresentato un caposaldo delle due gestioni.