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Minadeo traccia la rotta del Lecco: «Il 70% della squadra a inizio luglio. Su Martic e Zanellato…»

Il direttore sportivo bluceleste fa il punto sul mercato e sui progetti per la prossima stagione in un’intervista concessa a “Diario 1912”: tanti i temi toccati

Antonio Minadeo BONACINA/LCN SPORT
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Tempo di lettura 6 minuti

Antonio Minadeo si prepara ad affrontare il suo secondo anno alla guida della direzione sportiva del Lecco. Dopo una prima stagione che ha rappresentato un percorso formativo intenso, caratterizzato da momenti di grande difficoltà soprattutto nel periodo compreso tra ottobre 2024 e febbraio 2025, il dirigente bluceleste ha delineato le linee guida per costruire una squadra competitiva e sostenibile. Nell’intervista concessa a “Diario 1912”, Minadeo ha illustrato la filosofia del club, che punta sulla valorizzazione del settore giovanile e sulla costruzione di un progetto a lungo termine, con l’obiettivo di creare un gruppo che possa crescere insieme negli anni. Il mercato estivo si preannuncia decisamente più sereno rispetto al passato, con maggiore libertà di manovra e una programmazione iniziata già a maggio – nonostante la proposta del “suo” Campobasso – in collaborazione con la proprietà Aliberti, il club manager Bonfanti e mister Valente.

“Diario 1912”: l’intervista al diesse Antonio Minadeo

Il diesse ha voluto chiarire immediatamente l’approccio della società al mercato estivo, evidenziando come il lavoro di squadra sia diventato il principio cardine delle scelte tecniche. «Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di poter programmare con un po’ di anticipo questo mercato insieme al club manager Bonfanti, al mister e alla proprietà. Stiamo seguendo un percorso che già avevamo programmato a maggio e siamo pienamente in linea», ha spiegato Minadeo. Uno degli aspetti emersi dall’intervista riguarda la filosofia adottata dal Lecco per la costruzione della rosa: il dirigente ha voluto ribaltare la prospettiva tradizionale del mercato, mettendo al centro le riconferme piuttosto che i nuovi acquisti. «I veri acquisti quest’anno sono le nostre conferme. Spero di portarle in porto perchè l’ossatura della squadra che abbiamo è forte», ha spiegato. La strategia appare chiara: costruire attorno a un nucleo di giocatori che hanno dimostrato il proprio valore nella categoria, allungando quando possibile i contratti per garantire continuità al progetto tecnico. «È gente che ha dimostrato di essere al top della categoria, sia come giocatori che come ragazzi», ha aggiunto Minadeo, evidenziando l’importanza dell’aspetto umano oltre a quello tecnico.

Zanellato e Martic

Tra i giocatori in scadenza, particolare attenzione meritano le situazioni di Zanellato e Martic, due profili che rappresentano casi diversi ma ugualmente significativi per comprendere la strategia del club. Per quanto riguarda Zanellato, Minadeo ha utilizzato parole di grande stima per il centrocampista: «Il calciatore è stato per me un giocatore e una persona fantastica, si è messa a disposizione sia sul lato economico che sul lato tecnico. Ragazzo d’oro», ha dichiarato il dirigente. Tuttavia, la realtà economica impone delle scelte precise. «Ha dei parametri da giocatore importantissimo della categoria che noi purtroppo nell’arco di un anno non possiamo in questo momento sostenere economicamente», ha spiegato con onestà. «Sono giocatori in questo momento non alla portata del Lecco».

Diversa la situazione di Martic, per il quale le trattative sono ancora in corso. «È un ragazzo che conosco benissimo, sta facendo le sue valutazioni, non ha detto no a Lecco, non ha detto sì a Lecco», ha chiarito il direttore sportivo, ribadendo però un principio fondamentale: «Non corriamo dietro nessuno. Chi vuole rimanere a Lecco, benvenga».

Una gestione diversa

Minadeo ha voluto sottolineare come quest’anno la società possa operare con maggiore libertà rispetto alla stagione precedente, quando le ristrettezze economiche avevano condizionato pesantemente le scelte di mercato. «Possiamo gestire una situazione diversa», ha dichiarato, facendo riferimento alla liberazione di spazio salariale. La strategia prevede una rosa quasi completa entro i primi di luglio, con percentuali precise fornite dal dirigente: «Abbiamo già – almeno sulla parola – chiuso buona parte della rosa. Pensiamo che per i primi di luglio avremo quasi il 60-70% della rosa già completa. Mancherebbero al nostro diciamo potenzialmente quattro giocatori».

Il progetto giovani e la sostenibilità

Un elemento centrale del progetto Lecco è rappresentato dalla valorizzazione del settore giovanile locale, a maggior ragione con le splendenti prestazioni di tutto il settore agonistico che va dalla Primavera in giù. Minadeo ha illustrato una strategia che punta sull’integrazione dei ragazzi della primavera in prima squadra: «Quest’anno non sarà preso nemmeno un giocatore, penso, per integrare la parte under e quelli che saranno presi sono considerati over perché verranno portati su tanti ragazzi della Primavera». Questa scelta non è solo economica, ma rappresenta una filosofia precisa del club. «L’anno scorso sono stati già fatti esordire cinque o sei ragazzi e noi aggiungeremo quest’anno nella lista convocati tanti ragazzi che hanno vinto il campionato primavera», ha spiegato il direttore sportivo.

L’obiettivo resta comunque ambizioso: «Creare una squadra che abbia una gestione calcistica e tecnica percorribile in più anni, quindi abbassare un po’ l’età media con qualche vecchietto che ci dà l’esperienza e la carica giusta, un nucleo attorniato da tanti ragazzi giovani».

La gestione Kritta

Tra i giocatori che potrebbero attirare l’attenzione di squadre di categoria superiore c’è sicuramente Marwane Kritta, talento prelevato un anno fa dal Ponte San Pietro retrocesso in Eccellenza. Minadeo ha voluto fare chiarezza sulla situazione contrattuale: «Kritta è un giocatore di proprietà che ha altri 2 anni con il Lecco Calcio e chiunque voglia fare mercato con lui deve sempre parlare con la società. È un ragazzo a posto, che sa riconoscere chi gli ha dato l’opportunità di arrivare a certi livelli. Lui era retrocesso in Eccellenza, praticamente, ed è un ragazzo che ha la testa sulle spalle».

Il bilancio personale

Nell’ultima parte dell’intervista, Minadeo ha voluto tracciare un bilancio personale del suo primo anno a Lecco, riconoscendo errori ma sottolineando la crescita professionale e umana. «È chiaro che gli errori che sono stati fatti sono stati fatti tutti in buona fede, ma bisogna riconoscerli. Se avessi avuto già la percezione del posto che ho adesso, qualche errore forse l’avrei evitato», ha ammesso con onestà. La crescita personale è stata significativa: «Sono migliorato tantissimo, perché questo è un posto che mi ha insegnato tante cose a livello calcistico e privato. Sono contento, molto contento di essere rimasto» dopo aver rifiutato un ricco triennale dall’ambizioso Campobasso. Un legame che va oltre l’aspetto professionale: «Lecco per me in questo momento… È una cosa che mi è entrata dentro e spero di riuscire a togliermi delle soddisfazioni».

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