Il campione della porta accanto. Questo è Saliou Niang, che oggi, poco dopo le 17, si è presentato alla Polisportiva Mandello in ciabatte, un po’ assonnato, come un turista qualunque, ma con la consueta gentilezza e disponibilità. Il cestista, fresco di firma con la Virtus Bologna in Serie A dopo l’esperienza con Trento (e la vittoria della Coppa Italia), e dopo essere stato selezionato dai Cleveland Cavaliers all’ultimo draft Nba, ha voluto salutare il paese in cui è cresciuto.
Niang, che già lunedì si era allenato al campo della Polisportiva, ha incontrato alcuni giornalisti, il presidente Ugo Dell’Era e altri amici. «È sempre bello tornare qui, dove sono nato e ho iniziato a giocare. La mia famiglia vive qui – ha spiegato Saliou – Ho rivisto quindi i familiari e tanti amici che non vedevo da tempo. La ragazza di mio fratello mi ha organizzato una festa con amici del paese, una bella accoglienza».
Passato e presente ad alto livello
Draft Nba, raduno con la Nazionale da mercoledì, poi la maglia delle V nere. Nel passato, nel presente e nel prossimo futuro di Saliou c’è un turbinio di sensazioni positive. «La chiamata di Cleveland? Un’emozione grande, anche se lo sapevo già, però sentire il proprio nome è stato lo stesso una grande emozione. Un’esperienza nuova, per chi ama il basket e lo sport in generale è pazzesco vedere quanto sono organizzati. Un’esperienza che mi porterò dietro per sempre, spero di tornarci. Con la Nazionale ora partirà il raduno e sarà bellissimo, non vedo l’ora di iniziare”. E la Virtus Bologna? “Le sensazioni sono buone, è un grande club, ho parlato con coach Ivanovic e credo sia una piazza ideale per continuare a crescere e fare bene».
Diversi ragazzini sono accorsi al centro sportivo di Pra’ Magno per poter ammirare Saliou e salutarlo, mentre il campione volentieri si è prestato a firmare alcune maglie del Basket Mandello con cui, anni fa, ha mosso i primi passi a livello giovanile. «Sono cresciuto e ho iniziato a giocare a basket qui, quindi spero di ispirare ragazzini a giocare e dare il massimo».


























