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Calcio Lecco, parla Ferrini: «Partire con un gruppo consolidato è un vantaggio»

Il difensore del Lecco ha analizzato il ritiro di dieci giorni svolto a Rasun-Anterselva e punta sui nuovi acquisti, sposando la scelta di completare quasi completamente la squadra prima della partenza

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Tempo di lettura 4 minuti

La Calcio Lecco si prepara alla nuova stagione con rinnovate ambizioni e una base solida. Durante il ritiro di Rasun-Anterselva il difensore Manuel Ferrini ha fatto il punto sulla preparazione estiva e sugli obiettivi della squadra bluceleste. Il difensore mancino, arrivato a gennaio dal Monopoli e ricordato anche per lo splendido gol del pareggio siglato nel recupero a Trieste, ha parlato dell’importanza di mantenere l’ossatura della squadra e dell’integrazione dei nuovi acquisti. La preparazione ha avuto ritmi serrati, si è chiusa venerdì mattina mentre giovedì la squadra ha superato 4-0 il Sankt Georgen (Eccellenza) nell’amichevole disputata in terra altoatesina.

L’intervista a Manuel Ferrini

Manuel, è un Lecco che sta cambiando molto, ma parecchi di voi sono rimasti.
«Siamo partiti da una base solida e l’ossatura della squadra bene o male è rimasta quella precedente; secondo me è uno step molto importante, perché ci permette di amalgamare quelli che sono arrivati nel migliore dei modi ed è quello che è successo in queste prime settimane di ritiro. Siamo carichi e motivati, la squadra più o meno è al completo. Ci stiamo preparando molto bene, secondo me».

È anche un po’ in controtendenza rispetto a quella a cui siamo abituati in Serie C:
«È una cosa per nulla scontata, perché molto spesso in Serie C accade che a inizio preparazione il gruppo sia al minimo e molto spesso vengano introdotti i ragazzi della Primavera, quindi per avere la squadra al completo si arriva sempre a metà o fine agosto, alla chiusura del mercato. Partire, invece, già con un gruppo ben consolidato dai primi giorni di lavoro e di allenamento ci darà un grosso vantaggio sia dal punto di vista dell’amalgama che per gli aspetti tecnici in campo».

Il ritiro è sempre importante per mettere le basi:
«Al di là dei risultati che porteranno le amichevoli, sempre molto relativi, partire già col piglio e il piede giusto condiziona l’inizio del campionato e anche tutto il resto. Partire con entusiasmo e dei risultati, o comunque con delle prestazioni positive, può influenzare tutto il nostro cammino».

Siete voi gli unici a poterci dire cosa sanno fare questi ragazzi arrivati dall’estero.
«Sono molto disponibili e molto applicati, secondo me la cosa più importante perché poi le loro qualità verranno fuori con il tempo, quando si caleranno bene nella parte. Da questo punto di vista sono stato colpito perché subito, sin dal primo giorno, hanno cercato di interagire molto con noi per avendo la difficoltà della lingua. Hanno provato molto a interagire, a fare gruppo e questo è sicuramente un aspetto positivo. Poi, anche io non li conosco benissimo ancora come giocatori, però hanno subito dimostrato grandi qualità. Si tratta solo di calarsi bene nella parte della Serie C perché è una categoria, a mio avviso, molto complicata e quindi subito noi, i più vecchi, dobbiamo farli mentalizzare rispetto a questo campionato».

Ti trovi anche a fare da insegnante a Lorenzo Romani, un 2005:
«Assolutamente, ma c’è assolutamente bisogno di tutti perchè il campionato è lungo e pieno di insidie. Prima ci caliamo nella parte e tutti si sentono parte del gruppo, e quindi parte di un progetto importante, e prima riusciamo a fare squadra per andare contro tutto e tutti».

La vostra difesa cambierà sulla spalla destra perché non ci sarà Manuel Martić. Dispiace?
«Sicuramente la sua assenza si può far sentire perché l’anno scorso ha garantito buone prestazioni e ci eravamo amalgamati bene, creando anche una certa solidità difensiva. Sono comunque sicuro che anche i ragazzi nuovi che sono arrivati – lo stesso Romani, ma comunque anche Tanco -, sono comunque giovani di prospettiva e di qualità, quindi puntiamo su di loro come se fossero già con noi da tempo».

Dall’altra parte c’è da dire che ci siete ancora voi, i soliti noti.
«Come dicevo prima, partiamo da un’ossatura già importante in cui l’anno scorso comunque, da quando abbiamo ottenuto la solidità difensiva, abbiamo dimostrato che possiamo contare l’uno sull’altro e quindi venirne a capo. Vogliamo riportarlo sicuramente anche quest’anno».

Aspettative personali e di squadra?
«Sicuramente migliorarci, fare meglio di quello che è stato l’anno scorso sotto certi punti di vista e dare continuità al percorso che è iniziato con mister Valente. Su alcuni aspetti l’anno scorso siamo migliorati tanto e secondo me abbiamo ancora margini di crescita importanti».

E vincere una partita in trasferta.
«Sicuramente è uno dei primi obiettivi (ride, ndr). Magari influiscono anche altri fattori ed è sicuramente una delle cose da migliorare rispetto all’anno scorso, perché possiamo fare molto di più e dobbiamo assolutamente andare a prenderci tre punti anche fuori dalle mura amiche».

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